RUMORS DEL 15 GIUGNO

Giugno 15, 2017

intesaRUMORS DEL 15 GIUGNO

INTESA

così come le banche italiane, potrebbe avere benefici dalla probabile revisione della nuova normativa sulla contabilizzazione delle perdite.Stamattina IlSole24Ore riporta che domani l'Ecofin dovrebbe approvare un ammorbidimento della riforma: il passaggio al principio contabile Ifrs9 non sarà immediato, già a partire dall'anno prossimo, le nuove norme entreranno in vigore in modo graduale, ci vorranno cinque anni per arrivare a regime. Rispetto al quadro attuale, i nuovi principi, impongono di accantonare risorse non solo a fronte delle perdite del passato, ma anche a quelle statisticamente prevedibili per il futuro. Le nuove regole sono state fortemente osteggiate dalle banche, soprattutto quelle italiane.
Debito pubblico, Banca d’Italia: “Nuovo record a 2.270 mld ad aprile”

Ancora record per il debito pubblico che ad aprile è stato pari a 2.270,4 miliardi, in aumento di 10,1 miliardi rispetto a marzo. Lo ha reso noto la Banca d’Italia. Con riferimento ai sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 9,6 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,5 miliardi, mentre il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.
Siemens, accordo con i sindacati sullo smart working

Dal 1° gennaio 2018 tutti i collaboratori di Siemens spa, e cioè circa 2.000 lavoratori della società del gruppo Siemens Italia sparsi in varie sedi del territorio, passeranno allo smart working. Dalla multinazionale tedesca hanno spiegato: “E’ il primo caso in Italia di un’azienda che punta tutto sul lavoro agile”. Il progetto è stato lanciato dopo essere stato approvato dai sindacati interni ed esterni e ratificato da Assolombarda ed esclude dal lavoro agile solo i tecnici del service, cioè i lavoratori che si occupano di attività di manutenzione nelle sedi.

UNICREDIT

Indiscrezioni di stampa, segnalano che la soluzione della crisi delle due banche venete passerebbe attraverso la creazione di un nuovo veicolo cui aderirebbero volontariamente Unicredit , Intesa , Mediolanum , Unipol, CDP e alcuni fondi) e non tramite il Fondo di Risoluzione. Nel frattempo, le autorità europee potrebbero decidere una riduzione dell'ammontare privato alle ricapitalizzazione delle Banche Venete dall'attuale 1,25 miliardi di euro a 700/800 milioni. Da inizio anno Unicredit guadagna il 15%.

BANCHE VENETE

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, il prossimo 21 giugno potrebbe tenersi il board del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) in cui potrebbe essere discusso il salvataggio di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.
L’intervento del Fitd appare tuttavia al momento poco probabile poiche' il fondo volontario viene alimentato dai contributi di tutte le banche consorziate, per cui un suo eventuale intervento dovrebbe essere approvato da tutti gli istituti di credito che vi aderiscono, che rappresentano il 91,5% del comparto.
A parte le aperture teoriche mostrate da Unicredit e Banca Intesa, la maggior parte degli istituti e' apparso piuttosto riluttante all’idea di poter versare contributi a favore delle banche venete.  Tanto piu' che al momento il Fitd non dispone delle risorse necessarie per un intervento.
Ieri Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia, nel corso del question time alla Camera ha sottolineato che: 'Ogni valutazione e considerazione in ordine a un possibile investimento, del tutto volontario, non puo' che competere alle banche'.

TELECOM

n un'intervista rilasciata a Il Giornale, il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, conferma che il governo completerà le gare Infratel nella loro formulazione attuale. Giacomelli dichiara che, a suo avviso, la privatizzazione di Telecom Italia , fatta 20 anni fa, fu un errore in quanto è preferibile il modello in cui la rete è di controllo pubblico. Giacomelli ha dichiarato che sta discutendo con le autorità europee l'introduzione di voucher per incentivare l'adozione della banda larga in Italia.
Ieri il presidente, Arnaud ed Puyfontaine e l'a.d., Flavio Cattaneo, hanno incontrato i vertici dell'Agcom:. Secondo quanto scrive La Repubblica, TIM, se non riuscirà a trovare facilmente un compratore per il suo 70% in Persidera, metterà la partecipazione in un Divestiture Trust che proseguirà le trattative di vendita.

MEDIASET

La UEFA ha assegnato i diritti della Champions League per il periodo 2018-21 a Sky, che si è aggiudicata anche l`Europa League. Secondo Repubblica, sia Mediaset che Sky avevano offerto circa 250 mn annui, un prezzo più elevato rispetto ai 227 mn attuali, giustificati dal maggior numero di squadre italiane presenti. Sul rilancio chiesto dalla UEFA, Sky si sarebbe aggiudicata i diritti offrendo 265 mn a stagione.
Mediaset, che aveva annunciato un approccio opportunistico sui diritti del calcio, ha sottolineato che la propria offerta era razionale e più elevata della precedente in ragione della partecipazione al torneo di 4 squadre italiane.
Mediaset sottolinea che parteciperà alla prossima asta dei diritti della Serie A attesa in settembre. Lo scenario per Premium in questo momento non si modifica con una riduzione attesa delle sales e delle perdite cash attese dal 2018 in avanti.
L`assegnazione della Champions League a Sky non accelera un accordo con Vivendi, che secondo la stampa sembrava interessata ai diritti del calcio.
Vivendi dovrà presentare entro lunedì mattina la proposta sulla riduzione della quota oltre il 10% in Mediaset, che secondo il Sole prevederà una sterilizzazione dei diritti di voto del proprio stake. L`ipotesi sarebbe quella di trasferire il 18.8% in un trust per poi cederlo in futuro. Vivendi potrebbe però anche impugnare davanti al TAR la sentenza Agcom.

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