RATING DEL 25 NOVEMBRE

Novembre 25, 2019

TELECOM E RISP

Entrambe le quotazioni si sono portate sui massimi da agosto 2018. Negli ultimi 12 mesi la performance è intorno a +10%. Il consenso raccolto da Bloomberg indica su TIM 15 Buy, 7 Neutral, 3 Sell. Target medio 0,91 euro.Jp Morgan ha alzato il target price di Tim a 0,71 euro da 0,67 euro, confermando a overweight il rating, di riflesso ad un aggiornamento delle stime. La nuova valutazione include un minore debito netto atteso al 2020, grazie ad una piu'' forte generazione di cassa, 150 mln euro addizionali legati al maggior valore di Tim Brazil, solo parzialmente compensato dalla debolezza del real brasiliano, e una piu'' alta valutazione dl business domestico.

UNICREDIT

Morgan Stanley conferma la raccomandazione overweight e il prezzo obiettivo a 14,8 euro sul titolo in attesa del Capital Markets Day del 3 dicembre. Gli esperti si aspettano che il focus del mercato sara'' sulle varie opzioni su Yapi Kredi, ma anche su eventuali buyback di azioni. In merito alla Turchia, oggi Unicredit ha precisato che, nell''ambito del nuovo piano strategico, sono stati avviati contatti con il suo partner Koc Group in merito a una potenziale evoluzione dell''attuale joint venture in quel Paese

Credit Suisse ha alzato la raccomandazione su Unicredit (+1,83% a 12,668 euro) da neutral a outperform, con prezzo obiettivo che sale da 11,3 a 14,6 euro. "Diventiamo ottimisti su Uncredit dato che il consenso e'' sceso del 20% da inizio anno", ma "sono stati fatti progressi significativi sul fronte della pulizia di bilancio", spiega CS, che inoltre, vede "un potenziale di buyback di 1,6 mld euro (6% della capitalizzazione) entro il 2021 in uno scenario conservativo (fino a 5,2 mld - 19% - nel nostro scenario migliore)". L''azione ha sovraperformato il settore del 7% nell''ultimo mese, ma "ai multipli attuali" per CS il mercato non sta ancora riflettendo il valore del core business e non sta attribuendo alcun valore al potenziale di buyback.

. In relazione a notizie di stampa riferite a una potenziale operazione riguardante Koc Financial Services (Kfs) e Yapi ve Kredi Bankasi (Yapi Kredi), la banca ha precisato che, nell''ambito del nuovo piano strategico, sono stati avviati contatti con il suo partner Koc Group in merito a una potenziale evoluzione dell''attuale joint venture in Turchia. Jefferies, che sul titolo ha una raccomandazione buy con prezzo obiettivo a 14 euro, ritiene che "una cessione" della quota in Yapi Kredi "avrebbe senso: implicherebbe una modesta perdita di utili (circa il 3% del dato di gruppo secondo le nostre stime), ma avrebbe il potenziale di liberare consistente capitale (fino a circa 80 pb di CET1 o il 10% della capitalizzazione)".

Citigroup conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 14,8 euro sul titolo, ricordando come la banca abbia "razionalizzato significativamente le sue partecipazioni finanziarie negli ultimi 3 anni" ed evidenziando come Yapi Kredi sia "una delle ultime grosse quote su cui sta discutendo il mercato. Unicredit presentera'' il piano il 3 dicembre e noi crediamo che il focus sara'' sulla continuazione del rafforzamento del bilancio, sulla redditivita'' e sul maggior ritorno del capitale. Una cessione della quota in Yapi Kredi potrebbe risultare in circa 50/80 punti base sul capitale e in un -10% circa dell''Eps futuro. Crediamo che il mercato possa vedere la potenziale cessione come positiva, visto che, nonostante minori utili futuri, Unicredit potrebbe beneficiare del maggior capitale disponibile (buffer per ristrutturazione/regolamentazione/maggiori ritorni) e potrebbe anche vedere una riduzione del suo cost of equity"

