La settimana borsistica attende discorsi di Draghi ,Zew tedesco,ieri chiuso G20
Questa settimana si aprira’ con audizione di Draghi al parlamento Europeo ore 15,00 ,dove si ufficializzeranno i prossimi acquisti di Covered Bond ,oltre a qualche nuova news dopo che la settimana scorsa sono stati pubblicati i dati su Inflazione e PIL dei Paesi Europei ,che potrebbero indurre il Governatore a darci qualche anticipazione in merito all’eventualita’ di misure straordinarie che potrebbero essere attuate.Da segnalare per questa settimana ,come appuntamento di rilievo la diffusione del dato sullo ZEW Tedesco per domani ,mentre per mercoledi’ in Italia ci sara’ il debutto di Rai Way.Per giovedi molto atteso il PMI zona EURO e per venerdi si concluderà con Discorso di Mario Draghi sull’Europa e scadenza dei contratti di opzione con termine a novembre.
Riveste grosso rilievo la lettera che hanno pubblicato alcune testate giornalistiche
,LETTERA DI JUNKER A RENZI.Un documento firmato da Jean Claude Juncker in persona e dal suo vice Frans Timmermans. Destinatari: Matteo Renzi (in qualità di presidente di turno dell’Ue) e il vertice dell’Europarlamento, il socialista tedesco Martin Schulz. Così Avvenire dà notizia della lettera inviata a Roma via mail il 12 novembre, di cui sono entrati in possesso anche Messaggero e Secolo XIX, con l’illustrazione del programma per il 2015 della nuova Commissione Ue. Dieci punti, ma una priorità assoluta: “Una nuova spinta per il lavoro, la crescita e gli investimenti”.Un impegno tradotto in tre obiettivi: il pacchetto da 300 miliardi pronto entro la fine del 2014, la rivisitazione della strategia 2020, la semplificazione delle regole comunitarie. In quattro pagine, commenta Avvenire, non una parola su austerità e controllo dei conti.
La settimana borsistica ITALIANA inizia con due news che sono arrivate nel week end in merito alle Banche che hanno avuto peggiore sorte negli stress test di Ottobre. MPS avrebbe chiesto un risarcimento danni per un ammontare di 1,5 miliardi di euro a Nomura, nell’ambito della ristrutturazione dello strumento derivato denominato Alexandria. Secondo i vertici cella banca senese, il colosso giapponese era a conoscenza che l’accordo sui derivati aveva lo scopo di nascondere le perdite. Monte dei Paschi di Siena ha precisato che la ristrutturazione di Alexandria ha avuto un impatto negativo per 411 milioni di euro sul Common Equity Teir 1 dell’istituto. Mentre carige,Rispondendo ad alcune richieste avanzate dalla Fondazione Carige, i vertici di Banca Carige hanno precisato di non avere alcuna preclusione verso eventuali ipotesi di aggregazione, anche se operazioni di questo tipo non potranno concretizzarsi prima del nuovo aumento di capitale. Il management della banca ligure ha aggiunti che non saranno utilizzati strumenti ibridi in occasione della prossima ricapitalizzazione.
Venerdi la BORSA USA ha avuto pochissima oscillazione ,sul fronte macroeconomico sono arrivate delle notizie decisamente positive. Le vendite al dettaglio sono tornate a salire ad ottobre negli USA. L’indice Michigan relativo alla fiducia dei consumatori è inoltre salito a novembre ai massimi livelli da più di sette anni. I due dati non non hanno tuttavia potuto dare nuovi impulsi rialzisti a Wall Street. Gli operatori hanno osservato che molti titoli hanno raggiunto delle elevate valutazioni. Non ha caso c’è stato oggi un sell-off sul settore biotech. A frenare gli acquisti è stata inoltre l’incertezza causata dalla forte volatilità del prezzo del petrolio e dalle tensioni geopolitiche.
BORSE ASIATICHE
Questa mattina il Giappone ha chiuso con notevole flessione -2.96% ,dopo aver ottenuto in due settimana un rialzo del 13%,dovuta al PIL ,Il Pil giapponese, contrariamente alle attese degli analisti, crolla a luglio-settembre cedendo lo 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti e l’1,6% su base annualizzata. Lo rende noto l’Ufficio di gabinetto, facendo riapparire lo spettro della recessione. Dopo l’annuncio, il dollaro è schizzato ai massimi degli ultimi sette anni nei confronti dello yen, scambiato a 117 yen per la prima volta dall’ottobre 2007.
