Rumors del 12 luglio

ECOFIN

I ministri delle Finanze della Unione europea (Ecofin) hanno approvato ieri un piano per affrontare il tema delle sofferenze bancarie (Npl). Lo strumento individuato è quello delle bad bank nazionali: i ministri hanno affidato l'incarico alla Bce, all'Eba e alla Commissione europea di analizzare e proporre soluzioni, con la richiesta alla Commissione europea di studiare entro fine 2017 il progetto per creare "National asset management companies" conformi alle regole europee e che non rientrino negli aiuti di Stato.

Abi, Antonio Patuelli: “I responsabili delle crisi bancarie devono pagare”

Nel corso dell’assemblea annuale dell’Abi, il presidente Antonio Patuelli ha affermato che i responsabili delle crisi bancarie devono essere puniti. In particolare, Patuelli ha detto: “Attendiamo gli esiti dei processi verso ogni tipologia di esponenti aziendali e verso le possibili connivenze con clienti. Debbono essere tempestivamente accertati e perseguiti tutti i responsabili delle crisi bancarie, senza clima da caccia alle streghe”.

ENI

La multinazionale italiana del petrolio ha perforato e testato con successo il pozzo Amoca 3 nelle acque poco profonde della baia di Campeche in Messico, incontrando un importante accumulo di olio in vari livelli reservoir delle formazioni Orca e Cinco Presidentes.
Amoca-3 si trova nell'Area 1, a 200 km a ovest di Ciudad del Carmen, nella baia di Campeche in 25 metri di profondita' d'acqua e dista rispettivamente 1,5 e 3 km dai pozzi Amoca-1 e Amoca-2.
Il pozzo ha raggiunto una profondita' finale di 4.330 metri incontrando 410 metri di spessore netto mineralizzato a olio (25 – 27 gradi API), di cui 300 metri nella formazione Cinco Presidentes, in vari livelli clastici di eta' Pliocenica con buone caratteristiche di reservoir.
Grazie al risultato di Amoca-3, Eni e' in grado di aumentare le stime di risorse in posto per il campo di Amoca a 1 miliardo di barili di olio equivalente e quelle complessive dell'Area Contrattuale 1 a 1,3 miliardi di boe in posto, dei quali il 90% costituiti da olio, e con ulteriori margini di crescita.

BANCHE VENETE

- Sei potenziali acquirenti hanno manifestato interesse all'acquisizione di Veneto banca e Popolare di Vicenza prima che il 25 giugno, tramite un decreto legge, l'esecutivo selezionasse Intesa San Paolo  disponendo la liquidazione ordinata di tutti gli asset deteriorati.
Lo sottolinea il governatore di Bankitalia Ignazio Visco ribadendo che l'operazione è avvenuta nel rispetto di tutte le normative comunitarie."La procedura di selezione ha coinvolto sei potenziali acquirenti: quattro italiani (i due maggiori gruppi bancari, uno di media dimensione e un grande gruppo assicurativo) e altri due grandi intermediari europei", ha detto intervenendo all'assemblea dell'Abi."A conclusione del processo sono pervenute due offerte di acquisto vincolanti; quella di Intesa Sanpaolo è risultata l'unica idonea ad assicurare la continuità delle funzioni critiche delle due banche in liquidazione. L'acquirente dovrà ora procedere all'integrazione e ristrutturazione delle attività e passività cedute nell'ambito dell'operazione".L'operazione comporta un onere immediato per lo Stato di 4,8 miliardi, di cui 3,5 a copertura del fabbisogno di capitale generatosi per Intesa SP a causa dell'acquisizione.

ENAV

Ieri il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha espresso parere favorevole sul Contratto di programma tra lo Stato e l'Enav  per il periodo tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2019. Il contratto regola i servizi della navigazione aerea e le connesse prestazioni da parte della società, i livelli tariffari, gli oneri a carico dello Stato per i voli esonerati e per la sicurezza operativa e il monitoraggio dell'attuazione del contratto.