RUMORS DEL 12 MARZO

Marzo 12, 2018

CREDITO VALTELLINESERUMORS DEL 12 MARZO

 

CREVAL

I due soci forti di Creval, l’imprenditore francese Denis Dumont e il fondo inglese Hosking Partners, hanno aderito pro-quota l’aumento di capitale da 700 milioni.
E’ quanto riportano rumor di stampa, ricordando che i due azionisti (secondo le ultime rilevazioni ufficiali) possedevano rispettivamente il 5,12% e il 5,057% del capitale della banca valtellinese.
Le stesse fonti riportano che Dumont e Hosking starebbe prendendo in considerazione di aumentare la propria partecipazione. I due azionisti non intrattengono rapporto, ma non e' si puo' escludere a priori che l’imprenditore transalpino possa cercare dei partner per incrementare il peso nell’azionariato.
Si ricorda che l’operazione ha ricevuto adesioni pari all’83,1% dell’ammontare, consentendo all’istituto guidato da Mauro Selvetti di raccogliere 581,6 milioni di mezzi freschi.
Secondo le indiscrezioni, gli investitori istituzionali (in particolare anglosassoni) avrebbero sottoscritto tra l'80/90% dell'offerta. Lo scenario che sembra delinearsi post aumento, dunque, e' quello della formazione di una public company, con i grandi fondi che potrebbero arrivare a possedere una quota attorno al 75% stando agli ultimi rumor di stampa. Tra di esse vi sarebbe anche Kairos.
Gli investitori istituzionali, quindi, hanno trovato credibile il piano di rilancio predisposto dal management e si ritroveranno in portafoglio una banca ripulita e potenzialmente aggregabile con altri istituti.

CGIA

Secondo uno studio della CGIA di Mestre, i più tartassati dall'Irpef sono i lavoratori con partita IVA. Ciascuno di essi versa mediamente poco più di 4.700 di euro di Irperf all'anno, rispetto ai 4000 euro che mediamente vengono prelevati dalla busta paga di un lavoratore dipendente e a poco più di 2.000 euro che il fisco incassa da ogni pensionato.

BANCHE

Secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali, il debito delle famiglie e quello internazionale delle banche, specie quando associati ai dati sui prezzi degli immobili, sono delle "spie" utili per capire se c'è il rischio dell'insorgere di una crisi bancaria in un Paese. Secondo questi indicatori, l'Italia non evidenzia situazioni di pericolo almeno a livello aggregato.

ENI

La societa' ha concordato la cessione a Mubadala Petroleum di una quota del 10% nella concessione di Shorouk, nell'offshore dell'Egitto dove si trova il giacimento a gas di Zohr, per un corrispettivo di 934 milioni di dollari.
Eni attualmente detiene una quota di partecipazione nel blocco del 60%, mentre gli altri partner sono Rosneft con il 30% e Bp con il 10 per cento.
Zohr e' stato avviato con successo nel dicembre 2017, a soli 28 mesi dalla scoperta, e ha raggiunto una produzione lorda di oltre 11 milioni metri cubi di gas al giorno, che aumentera' gradualmente fino a raggiungere il plateau entro la fine del 2019.
Il gruppo ha inoltre comunicato di aver firmato ad Abu Dhabi due Concession Agreement per l'ingresso con una quota del 5% nel giacimento a olio di Lower Zakum e con una quota del 10% nei giacimenti a olio, condensati e gas di Umm Shaif e Nasr, nell'offshore del Paese, per un corrispettivo di circa 875 milioni di dollari complessivi e una durata di 40 anni.
Questi accordi rappresentano una mossa strategica per Eni per l'ingresso in un paese con riserve di idrocarburi tra le piu' grandi al mondo. Lower Zakum si trova offshore a circa 65 km al largo di Abu Dhabi. La scoperta risale al 1963 e la produzione e' iniziata nel 1967, con un target di 450 mila barili olio al giorno. Umm Shaif e Nasr si trovano in offshore a circa 135 km dalla costa di Abu Dhabi e hanno un target di produzione di 460 mila barili olio al giorno.

