RATING DEL 10 AGOSTO

Agosto 10, 2015

RATINGRATING DEL 10 AGOSTO

ASTALDI

Banca Imi conferma il rating add e alza il prezzo obiettivo a 10,80 euro da 9,40 su Astaldi . Gli analisti segnalano che i risultati del secondo trimestre sono stati superiori alle attese grazie anche al completamento di progetti nel settore delle infrastrutture di trasporto in Italia e all'estero, che hanno generato risultati migliori del previsto. Gli esperti hanno aumentato le stime sull'Ebit del 2015/2016 rispettivamente del 6,4% e 4,5%, mentre peggiorano di 100 mln le stime dell'indebitamento netto di fine anno, previsto a 940 mln, "piu' in linea con la corrente guidance della societa'"

 

MPS

Gli analisti di Exane BNP Paribas hanno premiato i risultati decidendo di alzare il target price a 2,70 euro da 2,40 euro, confermando il giudizio Outperform.La banca senese archivia il secondo trimestre 2015 con un utile di 121 milioni di euro, un dato che si confronta con la perdita di 179 milioni registrata nel corrispondente periodo del 2014.Sul risultato netto incide una plusvalenza straordinaria di 125 milioni di euro per la cessione della quota in Anima Il bilancio nei primi sei mesi è di un profitto netto di 193,6 milioni. Il primo semestre del 2014 si era chiuso con una perdita di 353 milioni. Il margine di interesse sale di 4,7% a 1,18 miliardi, mentre le commissioni nette aumentano del 6,4% a 927 milioni. Quanto ai ratio patrimoniali, grazie all'aumento di capitale da 3 miliardi concluso con successo, il Cet1 transitional a fine giugno è salito a 11,3%.Il Cet1 fully loaded è migliorato al 10,7% (indice calcolato includendo il filtro sulla riserva AFS su titoli di stato ed escludendo il derivato Alexandria acceso con Nomura). Il livello minimo richiesto da Bce è 10,2%. Il cda ha anche convocato per il 15 settembre l'assemblea per la nomina del nuovo presidente dopo le dimissioni di Alessandro Profumo. Per la carica è stato indicato all'unanimità Massimo Tononi.

 

UNICREDIT

Nomura ha ribadito la raccomandazione Buy, con target price a alzato a 8,40 euro dai precedenti 8 euro. Il ritocco arriva in seguito alla pubblicazione della trimestrale.Venerdì anche Citigroup ha confermato il buy sottolineando chel'utile netto del secondo trimestre è stato leggermente inferiore alle attese del consenso (28 milioni contro 31 milioni), ma che le prospettive ora sono "più incoraggianti". Il gruppo ha archiviato il primo semestre dell'anno con un utile netto pari a 81 milioni, sostanzialmente raddoppiato rispetto al primo semestre 2014 (+90,4%) e nettamente superiore agli obiettivi reddituali previsti all'inizio dell'anno. Sono cresciute le commissioni nette (+4,2%) grazie alla buona performance di risparmio gestito e bancassurance (+35,6%) sostenuta da una positiva crescita delle masse. La banca ha annunciato una forte riduzione degli accantonamenti su crediti (-28,6% anno su anno) a conferma dell'avvio di una fase di graduale normalizzazione del costo del rischio. Il tasso di copertura sui crediti dubbi sale di 111 punti base da fine 2014 al 41,8%.Solida posizione patrimoniale con un CET1 ratio1 Fully Phased pro-forma2 pari all'11,50%. Il margine di interesse si attesta a 622,5 milioni e risulta in diminuzione del 5,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 

SARAS

Nomura ha alzato il prezzo obiettivo su Saras da 2 a 2,5 euro, confermando la raccomandazione buy. I dati del secondo trimestre, spiegano gli analisti, hanno evidenziato un Ebitda che non e' stato solo decisamente superiore a un consenso "gia' alto, ma rappresenta il miglior trimestre di Saras dalla quotazione nel 2006". Inoltre, l'outlook e' positivo e, sottolinea Nomura, "il management ritiene che la media del primo semestre" in termini di margini di raffinazione "intorno a 4 usd/barile sia ripetibile nel secondo semestre"; per gli esperti ulteriori opportunita' potrebbero emergere da "un ritorno al mercato delle esportazioni di greggio dall'Iran". Le stime di Ebitda di Nomura salgono del 50% per il 2015 e del 10-15% per gli anni successivi.

POP EMILIA ROMAGNA

Nomura ha ribadito la raccomandazione Buy, con target price a alzato a 8,40 euro dai precedenti 8 euro. Il ritocco arriva in seguito alla pubblicazione della trimestrale.Venerdì anche Citigroup ha confermato il buy sottolineando chel'utile netto del secondo trimestre è stato leggermente inferiore alle attese del consenso (28 milioni contro 31 milioni), ma che le prospettive ora sono "più incoraggianti". Il gruppo ha archiviato il primo semestre dell'anno con un utile netto pari a 81 milioni, sostanzialmente raddoppiato rispetto al primo semestre 2014 (+90,4%) e nettamente superiore agli obiettivi reddituali previsti all'inizio dell'anno. Sono cresciute le commissioni nette (+4,2%) grazie alla buona performance di risparmio gestito e bancassurance (+35,6%) sostenuta da una positiva crescita delle masse. La banca ha annunciato una forte riduzione degli accantonamenti su crediti (-28,6% anno su anno) a conferma dell'avvio di una fase di graduale normalizzazione del costo del rischio. Il tasso di copertura sui crediti dubbi sale di 111 punti base da fine 2014 al 41,8%.Solida posizione patrimoniale con un CET1 ratio1 Fully Phased pro-forma2 pari all'11,50%. Il margine di interesse si attesta a 622,5 milioni e risulta in diminuzione del 5,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 

