REHN TASSE E CONTRADDIZIONI DELL'ITALIA
IERI il numero due della commissione europea, Olli Rehn, aveva lanciato un monito all'Italia, invitandola ad alleggerire il prelievo sulle imprese e sul lavoro e a spostare il carico fiscale su patrimonio e consumi. Immediatamente finita la corsa per reperire il miliardo necessario per far slittare l'aumento dell'iva, che, sembra ormai sempre più probabile, scatterà dal 1 ottobre. l'alternativa sarebbe un ripristino della tassa sulla casa,MA TALE IPOTESI VA SCARTATA PERCHE' EQUIVARREBBE A FAR SALTARE L'ESECUTIVO.
Ci stiamo pian pianino stritolando da soli.
Per Rehn la preoccupazione più grande è dove trovare con efficacia i soldi per coprire un buco cosi garnde ed in poco tempo?Ammette che SERVICE TAX potrebbe avere efficacia ,ma strutturalmente debole ed invasiva per la crescita economica,come il dover necessariamente aumentare l'IVA (DISTRUGGEREBBE LE IMPRESE).La UE ammonisce che saranno verificate le misure prese dall'ITALIA per le coperture se insufficienti scatterà nuovamente la procedura per deficit eccessivo dalla quale l’Italia è da poco uscita.
Il Tesoro si è affrettato a rassicurare Rehn.«sarà ribadito l’impegno dell’Italia a contenere il deficit nel limite del 3%». Luca di Montezemolo, accetta la sfida sportiva, ricorda a Rehn che l’Italia combatte per restare ai primi posti ma che l’Europa non deve coltivare «il mito del rigore quando è fine a se stesso. Perché di troppo rigore si muore».