POSTE
Poste Italiane lavora a un bond per Pioneer.
La societa' guidata da Francesco Caio stringe sull'acquisizione di Pioneer. Secondo indiscrezioni di stampa, Poste Italiane starebbe infatti lavorando all'emissione di un bond da 2 miliardi, nel caso in cui l'acquisizione andasse a buon fine. L'operazione obbligazionaria dovrebbe sostituire il finanziamento bancario inizialmente preso in considerazione.Fermo restando l'interesse di Poste Italiane per Pioneer, fonti di stampa riportano che, la societa' guidata da Francesco Caio sta stringendo sul consorzio di banche destinate a contribuire al finanziamento da 2 miliardi finalizzato all’acquisizione.Poste ha gia' concluso accordi in questa direzione con tre importanti banche e altri 2-3 istituti potrebbero aggiungersi nei prossimi giorni. Tra le banche ci sono Citi, gia' advisor della societa', Jp Morgan e Banca Imi.Lo scorso week-end, Unicredit, ha comunicato ai soggetti interessati all'acquisto di Pioneer che la scadenza per le offerte vincolanti e' slittata dal 3 al 10 novembre.Le stesse fonti asseriscono che il finanziamento ponte da 2 miliardi, a cui Poste Italiane sta lavorando, sara' sostituito dall'emissione di un bond di pari importo, qualora l'acquisizione andasse a buon fine.L'emissione del bond, qualora Poste dovesse aggiudicarsi il controllo della societa' di risparmio gestito, potrebbe avvenire nella seconda meta' del 2017.Si fa inoltre presente che il 2017 sara' l'anno in cui potrebbe essere messa sul mercato la seconda tranche di Poste Italiane pari a circa 3 miliardi. Pertanto, tra bond e azioni, potrebbero arrivare sul mercato titoli Poste per circa 5 miliardi.
MPS
Secondo indiscrezioni di Repubblica, il fondo di investimento con base a Londra Attestor Capital avrebbe deciso di convertire in azioni 1 miliardo di bond subordinati di Mps acquistati in estate.
Il quotidiano cita fonti vicine ad Attestor e scrive che, nell'ambito del piano di rafforzamento patrimoniale fino a 5 miliardi, il fondo intende supportare nel lungo termine la banca diventando da dicembre un socio di riferimento. La banca non ha commentato.L'istituto senese ha annunciato ieri mattina il piano industriale al 2019. In tre anni, grazie alla ristrutturazione ed al taglio costi, il risultato netto salirà a 1,1 miliardi di euro.
Nel 2019 il ritorno sul patrimonio tangibile sarà dell'11%.
Il terzo trimestre si chiude con una perdita netta di 1,15 miliardi di euro, per effetto di 1,3 miliardi di euro di accantonamenti per coprire i crediti deteriorati.
La banca prevede di chiudere 500 sportelli e di eliminare 2.500 posti di lavoro. Nel comunicato viene anche annunciato l'avvio di una negoziazione in esclusiva con ICBPI per la cessione di MPS Merchant, il corrispettivo dovrebbe essere di circa 520 milioni.
L'assemblea per l'approvazione dell'aumento di capitale è convocata per il 24 novembre.
Annunciato l'accorpamento che prevede l'assegnazione di 1 nuova azione ogni 100 vecchie possedute in vista della ricapitalizzazione.
SNAM
Ieri il gruppo guidato da Marco Alvera' ha ottenuto l'inserimento nella “A-List”, lo score piu' elevato del modello di valutazione di Carbon Disclosure Project (Cdp), che nel 2016 e' stato attribuito solo a 193 aziende a livello globale, pari al 9% di quelle che si sono sottoposte all’assessment.Cdp e' un'organizzazione not-for-profit fra le piu' riconosciute a livello internazionale per la valutazione della trasparenza nella diffusione di informazioni da parte delle aziende in tema di cambiamento climatico ed emissioni dei gas serra.Ricordiamo che lo stesso riconoscimento e' stato attribuito ieri anche ad Enel (Enel - Entra nell'A-list dell'indice Carbon Disclosure Project)
SOLE 24 ORE
Secondo quanto riportato dal quotidiano MF, Confindustria starebbe studiando un aumento di capitale per 70 milioni di euro per Il Sole 24 Ore . Secondo le indiscrezioni Confindustria al momento disporrebbe di 40-50 milioni di liquidità e potrebbe raccogliere ulteriori 30-40 milioni ricorrendo alla cessione di alcuni immobili di proprietà. Il percorso per l'aumento di capitale sarebbe allo studio dei consulenti Arnaldo Borghesi e Guido Roberto Vitale. MF riporta anche che Boccia sarebbe alla ricerca di un nuovo ad, anche se l'uscita di Gabrilele Del Torchio non è ancora stata confermata ufficialmente.
Manovra di bilancio, la Ue: “Distanti dagli impegni presi”
E’ arrivata la lettera dell’Unione europea all’Italia sulle richieste di informazione sulla legge di Bilancio 2017. Nella missiva vengono fatte notare le distanze sostanziali ripetto agli impegni presi. Bruxelles spera di evitare lo scontro con Roma, ma non può e non vuole cedere. Dopo aver concesso nuova flessibilità all’Italia con un deficit al 2,2% contro l’1,8% promesso, non ha intenzione di dare il via libera a una legge di Bilancio che portando il disavanzo al 2,3% sfora gli accordi.