BANCA POPOLARE

Stamattina Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo a 16,80 euro da 15,9 euro, confermando la raccomandazione Buy. Analogo giudizio per SocGen, che ha portato il target a 18 euro da 17 euro.Più prudente Citigroup, per il quale il titolo resta Neutral. Target a 16,50 euro da 15,90 euro.Banco Popolare ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 84,3 milioni. Nel semestre l'utile è stato pari a 293 milioni e ha beneficiato di una crescita dei ricavi 'core' del 3,2% a 1,6 miliardi circa, di cui 789,1 milioni di margine di interesse, in rialzo del 2,7%. Le rettifiche di valore nette su crediti scendono nel semestre del 39,5% a 375,3 milioni grazie alla decisa riduzione del flusso di nuovi crediti deteriorati. Il costo del credito su base annua è a 85 punti base da 137 pb, nella parte bassa della forchetta di 80-100 b.p. prevista per l'anno in corso. Il CET1 a fine giugno, a regime, è dell'11,3%, in lieve diminuzione da 11,6%. A livello pro-forma, considerando il venire meno del rischio 'Grexit' alla fine del secondo semestre e considerando l'impatto della cessione della quota in Icbpi (140 milioni sulla base della valutazione dell'istituto di 2 miliardi), il CET1 'phased in' sale al 12,8% e quello 'fully phased' al 12,4%.Sono 12 gli analisti (sui 23 censiti da Bloomberg) che raccomandano l'acquisto del titolo. Il target price medio è salito a 16 euro dalla media di 15,60 euro prima della comunicazione dei dati.

-Citigroup ha alzato il prezzo obiettivo su B.Popolare  da 15,9 a 16,5 euro, confermando la raccomandazione neutral. Gli analisti definiscono "solidi" e "oltre il consenso" i conti trimestrali della banca e sottolineano la "buona redditivita' core" e la "qualita' dell'attivo stabile". Le stime di Eps migliorano del 5% circa per il periodo 2015-2018.

CREDEM

. Equita Sim ha confermato sul titolo la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 7,4 euro spiegando che i risultati sono stati "in linea con le attese" anche se la qualita' e' stata "meno brillante del solito: meno ricavi core e piu' trading"

IMA

Stamattina Kepler-Cheuvreux ha deciso di abbassare il target price a 46 euro da 48 euro, ribadendo la raccomandazione Hold. Il gruppo che produce macchine per il confezionamento di alimenti, farmaci e cosmetici, ha chiuso il primo semestre 2015 con un utile prima delle imposte di 22 milioni di euro dai 27,8 milioni del 30 giugno 2014. I ricavi si sono attestati a 481,2 milioni dai 374,2 milioni del 30 giugno del 2014.Il margine operativo lordo, Ebitda, è stato pari a 46,2 milioni di euro da 43,2 milioni. Per l'esercizio 2015, Ima stima "ricavi in crescita a circa 1,085 miliardi di euro, un margine operativo lordo a circa 157 milioni e un significativo aumento dell'utile netto".Il titolo da inizio anno ha messo a segno un progresso del 29%

TELECOM

Stamattina sia gli analisti di Rbc che Barclays hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo.In particolare Rbc ha alzato il prezzo obiettivo a 1,25 euro dai precedenti 1,15 euro con un giudizio Sector Perform.Barclays ha aumentato il prezzo obiettivo a 1,20 euro da 1,10 euro, giudizio Equal Weight. Il target dell'azione risparmio (TITR.MI) è stato portato a 0,95 euro da 0,9 euro, anche in questo caso confermato il giudizio Equal Weight.Settimana scorsa il gruppo chiuso il primo semestre 2015, chiuso con un Ebitda di 3,633 miliardi, in calo del 15,8% in termini organici, scontando oneri non ricorrenti per 399 milioni. I ricavi del gruppo sono pari a 10,097 miliardi, in calo del 3,3% in termini organici. Il consensus degli analisti, diffuso da Telecom Italia, prevedeva un Ebitda del semestre di 3,775 miliardi e oneri non ricorrenti a 309 milioni. Questi oneri sono legati a richieste di danni per abuso di posizione dominante e includono passività legate a contenziosi, dice un comunicato della società. La cifra complessiva delle richieste danni per presunto abuso di posizione dominante è di circa 4 miliardi. L'utile netto attribuibile ai soci della controllante è pari a 29 milioni, 650 milioni al netto di poste non ricorrenti, costi per il buyback di obbligazioni e delle dinamiche di valutazione del mandatory convertible. L'Ebitda delle attività in Italia (domestico), che sconta gli oneri non ricorrenti, si attesta a 2.846 milioni, in calo del 18,9% in termini organici.Il debito netto finanziario rettificato al 30 giugno è di 26,992 miliardi, il margine di liquidità di 13,4 miliardi.Il gruppo vede per il 2015 un progressivo miglioramento operativo sul mercato domestico, con l'obiettivo di stabilizzazione dell'Ebitda nel 2016 e in Brasile.

 

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