PRESE DI PROFITTO CON SPAURACCHIO USA E YELLEN
SEMBRAVA APPARENTEMENTE CHE CI FOSSIMO STACCATI DAL MERCATO AMERICANO,MA DOPO LA SEDUTA DI OGGI ,E’ ACCLARATO CHE LA LOCOMOTIVA SE DERAGLIA ,SI PORTA CON SE TUTTI I VAGONI,ANCHE SE DA INIZIO ANNO TRA L’USA E L’ITALIA C’E’ UN FORTE SPREAD A NOSTRO FAVORE.PER IL MOMENTO E’ UNA SALUTARE PAUSA DI RESPIRO CON IL LIVELLO 21600 TESTATO NUOVAMENTE OLTRE A CONSIDERARE FINO A 21200 NON CI SONO PROBLEMI.DOMANI LA YELLEN CI INDICHERA’ LA VIA…

CHIUSURA 21667 PUNTI

RENZI
Le coperture per le misure che saranno delineate con il Documenti di economia e finanza “ci sono dal primo giorno, siete voi che siete preoccupati che non ci siano. Sono pronte da venti giorni”. Lo sottolinea il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Parlando con i giornalisti a margine degli stati generali della Salute, il premier assicura anche che con la riunione del governo sul Def convocata per le 18 “non faremo mezzanotte, finiremo giusto in tempo per i tg”.

Il capitolo Irpef, con gli 80 euro che dovrebbero arrivare già da maggio in busta paga (ma con un provvedimento che non arriverà oggi ma la prossima settimana) dovrebbe essere coperto grazie alla spending review, che secondo gli ultimi calcoli, porterebbe in cassa 6 miliardi. Alcune indiscrezioni, confermate da bozze circolate, indicherebbero che le risorse si fermerebbero ad una soglia di 3,6 miliardi, contro i 6,6 miliardi necessari per l’operazione così come ipotizzato. Ma – assicurano a Palazzo Chigi – risorse arriverebbero per questo anche dall’Iva da versare per chi incassa i pagamenti Pa e da altre fronti

TASI

tasi, ancora caos sui pagamenti: la prima rata si verserà il 16 giugno, ma è ancora caos sulla nuova imposta sui servizi indivisibili. pochissimi comuni (solo il 10%) ha fissato le aliquote e sono ancora praticamente sconosciuti i meccanismi di esenzione. tra i pochi che si sono affrettati a deliberare, sono stati introdotte detrazioni legate al numero di figli, alla rendita castastale o prendendo a riferimento il reddito isee. tra le questioni irrisolte, c’è anche il nodo inquilini. la norma prevede infatti che tra il 10% e il 30% dell’imposta sia a carico degli inquilini, ma non si sa ancora come si regoleranno i comuni in questo caso per gli sgravi (la stampa)

BORSA USA

I principali indici azionari statunitensi hanno aperto oggi poco mossi e misti. Il Dow Jones perde al momento lo 0,2%, il Nasdaq Composite guadagna lo 0,1%.

Wall Street tenta di stabilizzarsi dopo le forti perdite delle scorse sedute. Sul mercato domina ancora la prudenza. Gli investitori non vogliono correre troppi rischi prima dell’inizio della stagione degli utili. La situazione in Ucraina resta inoltre molto incerta.
GIAPPONE

deficit commerciale a febbraio si riduce a 533,4 miliardi di yen
La bilancia commerciale giapponese ha mostrato a febbraio un deficit pari a 533,4 miliardi di yen dal disavanzo di 2.345,4 miliardi della precedente rilevazione. Gli analisti si aspettavano un deficit a 593,6 miliardi di yen.
ORO
Ultime notizie: Morgan Stanley continua ad essere bearish sulle prospettive del prezzo dell’oro. Per la banca d’affari l’oro è la materia prima meno preferita tra i metalli.

L’analista Joel Crane si attende che le quotazioni del metallo giallo riprenderanno a scendere a causa delle aspettative di un rialzo dei tassi d’interesse negli USA e di una bassa inflazione. Secondo Crane i fattori che hanno sostenuto il prezzo dell’oro nel primo trimestre, come la crisi ucraina, si attenueranno.

Rassegna titoli

INTESA

Tassara holding sarebbe pronta a ridurre ulteriormente le partecipazioni in portafoglio, tra queste c’è l’1,57% di intesa Sanpaolo (ISP.MI), vendere a questi prezzi comporterebbe una perdita di circa 50 milioni. La finanziaria sarebbe intenzionata a vendere anche le quote in Mediobanca (MB.MI) pari all’1,17%, in UBI (UBI.MI) (1,4%), Monte dei Paschi (BMPS.MI) (1,14%) e Banca Popolare di Milano (PMI.MI) (0,25%).
Le recenti dichiarazioni di Carlo Messina e di Federico Ghizzoni sul tema delle partecipazioni detenute da Intesa Sanpaolo e Unicredit, ci inducono a pensare che è probabile uno smobilizzo degli attivi della Tassara: le due banche sono esposte, sia come azionisti e sia come finanziatori, della holding della famiglia Zaleski.

