SACCOMANNI SU TASSE E SPENDING REVIEW
I primi risultati della spending review e un provvedimento che in febbraio fisserà le regole per far rientrare dall'estero capitali non dichiarati permetteranno di rispettare la promessa di far calare le tasse nel 2014.
Lo ha detto il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni in una intervista a La Repubblica.
Il ministro ha anche detto comunque che per trovare i soldi per aumentare le detrazioni per l'imposta sugli immobili, "una valida opzione potrebbe consentire ai sindaci di aumentare l'aliquota massima e trovare così le risorse", pari a 1,3 miliardi di euro.
Nel 2014, dice Saccomanni "la riduzione dell'Irpef non sarà insignificante. E nel prossimo triennio le tasse si ridurranno di ben 9miliardi", spiegando poi che i soldi per coprire questi tagli di imposte verranno "dalla spending review e dal provvedimento sul rientro dei capitali, che vareremo a inizio di febbraio".
Lo spread calato sotto 200 punti permette poi al ministro di auspicare un ulteriore calo dei rendimenti pagati dal Tesoro sui titoli del debito pubblico, scesi sotto il 4% sulla scadenza decennale.
"Sarei contento se i rendimenti dei nostri bond arrivassero al 3%".
La questione dello spread, ancora relativamente più alto rispetto a quello spagnolo, riflette secondo Saccomanni la percezione di un rischio politico.
"La Spagna può contare su un quadro politico più stabile e su un governo che lavora su un orizzonte temporale più lungo. Questo spiega il differenziale tra il nostro e il loro spread", dice il ministro.