QE SI FARA’ OPPURE NO ,PARERI AUTOREVOLI IN MERITO
Prima fra tutte CS, “la Bce tiene la porta aperta a un pieno QE se necessario, ma torna a guardare i dati” e attende che le misure attuate diano risultati. “Se i dati sosterranno le nostre attese di una modesta accelerazione della crescita dell”inflazione, ulteriori misure potrebbero non essere necessarie”, conclude CS.
Macquarie,Gli esperti di Macquarie continuano a ritenere le recenti misure annunciate dalla Bce come di supporto per i costi di raccolta delle banche, con effetti positivi sul trend del margine di interesse. Minori tassi, inoltre, fungono anche da sostegno alle banche con un grande portafoglio. Per tale ragione, gli analisti vedono Unicredit e Commerzbank come un buon modo per giocarsi possibili sorprese sul fronte della politica monetaria della Banca Centrale Europea. Macquarie, comunque, non e” convinta del fatto che le misure stimoleranno in misura rilevante i volumi vista la fase di deleverage degli istituti di credito
Citigroup,crede ancora nel QE in EUROPA
La reazione negativa di ieri del mercato alla Bce non scoraggia Citigroup, che continua ad attendersi l”annuncio di un QE sui titoli di Stato entro l”inizio del 2015. Gli analisti credono che nei prossimi 6-12 mesi “le banche periferiche dell”Eurozona continueranno a beneficiare del minore costo della raccolta e della riduzione” dei crediti in sofferenza, “aiutate dalla politica della Bce. Tutto questo sosterra” quindi i prezzi di Borsa delle azioni bancarie”. Inoltre, il recupero del comparto bancario europeo sara” molto piu” sostenuto se “la Bce riuscira” a rilanciare con successo la crescita economia e la domanda di credito”, concludono gli esperti.
BOFA SULLA LINEA DEL QE,. Gli analisti, continuano a pensare che un QE sui titoli di Stato “sia un”opzione molto vicina nel primo semestre del prossimo anno”. Sul fronte delle azioni dei Governi dei Paesi Ue, BofA-ML vede “solo piccoli passi quando si tratta di riforme strutturali e la Bce, seppure ci prova con forza, puo” soltanto guadagnare del tempo, e non ci e” chiaro quanto”.
Leggendo ,i pareri di broker e case d’affari è emerso ,come vi avevo segnalato ieri nel mio post, che, il meeting della Bce conferma che il Consiglio Direttivo è ora in una posizione attendista ,il famoso” WAIT AND SEE”. Gli acquisti di asset privati inizieranno a breve, ma i policy maker vogliono maggior tempo per valutare l’impatto delle misure annunciate negli scorsi mesi. Tuttavia, Draghi ha voluto enfatizzare che il Consiglio Direttivo si è espresso all’unanimità nel dare sostegno a ulteriori misure non convenzionali, se necessarie,QUINDI PER QE ,ERANO D’ACCORDO ,ERGO PERCHE’ NON DARE SUBITO UN CHIARO SEGNALE E FERMARE OGNI VELLEITA’ SPECULATIVO RIBASSISTA SUI MERCATI?.Il segnale chiaro è che la politica monetaria in Europa resterà accomodante per un lungo periodo di tempo, in contrasto con gli Stati Uniti e il Regno Unito, dove i mercati si aspettano un rialzo dei tassi di interesse nel 2015.
Per quanto riguarda i mercati ,l’indice americano per l’ennesima volta ha colpito ancora ,vi avevamo segnalato che avrebbe potuto ripegare fino a copertura gap posto a 1935 ed a seguire fino a chiusura vascone (grafico a 60 minuti a 40gg) posto a 1927 e cosi è stato, come un orologio ci ha sbattuto e sta riprendendo forza ,avendo anche un gap a rialzo a 2010 punti. Il nostro indice ha tenuto il livello 20000 punti ,con chiusura PERFETTAMENTE A 20200 ,ma per il momento è da considerarsi soltanto un mero rimbalzo tecnico ,che prenderà la forma di ripartenza soltanto con il superamento dei 20900 ,massimo di breve precedente.Buon rimbalzo del settore Bancario ,che ieri ha subito una debacle di spessore ,invece da segnalare la debolezza del titolo ENI.FIAT chiude sulla trend line di breve ,una sua rottura la prossima settimana potrebbe conferire la benzina per arrivare al collocamento a WALLY in “pompa magna” ,come spesso accade in queste circostanze e non depressa.
