New York - Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti relativo al primo trimestre di quest'anno è al 2,2%.Gli analisti avevano stimato un rialzo del 2,5%, contro il +3% del quarto trimestre del 2011.
Notizie no dal fronte dei consumi. L'indice dei prezzi delle spese per consumi core (PCE core price) - indicatore che viene tenuto in considerazione per la Fed nella decisione della sua politica monetaria - è balzato al 2%, contro il +1,4% del quarto trimestre. Una notizia sconfortante, in quanto indica come l'inflazione stia accelerando negli Stati Uniti, e che la Federal Reserve potrebbe avere dunque difficoltà a lanciare nuovi stimoli di politica monetaria espansiva, per risollevare l'economia. L'indice complessivo (PCE) è letteralmente raddoppiato al 2,4%, dall'1,2 dell'ultimo trimestre del 2011.
Contestualmente è stato comunicato anche l'indice del costo dell'occupazione, che nel primo trimestre è cresciuto dello 0,4%, meno comunque del +0,5% atteso dal consensus. Guardando alle componenti dell'indicatore, la spesa per consumi è salita del 2,9% contro il +2,1% precedente.
Il rallentamento dell'economia americana è evidente, se si considera che nel trimestre precedente il rialzo era stato pari al 3%. Detto questo, non c'è alcun dubbio sul fatto che la congiuntura americana stia facendo molto meglio rispetto ad altri contesti: nel corso della settimana, il Regno Unito ha infatti reso noto di essere scivolato in una recessione tecnica - due trimestri consecutivi di contrazione del Pil - per la prima volta dagli anni '70, e in Giappone e in Germania, inoltre, il Pil è sceso negli ultimi tre mesi del 2011. Fonte
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