GENERALI
Secondo Il Sole 24 Ore di domenica il comitato degli investimenti della compagnia di assicurazione si riunisce oggi per discutere dell'eventuale conversionedei bond Mps, che ammontano a 400 milioni. Generali potrebbe arrivare all'8% del capitale della banca. Il quotidiano sottolinea l'intreccio tra le decisione de Il Leone di Trieste e la rinegoziazione, in corso, dell'accordo di bancassurance tra Mps e Axa, che, in caso di mancato accordo, potrebbe costare all'istituto senese 750 milioni. Intervistato da Affari & Finanza, il Ceo Philippe Donnet torna sui piani futuri. E sulla possibile conversione dei bond Mps sottolinea che "in questo contesto ha molto valore". Per quanto riguarda le prospettive del gruppo, Donnet dice: "Abbiamo azionisti pazienti, che sanno che stiamo facendo la cosa giusta". E conferma che nel prossimo triennio agli azionisti verranno distribuiti 1,3 miliardi l'anno
ENI
Venerdì Eni ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Bp per la cessione del 10% del giacimento di Zohr in Egitto.
Le condizioni concordate prevedono un corrispettivo di 375 milioni di dollari e il rimborso pro quota da parte di Bp degli investimenti già effettuati, che ammontano a oggi a circa 150 milioni di euro, per un controvalore complessivo pari a 525 milioni di euro. Bp ha un'opzione per l'acquisto di un'ulteriore 5% del giacimento alle medesime condizioni.
Referendum, il Ft parla dei rischi per le banche
Il Financial Times torna sul referendum costituzionale italiano e parla dei rischi per la tenuta del sistema bancario italiano. Secondo il quotidiano britannico, se il premier Matteo Renzi perderà il referendum costituzionale fino a 8 banche italiane, quelle con più problemi, rischiano di fallire. Gli otto istituti a rischio sono Monte dei Paschi di Siena, la Popolare di Vicenza, Carige, Banca Etruria, CariChieti, Banca delle Marche e CariFerrara.
Ryanair punta a far volare gratis
Michael O’Leary, numero uno di Ryanair, punta a far volare gratis i passeggeri. L’amministratore delegato della compagnia low cost ha fatto sapere: “Ho questa visione che fra 5 o 10 anni non si pagherà niente per viaggiare con la Ryanair”. Secondo O’Leary, invece di guadagnare con i biglietti aerei, il vettore farebbe i suoi profitti raggiungendo accordi con i ristoranti, i caffè e i negozi degli aeroporti, per ottenere una parte dei loro ricavi.