Scritto da Michele Amoruso
Piazza Affari
Il Ftse Mib, al pari di molti titoli, si trova un po' in mezzo al guado: c'è spazio per scattare in avanti, ma è anche alto il rischio di rivedere valori più bassi.
Tutti gli indici azionari, con riferimento tanto a quelli americani, quando al Dax30 e al Ftse Mib, si trovano su livelli di prezzo molto importanti.
C'è molta incertezza sul listino italiano , uno degli eventi che potrebbe influire potenzialmente è ,nella mattinata di oggi, il rilascio da parte dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), del dato sul Prodotto Interno Lordo italiano (PIL) per il quarto trimestre del 2018. In caso di contrazione del PIL nel Q4 2018, dopo il -0,1% del terzo quarto dello scorso anno, l'Italia entrerebbe ufficialmente in recessione tecnica.
Ieri , 30 gennaio , il premier Conte ha sostanzialmente anticipato il ritorno del nostro Paese in recessione economica.
***Da notare nel grafico FTSE MIB la broadening Formation. Tale figura è una variante del triangolo , appunto le trendlines divergono al contrario che in una formazione triangolo ascendente.
Il volume non tende a diminuire vicino agli apici, ma aumenta in quanto si espanda gradualmente sull'aumento delle oscillazioni dei prezzi.
Il broadening, rappresenta un mercato fuori controllo ed molto emotivo , proprio come sta accadendo ora sui principali indici mondiali, perciò le figure suddette sono figure ribassiste.
Ci spostiamo su un altro indice europeo, che nella giornata di ieri è stato uno degli unici a chiudere negativamente , ovvero il DAX30
Sul dax, sostanzialmente ci si aspetta un rialzo fino alla fascia prezzo di 11669, il quale fungerà da resistenza ed una eventuale rottura al rialzo la trasformerà in supporto.
Wall Street
La giornata di ieri , non del tutto rose e fiori , dalla riunione FED a fonti molto importanti come il Petrolio.
Petrolio
Difatti , è stato dichiarato l'incremento delle scorte di petrolio inferiore alle stime nell’ultima settimana.
Gli stock di greggio statunitensi sono aumentati di 0,9 milioni di barili. Lo ha annunciato l’EIA (Energy Information Administration), la divisione statistica del Dipartimento dell’Energia Usa.
Il dato precedente aveva fatto segnare un aumento di 7,97 milioni di barili e gli analisti avevano stimato +3,15 milioni .Poco dopo la diffusione dei dati, per acquistare un barile di petrolio con consegna febbraio servono 54,1 dollari, +1,5% rispetto al dato precedente.
FED
La parola d’ordine per il 2019 della Federal Reseve è “pazienza”.
Il chairman Powell lo ha ripetuto diverse volte nel corso del suo intervento: l’approccio della Fed nei prossimi mesi sarà all’insegna della prudenza, visto che il contesto globale è decisamente cambiato negli ultimi mesi.
Le economie di Europa e Cina hanno registrato un rallentamento, la Brexit rappresenta una sfida per l’economia globale e lo shutdown ha indebolito la prima economia. Nel giorno in cui il Fomc ha confermato all’unanimità il costo del denaro nel range 2,25-2,5 per cento, Powell ha annunciato di star considerando di fermare il piano di riduzione di bilancio.
L’approccio da “colomba” di Powell sta spingendo i listini Usa (il Dow quota ai massimi da due mesi, lo S&P500 sale dell’1,57% e il Nasdaq avanza del 2,15%) e indebolendo l’accoppiata dollaro-rendimento dei Treasuries :l’indice del dollaro perde lo 0,46% e il 10 anni rende il 2,694%, -0,68% sul dato precedente.
Possibili movimenti di prezzo di S&P500, il quale se continuerà la prevalenza dei buyer , vedrà il prezzo toccare zona 2730. Se la pressione dei compratori dovesse aumentare si potrebbe portare su importanti massimi. Se il prezzo dovesse scendere una volta toccata la zona di 2730 , potrebbe dar via ad una formazione del pattern Broadening , il quale prevederà un ribasso vero una importantissima zona su supporto 2510 punti.
Nasdaq , molto bene avanza del 2,15% , il quale si prevede uno sprint verso 7268 punti base.