LEONARDO

L'Arabia Saudita prevede di acquistare 48 jet da caccia Eurofighter Typhoon. Si tratterebbe di un accordo potenzialmente multimilionario, secondo quanto annunciato dal Principe ereditario saudita dopo una visita di tre giorni nel Regno Unito.Il memorandum d'intesa, firmato da Londra e l'Arabia Saudita, è stato reso noto dal gruppo britannico Bae Systems. Il gruppo fa parte del consorzio europeo Eurofighter, con dentro anche Airbus e Leonardo. Il rallentamento nella produzione dell'Eurofighter aveva costretto Bae Systems ad annunciare a ottobre 2017 l'abolizione di 1.400 posti di lavoro nel settore aeronautica. L'accordo, si sottolinea, sarebbe quindi una boccata d'ossigeno per il programma Eurofighter.

MAIRE T.

La società si è aggiudicata, in joint venture con JGC Philippines (Tecnimont Philippines 65% - JGC Philippines 35%), un contratto chiavi in mano da parte di JG Summit Petrochemical Corporation (JGSPC), per l'implementazione di una nuova unità dipolietilene ad alta densità (HDPE) e l'ampliamento di un'unità di polipropilene (PP). Le unità saranno situate a 120 km da Manila, a Batangas City, nelle Filippine. JGSPC, parte di JS Summit Holdings Group, è il più grande produttore di poliolefine nelle Filippine. Il valore complessivo del contratto è nel range di 180 milioni di dollari.

Lo scopo del lavoro prevede le attività di Engineering, Procurement e Construction, fino al Ready for Commissioning. Una volta completato il progetto, il nuovo impianto HDPE avrà una capacità di 250.000 tonnellate all'anno (tecnologia MarTECH di Chevron Phillips Chemical), mentre l'impianto PP sarà espanso fino ad una capacità di 300.000 tonnellate all'anno (tecnologia Unipol PP di Grace). Il periodo complessivo di esecuzione del progetto è pari a 26 mesi.
Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato Maire Tecnimont, ha commentato: "Attraverso questo primo importante passo nelle Filippine con un cliente prestigioso come JGSPC, confermiamo la nostra leadership globale nelle poliolefine e consolidiamo la nostra impronta technology-driven nel Sud-Est asiatico, un mercato con un ciclo di Comunicato Stampa n. 13 – 12.03.2018 2 investimenti nel downstream molto promettente, grazie alla disponibilità di risorse naturali e alla crescente domanda di prodotti chimici. Inoltre, la partnership con JGC Philippines ci permette di rafforzare la fruttuosa relazione di lungo periodo fra JGC e Maire Tecnimont."

TELECOM

TIM  ha pubblicato la convocazione ufficiale dell'assemblea degli azionisti del prossimo 24 aprile. Entro il 20 marzo Elliott può integrare l'ordine del giorno con la richiesta di revoca degli amministratori nominati da Vivendi (spiegandone le motivazioni). In tal caso, Elliott avrebbe tempo fino al 25 marzo per presentare la sua lista di candidati al board (i giornali tornano a indicare i nomi di Fulvio Conti per il ruolo di presidente e Paolo Dal Pino per quello di a.d.).
Secondo Il Sole24Ore, Elliott sarebbe già in possesso del 5% delle azioni ordinarie, quota che consente di chiedere la revoca del board (entro giovedì dovrebbe esserci la notifica ufficiale di Consob).
Secondo Il Sole24Ore e Il Messaggero, Vivendi, come contromossa, potrebbe scegliere di far decadere tutto il board a metà aprile facendo dimettere 8 dei suoi consiglieri (ossia la maggioranza del board): in questo modo Vivendi potrebbe guadagnare tempo (un nuovo assemblea degli azionisti dovrebbe essere fissato per la nomina del board) e puntare (in caso di prevalenza della lista di Elliott) a nominare comunque fino a 5 membri (come lista di minoranza).

Informazione finanziaria, consigli operativi e suggerimenti sui mercati finanziari
Basta avere paura quando gli altri sono avidi ed essere avidi quando gli altri hanno paura
                                                                                Warren Buffett
Ideato, progettato e realizzato con il ♥ by
Webmaster Roma