SCALFARI:SIAMO ENTRATI IN UN PROBABILE VENTENNIO RENZIANO
Eugenio Scalfari ha un incubo. Quello di essere all'alba di un ventennio renziano, come ha scritto ieri su Repubblica. In effetti il governo ha compiuto un mese di vita sabato scorso, ma pare già proiettato avanti, molto avanti, rafforzato da una serie di risultati, per ora solo annunciati più che realizzati.
Nei sondaggi di gradimento il presidente del Consiglio è piazzato fra 45 e 60 punti percentuali (in base ai vari istituti demoscopici, dai più rigidi ai più generosi) e per l'esperto del settore Paolo Natale si tratta dei più alti risultati di un premier degli ultimi vent'anni, da quando si fanno in modo continuato e raffrontabile queste ricerche.
Come ha scritto il direttore di Europa Stefano Menichini, "un terzo del periodo di prova se n'è andato, e non ce n'è uno che non veda Matteo Renzi molto più forte di quando è partito".
Questa settimana Renzi è ancora impegnato sulla scena internazionale: oggi edomani all'Aia, giovedì a Roma con Obama, presidente dal quale ama imparare e copiare. Lo dicono erede di Tony Blair, ma Pietrangelo Buttafuoco sul Sole 24 Ore di ieri ha scritto che Angela Merkel deve aver sussurato vedendolo a Berlino lunedì 17marzo: "Mi assomiglia".
Intanto si avvicina la scadenza elettorale del 25 maggio, vero primo banco di prova: "Le Europee non sono un referendum su di me e nemmeno sul governo", ha detto Renzi a Federico Geremicca della Stampa, mettendo le mani avanti. E mostra sicurezza sulle contemporanee Amministrative: "Non credo si tratti di una tornata elettorale difficile, drammatica".
Spavalderia legata al fatto che mancano competitor. E l'incubo di Scalfari cresce di giorno in giorno.