CHIUSURA 20200 PUNTI
RUMORS
Lo “sblocca italia” mette a rischio i 150 milioni per le borse di studio: secondo la commissione istruzione della camera, il decreto “sblocca italia” mette a rischio i 150 milioni per le borse di studio. nel mirino l’articolo 42, comma 1, del decreto 133 del 2014, che ha eliminato l’esonero dal patto di stabilità interno per i contributi delle regioni sul diritto allo studio universitario
. la commissione ha chiesto al governo di modificare la norma (ilsole24ore.com)
Attacco informatico alla jp morgan: la banca statunitense jp morgan chase ha fatto sapere che un recente attacco informatico commesso ai suoi danni ha compromesso le informazioni di circa 76 milioni di famiglie e 7 milioni di piccole imprese. secondo quanto reso noto dall’istituto di credito, nell’attacco sono stati rubate informazioni come nomi, indirizzi, numeri di telefono ed e-mail, ma sembra che non ci siano prove del fatto che siano stati interessati anche i numeri di conto, le password, i numeri di previdenza sociale o le date di nascita dei clienti (agenzia)
BORSA USA
Il Dipartimento del Lavoro degli USA ha comunicato oggi che ad agosto gli occupati nel settore non agricolo (Nonfarm Payrolls) sono aumentati a settembre di 248.000 unità. Gli economisti avevano atteso un aumento di 210.000 unità.
I dati di agosto e luglio sono stati rivisti al rialzo, rispettivamente da 142.000 a 180.000 impieghi e da 212.000 a 243.000 impieghi.
Il tasso di disoccupazione (Unemployment Rate) è sceso lo scorso mese, rispetto ad agosto, dal 6,1% al 5,9%. Era dal 2008 che il tasso di disoccupazione non scendeva sotto il 6%. Gli esperti avevano previsto un dato invariato al 6,1%
Il Dipartimento del Commercio ha comunicato oggi che il deficit della bilancia commerciale degli USA è sceso ad agosto dello 0,5% a $40,1 miliardi. Gli economisti avevano atteso un aumento a -$40,9 miliardi.
Il dato di luglio è stato rivisto da -$40,5 miliardi a -$40,3 miliardi.
Le esportazioni degli USA sono aumentate ad agosto dello 0,2% a $198,5 miliardi. Si tratta di un nuovo livello record. Le importazioni sono salite dello 0,1% a $238,6 miliardi.
L’indice ISM non-manifatturiero è sceso a settembre, rispetto ad agosto, 59,6 a 58,6 punti. Gli economisti avevano previsto un calo a 58,9 punti.
Ricordiamo che un valore al di sopra di 50 punti segnala un’espansione del settore statunitense dei servizi mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Il sottoindice relativo ai nuovi ordini è sceso da 63,8 a 61 punti, quello relativo ai prezzi pagati da 57,7 a 55,2 punti e quello relativo alla produzione da 65 a 62,9 punti. Il sottoindice relativo all’occupazione è salito da 57,1 a 58,5 punti.
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ENEL
L’a.d. di Enel , Francesco Starace ha dichiarato ieri che non c’è intenzione di cambiare le indicazioni del 2014 su un debito a 37 miliardi dopo il piano cessioni con una percentuale di utili distribuiti come cedola (pay-out) pari al 40%. In tema di dismissioni Starace ha dichiarato che State Grid of China è interessata agli asset in Romania, mentre un altro gruppo cinese sta valutando un’offerta per le attività in Slovacchia.
Sul fronte Endesa Starace ha confermato che al momento sono aperte due opzioni: incremento del flottante (al 25-30%) o delisting e successiva cessione di una quota minoranza a investitori istituzionali.