-Equita Sim conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 16,2 euro su Unicredit. In relazione a notizie di stampa riferite a una potenziale operazione riguardante Koc Financial Services (Kfs) e Yapi ve Kredi Bankasi (Yapi Kredi), la banca ha precisato che, nell''ambito del nuovo piano strategico, sono stati avviati contatti con il suo partner Koc Group in merito a una potenziale evoluzione dell''attuale joint venture in Turchia. "La partecipazione nella holding di controllo di Yapi Kredi era stata svalutata nel 2018 per circa 800 mln, il valore di carico attuale (1,3 mld) e'' coerente con i prezzi di mercato del sottostante. In basi ai nostri calcoli", commenta Equita, "nel 2019 Yapi Kredi dovrebbe contribuire al 7% dell`utile di gruppo (300 mln su 4,3 mld aggiustati) e al 3% della nostra somma delle parti: Unicredit fornisce anche funding alla controllata per un ammontare non specificato ma ragionevolmente intorno a 500 mln-1 mld con l`obiettivo strategico dichiarato di ridurre, anche indipendentemente dalla cessione della quota, questa esposizione a zero in un orizzonte di qualche anno. Sulla base delle nostre simulazioni, la cessione della quota in Yapi Kredi ai prezzi di mercato avrebbe un effetto positivo di circa 40 pb sul CET1 di Unicredit (terzo trimestre 2019 da 12,6% a 13%) che - al netto di eventuali oneri straordinari - supererebbe la guidance sull''intero anno del management (12-12,5%). Dal punto di vista industriale", continua Equita, "il razionale del deal sembra quello di contenere il profilo di rischio del gruppo e focalizzarsi sul completamento della ristrutturazione del core business domestico, al costo di ridurre l`esposizione a un mercato dal potenziale di crescita evidente (ridotta penetrazione degli asset bancari sul Pil), ma caratterizzato da notevole volatilita'' per temi geopolitici. Ci attendiamo che il piano industriale di Unicredit, che sara'' presentato la settimana prossima, sveli il risultato finale di questo trade-off di cui dovrebbero beneficiare il profilo di rischio e la complessita'' di gruppo, ma penalizzare la redditivita'' di lungo periodo"

Banca Akros conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 13,8 euro su Unicredit (+2,7% a 12,78 euro) in attesa della presentazione del piano, in agenda il 3 dicembre. Quanto al tema della Turchia, gli analisti evidenziano come "la chiusura della jv darebbe a Unicredit il controllo diretto di una quota del 40% circa nella quotata Yapi Kredi, con la possibilita'' di venderne una parte sul mercato". In relazione a notizie di stampa riferite a una potenziale operazione riguardante Koc Financial Services (Kfs) e Yapi ve Kredi Bankasi (Yapi Kredi), Unicredit ha precisato che, nell''ambito del nuovo piano strategico, sono stati avviati contatti con il suo partner Koc Group in merito a una potenziale evoluzione dell''attuale joint venture in Turchia.

BANCO BPM

Standard Ethics ha confermato il rating di "EE-" a Banco BPM e ha innalzato il suo Outlook da "Stabile" a "Positivo". La Banca fa parte dello SE Italian Index, dello SE Italian Banks Index e dello SE European Banks Index. Banco BPM, soprattutto attivo nel retail banking, offre anche servizi di asset management, bancassurance, corporate e investment banking. La Banca copre l''intero territorio nazionale, in particolare le regioni del Nord Italia (Lombardia, Veneto e Piemonte). Banco BPM, si legge in una nota, sta mettendo a fattor comune, diverse esperienze nell''ambito ESG (Environmental, Social and Governance), risultanti dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. evidente che il modello di sostenibilita'' - e l''ottima rendicontazione ESG - si stia arricchendo grazie ad un approccio piu'' sistemico. Questo porta la Banca a tenere in maggior considerazione le indicazioni volontarie sulla sostenibilita'' provenienti dagli enti sovranazionali (Onu, Ocse e Ue in primis). Indicazioni che trovano spazio accanto alla tradizionale vicinanza che la Banca mostra verso i propri stakeholder ed il proprio territorio

