REPORT DI MEDIOBANCA SU BANCHE ITALIANE

Febbraio 1, 2016

banche2REPORT DI MEDIOBANCA SU BANCHE ITALIANE

Focus sul settore bancario dopo l'accordo sulla bad bank da parte degli analisti di Mediobanca Securities, che spiegano i motivi dei recenti cali dei titoli. Da un lato gli operatori temono che le banche possano svendere "i buoni Non Performing Loan", dall'altro che possano non essere capaci di cedere "i cattivi Npl" aggiungendo che queste preoccupazioni hanno causato le forti vendite sul settore. MB non vede una cessione di massa forzata ma "un processo selettivo" in cui le banche possono scegliere se partecipare alla bad bank o meno. La bad bank restera' in vigore per 18 mesi (soggetti a revisione) e in questo periodo le banche potranno partecipare effettuando diverse operazioni a prezzi e in momenti differenti. In pratica, MB spiega che partecipando gli istituti di credito potrebbero arrivare a tenere meno del 49% delle obbligazioni junior (quelle con piu' altro rischio) traendo beneficio dai "buoni Npl" con un impatto non troppo pesante sul Common Equity Tier 1. Quindi, dopo sei mesi di attesa per la bad bank, "almeno abbiamo un accordo che e' una pietra miliare per creare un 'subprime italiano' da poter usare anche come strumento per estendere il Quantitative Easing via mercato europeo degli Abs. Questo rimuove i colli di bottiglia per l'M&A e mette fine a un periodo di incertezza", aggiunge MB, secondo la quale l'Italia potrebbe essere "il laboratorio del futuro sviluppo europeo". Nel complesso la casa d'affari mantiene la propria visione positiva sulle banche e aspetta che le quotazioni tornino sui valori dei fondamentali

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