TELECOM
Tim Brazil chiude il quarto trimestre 2017 con utili in crescita del 66% a 604 milioni di real sopra ai 185 milioni di dollari sopra le stime del consensus pari a 462 milioni.L'Ebitda è stato pari a 1,77 miliardi di real in aumento del 17% sullo stesso periodo di un anno fa.Secondo indiscrezioni di stampa, Telecom Italia, non avendo ancora ricevuto offerte congrue per la cessione di Persidera, starebbe valutando la possibilita' di far quotare in borsa la societa' controllata.L’IPO potrebbe rivelarsi una valida alternativa per Telecom che, onde evitare le sanzioni stabilite dall’antitrust UE, deve assolutamente cedere tali asset.
Equita Sim (buy, Tp 1,06 euro) dichiara che la controllata Tim Brasil "ha riportato nel quarto trimestre risultati superiori alle nostre attese e a quelle del consenso". Gli analisti aggiungono poi che "le attese sul 2018-2020 saranno comunicate con il piano di Telecom I. il 6 marzo, ma la chiusura del 2017 conferma l'ottimo stato di forma di Tim Brasil, sia in termini di ricavi che in termini di redditivita'"
DRAGHI
L’economia della zona euro si espande “in modo robusto”, la crescita va “oltre le attese e sopra il potenziale” ma, nonostante l’inflazione si stia avvicinando all’obiettivo, “non possiamo ancora dichiarare vittoria”. Perciò i tassi resteranno all’attuale livello ancora a lungo, e certamente oltre la fine del Qe. Il presidente della Bce Mario Draghi inaugura il nuovo anno di audizioni al Parlamento europeo con un messaggio di fiducia da una parte e dall’altra avvertendo sui pericoli dei Bitcoin (“sono un asset molto rischioso”), che la Bce sta studiando.
CREVAL
Archiviato il quarto trimestre 2017 con risultati migliori delle attese, Creval entra in una fase importante per il prossimo futuro.I vertici dell'istituto valtellinese sono concentrati sul lancio dell'aumento di capitale da 700 milioni che dovrebbe partire il prossimo 19 febbraio, con l'obiettivo di chiuderlo prima delle elezioni fissate per il 4 marzo. Nel frattempo, nei giorni scorsi altre sette banche sono entrate nel consorzio di garanzia che curera' l'operazione, aggiungendosi a Mediobanca e a Citigroup.La prima linea manageriale e' partita per un nuovo roadshow presso gli investitori istituzionali, dopo quello di novembre, che vede come prima tappa Londra per poi proseguire a New York, Parigi, Francoforte e Zurigo.Per poter avviare l'operazione, sara' comunque necessario il via libera della Consob al prospetto di offerta, di cui sarebbe gia' stata inviata una bozza alla stessa autorita' di vigilanza.L'aumento di capitale e' strettamente legato alla pulizia di bilancio prevista dalla banca nel piano industriale 2018/20. In particolare, e' attesa la cessione di 2,1 miliardi di crediti deteriorati. Di questi, 1,6 miliardi verranno dimessi, entro il primo semestre, attraverso una cartolarizzazione con ricorso alle garanzie pubbliche (Gacs) ad un prezzo atteso compreso nel range del 30/35%, mentre i restanti 500 milioni saranno venduti pro-soluto al termine di un processo competitivo nella seconda parte del 2018, ad un prezzo stimato nell'intorno del 20/25 per cento. Inoltre, tra il 2019 e il 2020 si prevede un'ulteriore cessione di un pacchetto di piccolo taglio da 80 milioni. L'ambizioso obiettivo mira a ridurre il rapporto tra crediti problematici lordi e crediti totali al 9,6% nel 2020.
Secondo rumor di stampa, tra i potenziali operatori interessati vi sarebbero Algebris e Fosnpa, che in seguito potrebbero anche aderire all'aumento di capitale.
RENZI
Qualora nessuna coalizione ottenesse una maggioranza solida per governare dopo il 4 marzo, la soluzioni migliore sarebbe quella di tornare alle urne.Lo ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, appoggiando la posizione espressa dall'ex premier di Forza Italia."La penso come Silvio Berlusconi, è giusto che se non ci sono le condizioni si torni a votare. La mia posizione è esattamente identica alla sua", ha detto Renzi ad Agorà su Rai3."Deciderà i presidente della Repubblica, però il ragionamento che fa Berlusconi di dire che se non ci sono i numeri è giusto tornare votare mi trova d'accordo: noi con gli estremisti al governo non andremo mai".
Spreco alimentare, buttati 37 chili a testa
Cento grammi di cibo al giorno - a testa - vengono gettati nella pattumiera, vale a dire quasi 37 chili di alimenti all’anno. Il tutto al costo di circa 250 euro a famiglia. Sono i numeri reali dello spreco alimentare, raccolti per la prima volta in Italia dai Diari di famiglia dello spreco, nell’ambito della campagna Spreco Zero di Last minute market per la quinta Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.
BCE
La riforma fiscale varata negli Stati Uniti “rischia di intensificare la competizione fiscale a livello globale, comportando una possibile erosione delle basi imponibili nei Paesi dell’Ue”. Lo afferma la Bce in un’anticipazione del Bollettino economico che verrà diffuso giovedì, rilevando come l’Eurozona “sarà influenzata dai cambiamenti nel panorama fiscale internazionale, le cui conseguenze sono altamente incerte e complesse”. |