ENEL

Kepler Cheuvreux conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 7,5 euro su Enel (+1,07% a 6,822 euro) in attesa del piano industriale 2019-2022, che verra'' presentato domani. Gli esperti si aspettano che la strategia venga confermata, con "un focus sulla sostenibilita'', le rinnovabili e le reti. Ci attendiamo anche target credibili e dividendi visibili e interessanti. Nelle nostre stime includiamo un tasso composto medio annuo di crescita del 3,5% sull''Ebitda (fino a 19,7 mld euro) e del 6% sull''utile netto (fino a 5,9 mld) nel periodo 2019-2022".

ASTM

Equita Sim conferma rating buy e Tp di 34,5 euro per azione su Astm. Gli esperti si focalizzano sul crollo del viadotto di 20 metri sulla Torino-Savona per una frana. L''autostrada, ricordano gli esperti, e'' attualmente bloccata nel tratto incidentato e lo sara'' per tutto il periodo di verifica dei versanti (che non sono di competenza Astm) per evitare ulteriori frane, e per tutto il periodo di ricostruzione (non noto) del tratto di viadotto crollato. La Torino- Savona, comunque, e'' la tratta piu'' piccola in gestione Astm (4% dell''Ebitda totale) e, stando alle informazioni disponibili ad oggi, gli analisti ritengono che il blocco del traffico tra i caselli coinvolti e i costi di ricostruzione dei 20m di viadotto (considerando anche i rimborsi assicurativi e le dinamiche tariffarie) non siano ingenti per Astm.

PRYSMIAN

JPMorgan conferma la raccomandazione overweight e il prezzo obiettivo a 23,5 euro sul titolo dopo la comunicazione della presa in consegna del collegamento Western Link da parte del cliente. Gli esperti ritengono che "il commissioning del progetto WL sia positivo per l''investment case di Prysmian in quanto riduce ulteriormente il rischio al ribasso nel breve termine, rafforza la posizione del gruppo quale leader tecnologico nel settore e libera risorse occupate dal progetto per migliorare i margini dal 2020".

DOVALUE

Banca Akros dopo l''aggiornamento del piano ha abbassato il prezzo obiettivo sul titolo da 13,9 a 13,5 euro, livello che resta ampiamente al di sopra delle attuali quotazioni di Borsa dell''azione. La raccomandazione e'' dunque confermata a buy. "In un contesto di un mercato degli Npl che sta maturando nell''Europa del Sud i risultati di DoValue non saranno piu'' guidati dalla crescita dei volumi, ma piuttosto dalla crescente efficienza, con una maggior remunerazione degli azionisti", sottolineano gli analisti. "L''M&A resta un''opzione nel breve termine dato il basso indebitamento del gruppo", aggiunge Akros, che calcola una potenza di fuoco di almeno 270 mln euro nel 2020.

BANCA TOSCANA

-Banca Imi ha ridotto la raccomandazione su Toscana A. (invariata a 17,2 euro) da buy a hold, con prezzo obiettivo che passa da 19,3 a 18 euro. "Con la decisione avversa del Tar dell''estate, l''esecuzione dell''ambizioso Master Plan per lo scalo di Firenze e'' stata messa in pausa. Un giudizio favorevole del Consiglio di Stato potrebbe invertire la situazione", sottolineano gli analisti.

SNAM

Banca Imi ha alzato il target price di Snam a 5,1 euro da 4,9 euro, confermando a add, dopo la recente presentazione del piano industriale 2019-2023 focalizzato sul preparare gli asset del gruppo per la transizione energetica.

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