RUMORS DELL’11 OTTOBRE

Retelit

Secondo indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore, il fondo infrastrutturale partecipato da CDP continua a procedere nel suo progetto di realizzare un polo nazionale delle telecomunicazioni. Dopo aver rilevato Infracom e KpnQwuest e aver lanciato l'Opa su Mc-Link , il F2i sarebbe ora concentrata su un ingresso consistente nel capitale di Retelit. L'operazione, sempre secondo le voci riportate dalla stampa, potrebbe realizzarsi attraverso un aumento di capitale riservato. La società attiva nelle telecomunicazioni ha annunciato i risultati del primo semestre del 2017, che si è chiuso con una importante crescita di tutti gli indicatori economici. I ricavi consolidati sono stati di 30,1 milioni di euro, in crescita del 22% rispetto a €24,6 milioni del primo semestre 2016. La società mette in evidenza l'incremento del 27% dei servizi di telecomunicazione, che si sono attestati a 24,0 milioni di euro rispetto ai 18,9 milioni nel corrispondente periodo del 2016. Nel periodo il portafoglio ordini è cresciuto di 37,2 milioni di euro, una cifra superiore alle attese del piano industriale.Positivi anche i margini: l'Ebitda è stato di 10,9 milioni di euro, in crescita del 53% dai 7,1 milioni di un anno fa. Il margine sui ricavi è del 36,2%, dal 28,9% di un anno fa.Risultato netto in utile per 4 milioni di euro, triplicato dagli 1,3 milioni di un anno fa.La posizione finanziaria netta è positiva, con una cassa netta di 3,6 milioni di euro. Nel primo semestre 2017 gli investimenti complessivi sono stati di 12,7 milioni di euro, di cui 7,1 milioni in infrastruttura e 5,2 milioni in relazione all'Area Strategica del cavo sottomarino AAE-1.

INTESA

La pressione della Bce sugli Npl, in particolare quelli unsecured, inizia a fare sentire i propri effetti. Intesa si starebbe muovendo per cedere un pacchetto da 600 milioni di euro di crediti non garantiti. Si tratterebbe di posizioni in sofferenza derivanti da finanziamenti legati alla cessione del quinto e credito al consumo.Tra i soggetti interessati a rilevare le posizioni vi e' Mediobanca, tramite la controllata MB Credit solution, societa' di recupero crediti del gruppo specializzata anche in quelli di elevato seasoning. In gara ci sarebbe anche il gruppo norvegese Lindorff.Banca Intesa ha puntato su una strategia di riduzione degli Npl basati soprattutto sulla gestione interna, ma da inizio anno sono state effettuate alcune operazioni di cessione tra cui quello di un portafoglio da 2,1 miliardi di crediti ipotecari acquistati da Cristofferson Robb & company e Bay View. Prima della fine dell'anno e' inoltre attesa la conclusione della cessione di un portafoglio di crediti immobiliari da 1,3 miliardi

Mediaset

Ieri, su richiesta di Consob, Mediaset ha precisato tramite Ansa che sono da tempo in atto contatti tra i legali di Mediaset e Vivendi per tentare di definire la controversia sulla mancata esecuzione del contratto di cessione di Mediaset Premium di aprile 2016. Secondo Il Sole24Ore, Vivendi potrebbe tentare di rilevare Premium a un valore più basso di quello concordato inizialmente (che era 760 milioni per il 100% equity), arrivando a ribilanciare il corrispettivo offerto attraverso accordi di acquisto di contenuti esclusivi forniti da Mediaset. Mediaset Premium verrebbe poi inserita nella JV oggi allo studio tra TIM e Canal+.
Secondo Il Sole 24 Ore, Vivendi dovrà comunque impegnarsi a scendere sotto il 10%, e Fininvest chiederà che Vivendi scenda sotto il 5% rispettando le condizioni del contratto firmato ad aprile 2016.
La Repubblica riporta che Vivendi potrebbe offrire a Mediaset una prima tranche di risarcimento di 250 milioni, mentre i legali delle parti starebbero discutendo sull'assetto di governance della JV TIM-Canal Plus, in cui verrebbe coinvolta anche Mediaset.
Il Sole24Ore riporta infine che la società IMG si sarebbe aggiudicata i diritti tv internazionali 2018-2021 della Serie A per 340 milioni di euro, rispetto agli 186 milioni pagati nella scorsa asta.
PrimaOnline riporta le indicazioni del presidente di UPA (Untenti pubblicità associati), Lorenzo Sassoli de Bianchi, che vede mercato pubblicitario italiano (comprensivo di search e social) nel 2017 chiudere a +1,8%, e proseguire nel 2018 con una crescita seppure con incertezze sulle imminenti elezioni politiche e sulla possibilità che l'Italia riesca a qualificarsi ai mondiali.

Snam

ha emesso un bond decennale da 650 milioni di euro.

Banco BPM

Dovrebbe discutere delle attività nel bancassurance nel consiglio di amministrazione del 17 ottobre, lo scrive IlSole24Ore. Secondo altre indiscrezioni, c'è il rischio di un allungamento dei tempi nella chiusura dei rapporti con il vecchio partner Unipol Sai.Stando a quanto riportato da MF, i punti di vista di BancoBPM e UnipolSai sulla put (diritto di vendere) per Popolare Vita restano ancora molto distanti. Per il Banco BPM il 50% di Popolare Vita varrebbe 350 milioni mentre per UnipolSai varrebbe 700 milioni. Questa differenza di valutazione, qualora l'arbitro non riesca a trovare un accordo, potrebbe posticipare il nuovo accordo di bancassurance in discussione con Cattolica e Covéa e portare ad una definizione giudiziale per la valutazione della put option (i tempi per definire l'impatto finale si allungherebbero quindi).

TELECOM

La stampa riporta che sono in corso tentativi di accordo tra Mediaset  e Vivendi. L'intesa potrebbe prevedere un coinvolgimento di Mediaset nella ipotizzata joint venture sui contenuti tra TIM e Vivendi(per ora indicata 80:20). Questa eventualità solleva rischi di conflitti di interesse per TIM che potrebbero esplicitarsi, ad esempio, in contratti di acquisto contenuti eccessivamente onerosi. Tuttavia, al momento, non essendoci ancora uno schema di accordo tra Vivendi e Mediaset, mancano i dettagli per elaborare analisi più precise. Ricordiamo che l'arricchimento dell'offerta in fibra di TIM con contenuti video esclusivi (al momento strutturata nell'offerta TIM Vision) è parte della strategia del gruppo e riprende lo schema di offerte convergenti perseguito anche da altri operatori all'estero.