PARMALAT
-Exane Bnp Paribas ha ridotto il prezzo obiettivo su Parmalat da 2,6 a 2,5 euro, confermando la raccomandazione neutral. Gli esperti citano l''effetto negativo sui margini del gruppo della "iperinflazione in Venezuela"; le stime di Eps sono state abbassate del 9% per il 2015 e del 6% per il 2016.
IREN
Banca Imi ha alzato il prezzo obiettivo a 1,71 da 1,58 euro sul titolo, confermando la raccomandazione buy. "Abbiamo rivisto le nostre stime per considerare le ipotesi innovative e credibili del piano strategico al 2020", spiegano gli analisti, che evidenziano "il forte impegno per l'estrazione di 75 mln euro di sinergie" e "la crescita organica ed esterna". Inoltre, sottolinea la casa d'affari, "la nostra valutazione e' sostenuta dal fatto che il titolo e' scambiato ancora a multipli convenienti rispetto ai concorrenti".
DE LONGHI
-Mediobanca Securities ha alzato il prezzo obiettivo su De'Longhi da 19,1 a 23,7 euro, confermando la raccomandazione neutral. I conti del secondo trimestre sono stati "superiori alle nostre stime e al consenso, sia in termini di ricavi sia per la redditivita'", spiegano gli analisti. MB ha dunque migliorato le attese sul 2015-2017 in media dell'1,4% per quanto concerne i ricavi e del 7,7%
Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 25 euro da 23 euro, la raccomandazione è Buy.
Venerdì scorsa la società di Treviso, leader in Europa nei piccoli elettrodomestici con i marchi De' Longhi, Braun e Kenwood, ha annunciato i risultati del secondo trimestre, chiuso con ricavi e margine lordo in rialzo, nonostante l'impatto negativo dei cambi. I ricavi sono saliti del 16,6% a 422,2 milioni (+9,6% a cambi costanti); il margine industriale netto è risultato pari a 194,3 milioni, da 166,4 milioni (stabile in percentuale dei ricavi, al 46,0%); l'Ebitda è aumentato a 48 milioni da 41,1 milioni, ed è rimasto stabile come percentuale sui ricavi, pari all'11,4%, nonostante un impatto cambi e derivati negativo per 7,5 milioni.
I risultati "rafforzano la nostra convinzione di poter raggiungere gli obiettivi di crescita dei ricavi e dei margini comunicati in precedenza", dice l'a.d. Fabio de' Longhi, cioè una crescita organica del fatturato del 5-10% e un aumento in valore assoluto dell'Ebitda a cambi correnti.
Il titolo De' Longhi ha messo a segno a Piazza Affari un rialzo da inizio anno del 57%. La capitalizzazione è salita a 3,5 miliardi di euro, quasi il doppio del fatturato previsto per quest'anno dal consensus degli analisti (1,87 miliardi) e 24,5 volte gli utili previsti, pari a 144 milioni.
ANIMA
Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo su Anima H. da 8,9 a 10,4 euro, confermando la raccomandazione buy. Gli esperti ritengono che i conti del secondo trimestre siano stati ottimi "sotto tutti i punti di vista" e hanno aumentato le stime di Eps rettificato del 3% per il 2015 e dell'8% per il 2016
-Mediobanca Securities alza il target price a 11 euro da 9,4 su Anima H. , confermando il rating outperform. "La societa'' ha chiuso il primo semestre con ricavi totali pari a 159 mln, dell''1% superiore rispetto alle nostre stime", commentano gli esperti. Il gruppo ha inoltre sottoscritto un accordo di collaborazione industriale nel settore del risparmio gestito retail con BancoPosta Fondi Sgr. Il Ceo, Marco Carreri, ha dichiarato che il contratto con Poste Italiane potrebbe generare circa 15 mld di raccolta cumulati su un orizzonte temporale di cinque anni. "A seguito della conference call di venerdi'', abbiamo aumentato la stima sulla raccolta per il 2015 da 7 mld a 8 mld", spiegano gli analisti di MB, che hanno migliorato la previsione di utile netto per l''anno in corso dell''1,3%.
