Mediobanca
Secondo La Stampa, Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit , azionista di Mediobanca . con l'8.,% del capitale) avrebbe chiesto al gruppo di Piazzetta Cuccia di rivedere il business plan appena presentato e in particolare la strategia su Generali (di cui Mediobanca controlla il 13,2% del capitale) in quanto le recenti vicende (vedi l'ipotesi di fusione tra Intesa Sanpaolo e il Leone di Trieste) hanno dimostrato che il ruolo di Mediobanca nel difendere la compagnia di assicurazione non sembra essere stata molto efficace. Il sito Dagospia aggiunge che Unicredit potrebbe addirittura decidere di procedere con un'offerta per fondere Mediobanca all'interno di Unicredit.
BAMI
Stando a quanto riportato dal quotidiano Mf, il presidente del Banco Bpm , Carlo Fratta Pasini, punta alla creazione di un nocciolo duro di azionisti per stabilizzare la governance del nuovo gruppo.
Elementi centrali del nocciolo duro potrebbero essere la Fondazione CariVerona e gli imprenditori Sandro Veronesi (Calzedonia) e Alberto Bauli.
Alitalia, in corso il referendum sul pre-accordo
Ieri gli oltre 12mila lavoratori Alitalia hanno iniziato a votare nel referendum per accettare o bocciare il pre-accordo siglato il 14 aprile da azienda e sindacati. Le urne rimaranno aperte fino al 24 aprile. Il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha parlato di “ultima chiamata” per la compagnia. Calenda, i vertici di Cgil e Cisl, Susanna Camusso e Annamaria Furlan, e lo stesso Luigi Gubitosi, presidente in pectore della compagnia, sono convinti che non ci siano alternative al “sì” sul piano che prevede pesanti tagli ai costi del personale (con una riduzione in media dell’8% sulle retribuzioni e 1.300 esuberi). Con il voto positivo, infatti, gli azionisti (Etihad e le banche Unicredit e Intesa San Paolo) hanno promesso di investire 2 miliardi.
Biotestamento, la Camera ha approvato il testo
La Camera ha approvato il testo sul biotestamento. La proposta di legge sulle “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento sanitario” passa ora al Senato, dove molto probabilemente dovrà essere sbrogliata la massa sul Registro delle Dat (Dichiarazione anticipate di trattamento), non contemplata a Montecitorio per la mancanza delle coperture.
ATLANTIA
Secondo il Sole 24 Ore, l`offerta a cui starebbe lavorando Atlantia vedrebbe una valorizzazione di Abertis attorno ai 16bn, (16 ps), con una componente cash pari a circa 11bn ed azioni per la restante parte. Parte del cash-out sarebbe compensato dalla cessione del 15% di ASPI (le offerte vincolanti sono attese entro fine aprile) e dalla cessione degli assets Telecom del gruppo Abertis, cioè Cellnex e Hispasat per complessivi 2bn (Cellnex vale 1.2bn).
Un`operazione strutturata in questo modo comporterebbe un deciso incremento del leverage del gruppo che salirebbe poco sotto le 5x rispetto alle attuali 3.4x a cui tratta Atlantia (4.1x per Abertis).
La famiglia Benetton vedrebbe ridotta la propria quota dal 30% a circa il 25% del capitale, mentre la Caixa, che secondo il Sole sarebbe intenzionata a permanere nell`azionariato, scenderebbe dal 22% al 3.8% di Abertis.
Infine se da un lato l`utilizzo della leva molto spinto, come ipotizza il Sole, potrebbe portare ad importanti effetti accretive sugli EPS, sarà importante verificare se il management confermerà gli obiettivi di una dividend policy che preveda una crescita annua del DPS del 10% al 2020, come presentato nel piano dello scorso ottobre.