PIL DELUDENTE MERCATO SCENDE CORPOSAMENTE -3,6%

Maggio 15, 2014

BORSE ASIATICHE

PIL DELUDENTE MERCATO SCENDE CORPOSAMENTE -3,6%

NONOSTANTE UN ‘OTTIMA TRIMESTRALE ,CHE E’ UNA CONFERMA DI QUELLA CHE HA PRESENTATO UNICREDIT,BANCA INTESA LASCIA SUL TERRENO UN SONORO RIPIEGAMENTO.IL PIL HA DELUSO LE ATTESE E PORTATO L’INDICE ALLA FLESSIONE CHE ABBIAMO ASSISTITO.IL LIVELLO 20500 PERFORATO ,ORA IL MERCATO GUARDA IL VECCHIO BALUARDO ,VALE A DIRE 20000 ,UNA ROTTURA DI TALE LIVELLO PORTERA’ IL NOSTRO INDICE A TESTARE IL DOPPIO MINIMO A 19750 PUNTI.
LO SPREAD TORNA A SALIRE VERSO 180 PUNTI ,UN SEGNALE CHE NON E’ DI BUON AUSPICIO.Una seduta per cuori forti con le banche principali che perdono il 6%,DOMATTINA SCADENZE TECNICHE E POI LUNEDI DIVIDENDI.
IN UNA SOLA SEDUTA STRAVOLTO TUTTO CIO CHE DI BUONO LE NOSTRE BANCHE AVEVANO FATTO IN 5 MESI,MA LA SPERANZA E’ L’ULTIMA A MORIRE ,ED I BILANCI PRESENTATI SONO DI NOTEVOLE FATTURA.IL PROBLEMA CHE ANCHE WALLY STA SCENDENDO OLTRE IL PUNTO PERCENTUALE.

NEWS
Improvvisa impennata dello spread Btp-Bund, che sale a 184 punti base, col rendimento sul decennale del Tesoro in crescita al 3%.
NOMISMA

L’inaspettato passo indietro del Pil italiano nel primo trimestre (-0,1% t/t) mette seriamente a rischio le prospettive di ripresa per l’intero 2014. “La ripresa è scomparsa nel primo trimestre. L’Italia è praticamente in stagnazione”, dichiara Sergio De Nardis capo economista di Nomisma, che pronostica un aumento del Pil nell’intero anno, scontando rialzi nei successivi trimestri, dello 0,2-0,3% rispetto al +0,8% ipotizzato dal governo e al +0,6% previsto dalla Commissione Europea.
“Non c’è da meravigliarsi poiché la politica macroeconomica è inadeguata – rimarca il capo economista di Nomisma – Non è colpa di questo o quel governo, semplicemente non ci sono spazi per un vero sostegno della domanda. Per la politica fiscale, il 2014 segna solo un’attenuazione nell’austerità, che riprenderà dal prossimo anno. Per la politica monetaria, la bassa inflazione si traduce in severa restrizione: i tassi di interesse reali sono troppo elevati, frenano investimenti e consumi”. “Si spera che gli 80 euro di minore Irpef producano qualche effetto – prosegue De Nardis – ma se il clima è negativo l’impatto sarà minimo. In questo contesto pieno di vincoli, urge che almeno sul fronte monetario si prendano, a Francoforte, decisioni di stimolo significative”.

 

Borsa USA

Il NY Empire State Index è salito questo mese, rispetto ad aprile, da 1,3 a 19 punti. Si tratta del più alto livello dalla metà del 2010. Gli economisti avevano previsto un aumento a 4,8 punti.

Ricordiamo che un indice superiore allo zero indica che nel settore manifatturiero dello Stato di New York ci sono più imprese ottimiste che pessimiste.

Il sottoindice relativo ai nuovi ordini è salito questo mese, rispetto ad aprile, da -2,77 a 10,44 punti, quello relativo alle consegne da 3,15 a 17,44 punti e quello relativo all’occupazione da 8,16 a 20,88 punti.

Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato oggi che la scorsa settimana le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione (Jobless Claims) sono calate negli USA di 24.000 unità a 297.000 unità. Gli economisti avevano previsto un aumento a 325.000 unità.

Il dato della settimana precedente è stato rivisto leggermente al rialzo, da 319.000 a 321.000 unità.

La media mobile delle ultime quattro settimane, che viene considerata più attendibile perchè meno volatile, è scesa di 2.000 unità a 323.250 unità.

Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato oggi che l’indice dei prezzi al consumo (CPI, Consumer Price Index) è aumentato ad aprile dello 0,3%. Si è trattato del più forte aumento dallo scorso giugno. Il dato è conforme alle previsioni degli economisti. Da anno ad anno il CPI è aumentato lo scorso mese del 2%.

Il CPI core, l’indice depurato dalle più volatili variazioni dei prezzi di cibo ed energia, è aumentato ad aprile dello 0,2%. Anche questo dato è in linea con le attese. Su base annua il CPI core è aumentato dell’1,8%.

La Federal Reserve ha comunicato oggi che la produzione industriale (Industrial Production) è calata ad aprile dello 0,6%. Gli economisti avevano previsto una variazione nulla.

Il dato di marzo è stato rivisto al rialzo, da +0,7% a +0,9%.
La fiducia dei costtrutori edili è scesa questo mese negli USA. Lo ha comunicato l’associazione settoriale NAHB (National Association of Home Builders).

L’indice NAHB/Wells Fargo è calato a maggio, rispetto ad aprile, da 46 (dato rivisto da 47 punti) a 45 punti. Si tratta del più basso livello da un anno. Gli economisti avevano atteso un aumento a 48 punti.