INTESA
Dopo i buoni risultati annunciati venerdì, i broker alzano i target price: Barclays ha portato il suo prezzo obiettivo a 3,1 euro da 3,0 euro, la raccomandazione è Equal Weight; Citigroup alza il target price a 4,0 euro da 3,55 euro, il giudizio è Buy.Intesa Sanpaolo ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 940 milioni di euro, nettamente superiore al consensus degli analisti che indicava 740 milioni. Si conferma solida la struttura patrimoniale con l'indicatore Core Tier 1 (CET1) che a fine giugno era al 13,4%, dal 13,2% di fine marzo. In un comunicato la banca conferma l'impegno a distribuire dividendi sull'esercizio 2015 pari a 2 miliardi di euro. L'utile dei primi sei mesi 2015 ha superato i 2 miliardi. Per l'intero 2015 il management della banca prevede una crescita dei proventi operativi netti e una riduzione del costo del rischio. Nel secondo trimestre le rettifiche su crediti sono ammontate a 847 milioni di euro, meno degli 897 milioni previsti in media dagli analisti.Il gruppo ha realizzato nel secondo trimestre ricavi complessivi pari a 4,64 miliardi di euro con un utile operativo di 2,52 miliardi. Il consensus puntava a ricavi pari a 4,40 miliardi e un utile operativo di 2,30 miliardi.
Barclays alza target a 3,10 euro da 3, rating EQUAL WEIGHT
-Exane Bnp Paribas ha alzato il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo da 3,05 a 3,3 euro, confermando la raccomandazione neutral. L'utile netto trimestrale e' stato decisamente superiore alle stime degli analisti, che parlano di conti nel complesso "solidi". Le previsioni di Eps rettificato 2015-2017 salgono in media del 6% per tener conto dell'andamento delle commissioni migliore del previsto.
-Icbpi ha alzato il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo da 3,6 a 3,7 euro, confermando la raccomandazione neutral. "L'evoluzione degli utili ci ha portato a rivedere al rialzo le stime 2015 di utili (da 2,6 mld a 3,2 mld) e di dividendo (da 12 a 14 centesimi per azione ordinaria, con un monte dividendi complessivo atteso a 2,4 mld, dai 2 mld stimati in precedenza). Il profilo di sviluppo della redditivita' 2016/18 e' stato ritoccato al rialzo solo marginalmente: stimiamo un utile netto stated di 4,33 mld nel 2017 (non lontano dalla guidance del Piano di Impresa) e di 4,9 mld nel 2018", spiegano gli analisti
MEDIASET
Stamattina Kepler-
Cheuvreux ha deciso di ribadire la raccomandazione Buy, ritoccando il prezzo obiettivo a 5,40 euro da 5 euro.
La società leader in Italia nelle tv commerciali ha comunicato che il secondo trimestre si è chiuso con un calo dei ricavi dell'1,3% (anno su anno) a 892,3 milioni di euro, appena sotto le aspettative del consensus. L'utile è salito a 23,6 milioni, da 8,1 milioni di un anno prima. Debito a 628 milioni di euro. Il trimestre si chiude con una raccolta pubblicitaria in Italia, in calo dello 0,1% Nel corso della presentazione dei dati, il management ha affermato che in luglio ed agosto la raccolta pubblicitaria sarà positiva, ma per il resto dell'anno non è possibile fare previsioni. In occasione della diffusione dei dati del primo trimestre, Mediaset aveva detto di aspettarsi di chiudere il 2015 con un incremento della raccolta pubblicitaria del 2-4%.La società ha anche annunciato l'acquisto delle attività radiofoniche di Mondadori.Su 25 analisti censiti da Bloomberg, soltanto 6 raccomandano l'acquisto, target medio a 4,42 euro.
MEDIOLANUM
Stamattina gli analisti di SocGen hanno alzato il target price sul titolo a 14 euro da 12 confermando il giudizio Hold. Settimana scorsa la holding della attività nella Difesa ha presentato i dati del trimestre. I ricavi sono saliti del 7% anno su anno a 3,31 miliardi di euro, il consensus si aspettava 3,11 miliardi. L'utile operativo si è triplicato a 241 milioni di euro, 60 milioni di euro in pià delle attese degli analisti. L'utile netto è 85 milioni di euro, dalla perdita di 62 milioni di euro di un anno prima. A fine giugno il debito scende a 4,80 miliardi, leggermente meglio delle aspettative. Da inizio anno i nuovi ordini sono stati pari a 5,53 miliardi di euro.La società ha confermato il raggiungimento dei target del 2015. Domani mattina si tiene la presentazione agli analisti.Sono 8 gli analisti censiti da Bloomberg (su un totale di 19) che raccomandano l'acquisto. Target price medio a 12,42 euro.
Stamattina gli analisti di Citigroup hanno alzato il giudizio sul titolo a Buy da Neutral.
FCA
Deutsche Bank alza tager a 14 euro da 12,5, rating HOLD