TELECOM
Secondo quanto riportato da IlSole24 Ore, il CEO di Telecom Italia , Marco Patuano avrebbe dichiarato che il debito netto a fine 2014 dovrebbe essere inferiore a 25 miliardi, grazie anche agli effetti del prestito convertendo. Il numero uno dell’azienda afferma che non sono allo studio aumenti di capitale, anche per investitori riservati. Non ci sono stati contatti con Mediaset su possibili accordi commerciali. La vendita delle torri italiane non verrà completata entro il 2014 e i ricavi verranno utilizzati per finanziare gli investimenti nella rete di fibra ottica.
Infine, sempre secondo il quotidiano, Telecom Italia potrebbe rilevare la quota di F2i (51%) nella holding che detiene l’89% di Metroweb, la rete ad alta velocità presente a Milano, Bologna, Torino e Genova: la società ha generato EBITDA di circa 50 milioni nell’ultimo esercizio. Nel giugno 2011, l’EV di Metroweb era stato valutato 450 milioni.
FIAT
Dopo aver confermato i target e escluso il ricorso ad un aumento di capitale, Sergio Marchionne, ieri dal salone dell’auto di Parigi ha dichiarato che il gruppo non registra difficoltà in Brasile e in generale in America Latina, grazie alla posizione di vantaggio che ? rispetto ad altri produttori ci garantisce un margine di redditività con un vantaggio del 2%, se altri avranno problemi in Brasile, questo non significa che succederà anche alla Fiat. Capisco le loro difficoltà, ma per noi non é così”.
Per quanto riguarda l?Europa nel 2015 sono attesi volumi che non saranno lontani dai livelli di quest’anno.
Marchionne ha poi ricordato che i nuovi modelli Alfa Romeo verranno presentati a metà del prossimo anno. “Il piano prevede che venga presentata la prima nuova Alfa Romeo il 24 giugno 2015 e vi dirò tutto il resto in quel momento”.
Il 24 giugno è atteso l’arrivo della Giulia, il primo passo verso la rinascita del marchio, che, insieme a Maserati, intende puntare sull’alto di gamma.
Si tratta di un giorno particolare, perché in quella data, nel 1910, è stata fondata Alfa Romeo.
Nel 2013 Alfa Romeo ha venduto circa 74.000 vetture e, secondo le dichiarazioni di oggi dell’AD Harald Wester, sta lottando per avvicinarsi a questi stessi livelli nel 2014. Il piano presentato lo scorso maggio vedeva vendite del marchio Alfa Romeo a 400.000 veicoli al 2018, con otto nuovi modelli. Nel quarto trimestre del 2015, secondo il piano, inizierà la produzione di un nuovo modello mid-size, nel triennio 2016-18 due compatte, un’ulteriore mid-size, una full-size, due Suv e una nuova specialty in aggiunta alla 4c già in produzione.
Maserati vede le vendite 2014 ben oltre quota 35.000 veicoli e ribadisce gli obiettivi sui prossimi anni mentre, per il marchio Alfa Romeo, si punta a mantenere quest’anno le vendite vicine ai 74.000 veicoli venduti nel 2013.
Equita Sim conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 9,2 euro su Fiat . Gli esperti ritengono che il 30 ottobre, in occasione della presentazione della trimestrale, l”intervallo della guidance sul trading profit verra” “abbassato, ma non sotto il consenso, anche per il beneficio dell”effetto traslativo del rafforzamento del dollaro, area nella quale Fca genera oltre il 60% dell”Ebit. Il consenso e” a circa 3,3 mld euro e noi a circa 3,5 mld, gia” sotto la guidance di 3,6-4 mld”. Per gli analisti, poi, “un bond convertibile o convertendo e” lo scenario piu” probabile”
ENI
Equita Sim ha ridotto di 50 punti base il peso in portafoglio di Eni “Riduciamo parzialmente il peso di Eni in portafoglio per lasciare spazio all`entrata di Stm. I segnali negativi sull`oil (Brent a 93 usd, tagli ai prezzi di Saudi Aramco e debolezza della domanda globale) non sono incoraggianti per la generazione di cassa di gruppo”, spiegano gli analisti. Il rating resta buy, con prezzo obiettivo a 18,7 euro.