 

RASSEGNA TITOLI

INTESA

OTTIMA TRIMESTRALE ,MA NON BASTA LE VENDITE SUL MERCATO CONTINUANO

L’utile netto è stato pari a 503 milioni di euro, +64,4% rispetto a un anno fa, su ricavi per 4,108 miliardi.

Il margine d’interesse è stato pari a 2,1 miliardi di euro, +4,1% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Accantonamenti a 1,077 miliardi, il common Equity ratio raggiunge il 12,6%.

Le attese erano per un margine d’interesse in crescita di circa un punto percentuale sopra i 2 miliardi su ricavi in leggera flessione nell’intorno dei 4 miliardi.

L’utile netto era stimato tra i 450 e i 500 milioni di euro.

La controllata Banca Imi che ha evidenziato un buon andamento del trading income (174 milioni contro i 40 milioni registrati nel quarto trimestre 2013).

L’azione ordinaria staccherà un dividendo di 0,05 euro per azione il prossimo lunedì 19 maggio (rendimento 2,1%).

FIAT

ANCHE CITIGROUP LA VEDE GIU

Citigroup si scopre confermando la raccomandazione Sell e riducendo il target price a 6,6 euro da 6,9 euro precedenti.

Fiat Chrysler, che nel 2013 ha realizzato ricavi pari a 87 miliardi di euro, pensa di raggiungere 94 miliardi nel 2014 e a 104 miliardi nel 2016. L’utile netto del 2013 è stato di 0,9 miliardi, sarà di 0,6-0,8 miliardi nel 2014. Nel 2016 la stima è di profitti netti tra 1,9 e 2,5 miliardi di euro e nel 2018 sale a 4,7-5,5 miliardi di euro.

Stando agli obiettivi del piano, il gruppo non ritiene necessario procedere con un aumento di capitale.

Il Ceo di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne (nella foto qui sopra), ha detto che il gruppo nel 2018 a fine piano sarà molto più forte di ora, anche se dovesse mancare gli obiettivi indicati di un 10%. “I target sono target. Ma anche se li manchiamo di un 10%, rispetto a dove siamo oggi, è come il nano e il Jolly Green Giant”, ha detto Marchionne all’inaugurazione di un nuovo impianto a Tipton, nell’Indiana.
Il Green Giant, menzionato da Marchionne, è l’enorme personaggio animato che pubblicizza una marca di verdura surgelata in lattina, prodotta da General Mills.

La scorsa settimana il titolo Fiat ha perso più del 10% dopo l’annuncio del piano. Il 22 aprile Fiat aveva segnato in Borsa a 9,07 euro il massimo dal novembre 2007, dopodiché in 14 sedute ha perso il 20%, riducendo la performance da inizio anno a +24%.
ENEL GREEN POWER
Enel Green Power, attraverso la sua controllata brasiliana Enel Brasil Participações (holding delle società brasiliane del gruppo Enel Green Power) e Ifc, membro della World Bank Group, hanno firmato un accordo di finanziamento per 200 milioni di dollari statunitensi. E’ quanto riporta una nota in cui si spiega che il finanziamento è correlato alla costruzione di oltre 300 MW di eolico negli stati di Bahia, Pernambuco e Rio Grande do Norte, situati nel nord est del Brasile. Il finanziamento di Ifc, che avrà una durata di 10 anni, è caratterizzato da un tasso di interesse in linea con il benchmark di mercato ed è assistito da una parent company guarantee rilasciata da Enel Green Power. La strategia di sviluppo del Gruppo Enel Green Power, prosegue la nota, si basa sul finanziamento dei progetti con i flussi di cassa generati, in combinazione con fonti esterne soltanto quando sono a lungo termine, a costi competitivi e con partner affidabili.

BENI STABILI

SI RIPORTA A TOCCARE IL LIVELLO 0,6 EU CON UN RIPIEGAMENTO DAI MASSIMI POST TRIMESTRALE DEL 10%,IN REALTA’ INCOMPRENSIBILE LO STORNO COSI CORPOSO,MA RIENTRA NELLA FLESSIONE GENERALIZZATA DELL’INDICE
TERNI ENERGIA

TORNA DA DOVE ERA PARTITA ,VALE A DIRE DA 2,17 EU,SENZA AVER FATTO NULLA CHE POTESSE GIUSTIFICARE UN TALE RIPIEGAMENTO,IL BILANCIO E ‘ OK E IL FATTURATO IN CRESCITA.

UNICREDIT

LA NOSTRA BIG CUP 2014,RICEVE UN SONORO SCHIAFFO E SI PORTA AI LIMITI DI 5,7 EU ,DOVE SI PUO’ EVINCERE UNA CONFIGURAZIONE DI TESTA SPALLE ROVESCIATO E DOVE CONFLUISCE IL 61,8% DI FIBONACCI.

UniCredit annulla le proprie passiviàt assistite dalla garanzia dello Stato
UniCredit S.p.A. comunica che, avendo ottenuto le necessarie autorizzazioni, proceder in data 19 maggio 2014 all’integrale annullamento delle proprie passività assistite dalla garanzia della Repubblica Italiana ai sensi dell’art. 8 del decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 convertito con modificazioni dalla legge n. 214 del 22 dicembre 2011, qui di seguito riportate:
Codice ISIN Data discadenza Numero titoli di Valore nominale
debito complessivo (Euro)
IT0004786296 02/01/2016 25,000 2,500,000,000
IT0004786288 02/01/2017 25,000 2,500,000,000
IT0004790629 16/01/2016 8,000 800,000,000
IT0004790611 16/01/2017 8,000 800,000,000
IT0004807282 20/03/2015 35,000 3,500,000,000
In considerazione di quanto sopra, la garanzia verr estinta a partire dal 19 maggio 2014.

Tali passività erano state sottoscritte all’emissione da UniCredit stessa e non sono mai state collocate sul mercato.

 

 

 

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