TREVI FINANZIARIA

A DIMOSTRAZIONE CHE GLI ANALISTI DI GOLDMAN NON SI ERANO SBAGLIATI OGGI
Drillmec e Petreven, specializzate nella produzione di impianti di perforazione e servizi di perforazione petrolifera, hanno sottoscritto nuovi contratti per un valore di circa 120 milioni di dollari da Eni e YPF.
A Eni Drillmec fornirà tre nuovi impianti a tecnologia idraulica HH-300 (Hydraulic Hoist) che verranno utilizzati dalla joint venture (PetroJunín) formata da PDVSA (60%) e Eni (40%) per la perforazione onshore in Venezuela.
A YPF Petreven in Argentina ha firmato un nuovo contratto di tre anni relativo all’impianto di perforazione petrolifera Drillmec HH-102.
ENI

Dopo nove mesi di occupazione, il governo di Tripoli e i separatisti della Cirenaica hanno raggiunto un accordo per la riapertura dei porti di Zuetina e Hariga, con una capacità complessiva di esportazione di 200 mila barili al gionro. L’esecutivo libico si attende di poter riavviare i terminali di Ras Lanuf ed Es-Sider nelle prossime 2-4 settimane.
Nel primo trimestre dell’anno la produzione di Eni (ENI.MI) in Libia dovrebbe essersi stabilizzata sui 240 mila barili di petrolio equivalente al giorno, in recupero di circa dai 50 mila al quarto trimestre 2013.

Il ministro del Petrolio kazako ha dichiarato ieri che riavvio della produzione in Kashagan, uno dei principali campi di estrazione di Eni (ENI.MI), potrebbe slittare oltre la fine dell’anno qualora le verifiche in corso rivelassero problemi ai rami offshore della rete di oleodotti.
Per avere un quadro più preciso della situazione sarà necessario attendere la fine dei rilievi prevista per la seconda metà di maggio.

SAIPEM

OTTIMA NEWS
Saipem si è aggiudicata una commessa da 200 milioni di euro per l’ampliamento dell’impianto Versalis di Ferrara per la produzione di Epdm, termopolimeri, conosciuti anche come gomme sintetiche. Lo annuncia il gruppo spiegando che il progetto prevede la realizzazione di una 4/a linea di produzione parallela alle 3 esistenti, con un incremento della produzione fino a 130.000 tonnellate annue. Saipem sarà responsabile del progetto in tutte le fasi del progetto fino alla completa realizzazione.

ENEL

Dopo l’annuncio di settimana scorsa della firma di un contratto ventennale con il gruppo Usa Cheniere per la fornitura di gas liquefatto (2 miliardi di metri cubo l’anno), Endesa (gruppo Enel (ENEL.MI)) ha firmato ieri un altro contratto, sempre con Cheniere, per la fornitura di un ulteriore miliardo di metri cubi di gas che dovrebbero essere destinati al mercato italiano (a partire dal 2018).
Cheniere è l’unica società Usa ad aver ottenuto la licenza per esportare lo shale gas. Questo contratto permetterà a Enel non solo di diversificare le fonti diminuendo la dipendenza dalle importazioni russe ma anche probabilmente di spuntare prezzi migliori che in passato
TELECOM

In un’intervista a Bloomberg, l’a.d. di Telecom Italia (TIT.MI) , Marco Patuano parla di un viaggio negli Stati Uniti per incontrare il management di vari operatori Telecom e OTT, tra
questi Microsoft , Amazon and AT&T, alla ricerca di modelli per rilanciare il business domestico.
Il meeting con AT&T in particolare può aver creato qualche speculazione sul titolo.

BENI STABILI

CEDE IL SUO SUPPORTO POSTO A 0,65 , MA CONSIDERIAMO UN EVENTUALE SUA DISCESA SUI 0,63 UN ‘OPPORTUNITA’ D’ACQUISTO

ANSALDO

DOPO LE PAURE DI IERI ,CON LE DICHIARAZIONI DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI GENERAL ELECTRIC ITALIA, OGGI HA DIMOSTRATO DI ESSERE MOLTO DIFENSIVA

MPS

COME ACCENNATO STAMATTINA ,DOVEVA SCENDERE E COSI E’ STATO HA UN GAP A 0,253 DA RICOPRIRE E CON EVENTUALE DISCESA DEL MERCATO AMERICANO POTREBBE TORNARE ANCHE A TESTARE I 0,215 EU DOVE ENTRARCI E’ D’OBBLIGO