Rumors del 16 maggio

Maggio 16, 2017

ENIRumors del 16 maggio

Rischio procedura d’infrazione per l’Italia

Nel corso della riunione dei capi di gabinetto della Commissione europea si è aperto uno scontro sull’Italia. In ballo c’è una nuova manovra correttiva per il nostro Paese da 4 miliardi e il risanamento per il 2018 da inserire nella Legge di bilancio di ottobre. Il contrasto è stato tale che Bruxelles ha deciso di rinviare di una settimana il “pacchetto di primavera”, l’insieme delle raccomandazioni economiche per ogni Paese dell’Unione.

Manovra, emendamento Pd: addio alle monete da 1 e 2 centesimi

A partire dal primo gennaio 2018, addio alle monete da 1 e 2 centesimi. E’ quanto propone un emendamento del Pd alla manovra-bis (primo firmatario Boccadutri), in cui si specifica che il risparmio derivante dallo stop al conio è destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.

ITALGAS

Secondo il Sole24Ore, le offerte non vincolanti per le attività italiane di Gas Natural dovrebbero essere presentate entro metà giugno: i venditori vorrebbero chiudere la prima selezione entro la fine dell'estate.L'interesse sarebbe elevato: oltre ad Italga ci dovrebbe essere anche A2A, più altri.La società della distribuzione del gas messa in vendita da Natural Gas ha generato 62 milioni di euro di EBITDA nel 2016, a cui si aggiungono 21 milioni dalla vendita di gas ed elettricità.Gas Natural ha poco più del 2% del mercato della distribuzione gas, geograficamente, queste attività sono collocate principalmente al Su dell'Italia. Il RAB stimato è 500-600 milioni di euro.

ENI

ha comunicato di aver avviato il campo di Jangkrik (Indonesia) in anticipo rispetto alle previsioni. La produzione complessiva del campo raggiungerà gradualmente il picco di 450 mmscf/d di gas (ovvero 13 mn cbm/d, equivalenti a 83.000 boed). ENI ha una partecipazione del 55% nel campo insieme a Engie con il 33.3% e SAKA con l`11,7%.
Jangkrik permetterà inoltre di sviluppare con rapidità anche la vicina scoperta di (gas) Merakes fatta alcuni mesi fa da Eni (Eni 85%, Pertamina 15%) entro i prossimi due anni, che fa parte della strategia di esplorazione near field e veloce avvio dei nuovi progetti grazie allo sfruttamento delle infrastrutture esistenti.
Nel piano industriale presentato a marzo, Jangkrik era previsto avviarsi nella seconda metà del 2017. In quota ENI, il campo contribuirà al 2% della produzione complessiva upstream. Riteniamo che la notizia abbia risvolti marginalmente positivi per il titolo

A2A

A2A  potrebbe presentare un'offerta per le attività nella vendita e distribuzione del gas messe sul mercato da Gas Natural, lo ha detto ieri l'amministratore delegato Valerio Camerano a margine dell'assemblea. Proprio oggi, IlSole24Ore scrive che i soggetti interessati devono presentare le loro offerte entro la fine del mese. Le attività messe all'asta hanno generato l'anno scorso 85 milioni di euro di Ebitda.
Italgas  e 2i Rete Gas hanno detto di voler partecipare alla gara. Il Comune di Brescia, attraverso un suo rappresentante presente in assemblea, ha fatto sapere che vuole mantenere tutta la sua quota, pari al 25%

LEONARDO

Oggi si terrà l'assemblea degli azionisti di Leonardo, che dovrebbe nominare il nuovo CdA della società e il nuovo amministratore delegato. Alcuni articoli di stampa riportano la notizia secondo cui alcuni fondi sarebbero contrari alla nomina di Profumo quale nuovo ad del gruppo e si opporranno in assemblea alla scelta del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

ENEL

La societa' guidata da Francesco Starace ha acquisito da Element Power il 100% di Tynemouth Energy Storage, divenendo cosi' titolare di Tynemouth, il progetto stand-alone di accumulo di energia a batteria (BESS) situato a Newcastle, nel Regno Unito. Tynemouth, che sara' completato all’inizio del 2018, sara' realizzato dalla divisione Global Thermal Generation di Enel utilizzando batteria agli ioni di litio con una capacita' di 25 MW (12,5 MWh). L’investimento complessivo del gruppo Enel, compresa la costruzione, sara' di circa 20 milioni.
Tynemouth e' supportato da un contratto di regolazione rapida di frequenza (EFR) di quattro anni con National Grid, che si e' aggiudicato nella gara EFR dell'anno scorso per la fornitura di servizi di bilanciamento della rete. Dopo quattro anni, l'impianto partecipera' a gare per l'aggiudicazione di servizi ancillari e di capacity market.
Con un prezzo di circa 12 GBP/MWh, il contratto EFR aggiudicato lo scorso anno da Element Power a sostegno del progetto e' stato uno dei contratti che ha ricevuto la miglior remunerazione tra quelli assegnati  nella gara. Inoltre, il Regno Unito e' fra i mercati piu' avanzati per i sistemi di accumulo a batteria di scala industriale e uno dei primi ad aver lanciato una gara per la regolazione di frequenza in cui sono stati assegnati contratti solo a progetti stand-alone di accumulo di energia a batteria. Il Paese presenta un buon potenziale di crescita, considerato che gli analisti prevedono l'installazione di impianti di accumulo per 700 MW da qui al 2020.

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