OCSE SU ITALIA
La Repubblica riporta le raccomandazioni formulate all’Italia dall’Ocse. L’organismo internazionale ha messo sotto la lente il sistema bancario italiano, definito “vulnerabile” a causa dell’ingente stock di crediti deteriorati e del rischio sistemico derivante dall’interconnessione tra le aziende di credito. L’Ocse, nelle sue nelle Economic Surveys sull’Italia presentate ieri a Roma, consiglia di recuperare efficienza, di ridurre gli sportelli, di risolvere con scadenze precise la questione delle sofferenze e di limitare il ruolo delle Fondazioni.
Inps, Poletti parla di un sistema sostenibile
Non sono previsti interventi del governo per sostenere l’Inps, anche perché il sistema pensionistico è “assolutamente sostenibile”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, dopo l’allarme della Corte dei conti sul patrimonio netto dell’Inps, che nel 2015 è stato in rosso per la prima volta nella storia dell’istituto. A margine di un convegno alla Camera, Poletti ha affermato: “Interventi non sono previsti perché le risorse che fanno fronte alla situazione sono già definite e c’è il bilancio dello Stato che garantisce la copertura finanziaria. Poi il confronto su come migliorare le performance è sempre aperto: il dialogo tra il governo e l’Inps è all’ordine del giorno ogni giorno”.
PRIVATIZZAZIONI
Il quotidiano riporta le parole del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in tema di privatizzazioni. L’economista ha evidenziato come un Paese ad alto debito non possa crescere in modo stabile se non lo riduce. Secondo Padoan le privatizzazioni fin qui fatte e quelle da fare “non tolgono lo Stato dal posto di guida, lo mantengono là con più strumenti a sua disposizione”. Per il ministro “gli obiettivi strategici che lo Stato affida alle sue partecipate come Enav, Poste o, nel passato ad Eni e Enel, rimangono pienamente operativi”. Il Corriere scrive infine che in Senato, intanto, è arrivato a conclusione il cammino del decreto salva risparmio, approvato definitivamente, e sempre con i voti di fiducia anche il decreto milleproroghe avanza verso l’esame della Camera. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento
GENERALI
Le indiscrezioni di Reuters di ieri sera allontanano ulteriormente le ipotesi di uno sconto aperto con Intesa Sanpaolo . La banca non ha nessuna intenzione di procedere con azioni ostili, sta lavorando per trovare soluzioni condivise, non solo dai soci della compagnia, ma anche dagli stessi vertici.Dal consiglio di amministrazione di Generali di ieri, non sembra essere uscita molto di rilevante. Da da quanto trapela, non si sarebbe parlato di eventuali contromisure difensive: ieri Lettera 43 aveva parlato di un piano di buy back da un paio di miliardi.Il Sole24Ore scrive che il board ha preso in esame la possibilità di ristrutturare la partecipazione del 3% detenuta in Intesa.
Banche, proposta di un testo base per la Commissione d’inchiesta
E’ stata presentata in commissione Finanze del Senato dal relatore nonché presidente della Commissione, Mauro Maria Marino (Pd), la proposta di testo unificato di disegno di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario “con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori”. Secondo il testo base, la commissione bicamerale avrà il compito di verificare gli effetti della crisi sul sistema bancario italiano e “la gestione degli istituti bancari” che anche in relazione alla crisi “sono rimasti coinvolti in situazioni di crisi o di dissesto e sono stati o sono destinatari a qualsiasi titolo di risorse pubbliche”. Inoltre dovrà essere verificata “l’efficacia dell’attività di vigilanza sul sistema bancario e finanziario posta in essere dagli organi preposti” e “l’adeguatezza della disciplina legislativa e regolamentare” sul sistema bancario e finanziario e sulla vigilanza.
Yellen a Trump: “Con bando migranti freni l’economia”
Nel corso dell’audizione al Senato, Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, ha avvisato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, circa gli effetti combinati delle sue politiche, che potrebbero non essere economicamente sostenibili e in ultima analisi metterebbero gli Stati Uniti in una situazione di grave squilibrio dei conti. Il presidente della Fed ha invitato l’amministrazione Trump alla prudenza nel varare le misure di bilancio da prendere.
MPS
I vertici di Mps starebbero valutando di dismettere in tempi brevi i 28 miliardi crediti deteriorati presenti nei bilanci anche senza la garanzia dello Stato (Gacs).
Infatti, per il completamento dell'operazione di cartolarizzazione con la garanzia statale solitamente servirebbero tra i 12 e i 18 mesi, un intervallo di tempo che i vertici del Monte non sarebbero intenzionati ad attendere, come anche l'autorita' di vigilanza.
Secondo fonti di stampa Mps starebbe quindi pensando ad un'operazione di dismissione, simile a quella messa in atto da Unicredit con il progetto Fino, con la stessa banca senese azionista del veicolo a cui saranno ceduti gli npl. In questo modo l'istituto di Rocca Salimbeni potrebbe beneficiare del maggiore valore di recupero dei crediti rispetto alla semplice cessione pro soluto ad operatori terzi.
La strategia definitiva del Monte dei Paschi si conoscera' solo dopo il cda del 23 febbraio, dove verra' definito il nuovo piano industriale il cui punto centrale sara' la ricapitalizzazione precauzionale da 8 miliardi e la cessione dei 28 miliardi di npl.
Il piano dovra' successivamente essere sottoposto non solo all'esame di Dg Comp e della Bce e nel caso di riscontro positivo l'aumento di capitale potrebbe gia' partire dal secondo trimestre di quest'anno. Ad esprimere un giudizio, seppur di natura differente, sara' anche la Consob.
Si ricorda infatti che l'autorita' di vigilanza italiana del mercato finanziario ha sospeso la quotazione di Mps lo scorso 23 dicembre, ma potrebbe decidere di riammetterla dopo aver visionato il piano industriale senza dover aspettare il parere della Bce.