L'accordo anti-spread imposto dall'Italia all'eurovertice di Bruxelles all'alba del 29 giugno scorso deve essere riempito di contenuti e per questo si avrà un altro eurovertice il 9 prossimo: questa dovrebbe essere la vera riunione determinante per l'euro e per l'Europa e i suoi equilibri o squilibri che siano. Però, anche se finora solo allo stato di buone intenzioni, l'accordo è già quasi in agonia. I terdeschi come è noto lo hanno vissuto come uno schiaffo ricevuto da parte dell'Italia e ieri subito due dei Paesi europei molto vicini agli interessi economici tedeschi, Finlandia e Olanda, hanno creato problemi. Secondo l'accordo il fondo salva-Stati Esm potrà comperare bond dei Paesi in difficoltà sul mercato secondario e la Finlandia ha dichiarato che su questo non c'è accordo e che si oppone. Il governo finlandese avrebbe già avviato un'azione per impedire che il piano anti-spread diventi operativo. L'Olanda dal canto suo ha detto che si valuterà caso per caso, ma che comunque per queste decisioni serve l'unanimità. Se dietro queste alzate di scudi c'è la Germania è difficile dire; si capirà se la lotta diverrà dura e se magari altri Paesi che vivono all'ombra dell'economia tedesca si aggiungeranno a Finlandia e Olanda. D'altra parte, l'accordo della settimana scorsa a Bruxelles, in realtà, per quanto riguarda il meccanismo anti-spread è in sostanza vuoto e quindi del tutto da riempire se sarà possibile. Infatti prevede che il Fondo europeo Esm potrà operare sul mercato dei titoli di stato a sostegno di Stati in difficoltà se questi Stati avranno osservato le raccomandazioni "virtuose" europee per combattere la crisi e dopo aver firmato una intesa: ma questa norma in realtà è già contenuta all'interno dello Statuto dell'Esm, quindi su questo tema non c'è stata conquista alcuna da parte di nessuno. Anche per questo le posizioni di Finlandia e Olanda possono apparire strumerntali. L'accordo della notte fra il 28 e 29 giugno, invece è veramente innovativo dove prevede che la supervisione sulle banche passi alla Bce e che l'Esm possa intervenire solo dopo che la Bce avrà avuto la detta supervisione delle banche. Il vero trionfo a Bruxelles quindi c'è stato per la Bce e per chi punta ad aumentare il suo ruolo di centralizzazione economico-finanziaria.
Fonte www.in20righe.it