L’HANG SENG perde mezo punto percentuale
Graficamente
il nostro indice si trova ancora ,nella terra di nessuno,per il momento ,non ha connotazioni rialziste poiche ampiamente sotto i livelli di guardia 19500 /19800 che indurrebbero agli acquisti ,se superati ,ma nemmeno ribassiste, anche se le news che arrivano sul fronte Geopolitico sono sconfortanti.A ribasso le problematiche si verrebbero a creare sulla rottura del livello di FIBONACCI 18400 punti con estensioni a 18000 ed a seguire 17500,per creare un doppio minimo annuale.
Il vertice del G20 con amaro epilogo,Putin lascia in anticipo
L’obiettivo del G20 è di giungere ad una crescita del 2,1% entro il 2018. E’ quanto si legge nelle conclusioni del Vertice G20 di Brisbane. “Il tema della crescita è stato ripreso praticamente da tutti, non abbiamo sofferto di mancanza di compagnia”, a cominciare da Obama e Cameron, ha detto il premier italiano Matteo Renzi in una intervista esclusiva a SkyTg24, auspicando che l’Ue, al Vertice di metà dicembre, faccia “tesoro di questa raccomandazione”. Capiremo “se la nave Europa si sta pian piano spostando dall’austerità e il rigore verso la crescita”, ha aggiunto Renzi.
“E’ importante che il progetto di valorizzazione degli investimenti” a livello Ue ” dia il senso del messaggio G20 di più attenzione a crescita e investimenti”. Ha affermato Renzi parlando a margine del G20 con i giornalisti che lo interpellavano sul faccia a faccia oggi con il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker. “Penso che ne parlerà in una delle prossime discussioni in Commissione”, ha aggiunto rispondendo a chi gli chiedeva indicazioni sul piano da 300 miliardi annunciato da Juncker.
Putin soddisfatto, “atmosfera costruttiva”
Il presidente russo Vladimir Putin si è detto soddisfatto dei risultati raggiunti al Vertice del G20 di Brisbane, in Australia, parlando di “atmosfera costruttiva”.
Obama, Putin non rispetta accordi Minsk
“Se la Russia in Ucraina continuerà a violare lo spirito dell’accordo di Minsk, che Putin stesso ha accettato, l’isolamento della Russia continuerà”. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama in una conferenza stampa al vertice del G20 in Australia. “La Russia ha l’opportunità di prendere una strada diversa per risolvere la crisi in Ucraina nel rispetto della sovranità e del diritto internazionale – ha detto ancora Obama – se lo farà io sarò il primo a eliminare le sanzioni che obiettivamente hanno un effetto devastante su economia russa. Se continuerà a violare il diritto e gli accordi di Minsk allora continuerà anche l’isolamento della Russia”.
Usa, Australia e Giappone, duro monito a Russia
Usa, Giappone ed Australia si oppongono alle “azioni destabilizzanti” della Russia in Ucraina, chiedendo che i responsabili della distruzione dell’aereo MH17, a luglio, “vengano rinviati a giudizio”. E’ quanto emerge da un incontro multilaterale ai margini del G20 di Brisbane, in Australia.
Putin poi lascia il vertice in anticipo
Il presidente russo Vladimir Putin ha lasciato Brisbane, al termine di un Vertice teso a causa della crisi ucraina. L’aereo presidenziale ha lasciato l’aeroporto della città australiana prima della pubblicazione del comunicato finale: il decollo è stato trasmesso dagli organizzatori del Vertice nel circuito chiuso di immagini televisive a disposizione della stampa.
TASSE SCESE NEL 2014
Le tasse sono calate in Italia nel 2014 di 3,1 miliardi, la pressione fiscale rimane però ancora molto elevata (43,3 per cento). Lo afferma la CGIA di Mestre.L’Ufficio studi dell’associazione degli artigiani ha confrontato i principali aumenti e le diminuzioni fiscali che hanno esperito i loro effetti economici nel 2014. Dal confronto è emerso che i tagli (pari a 11,8 miliardi di euro) sono stati nettamente superiori agli aumenti di imposta (8,7 miliardi di euro).Il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi, ha indicato che a far pendere l’ago della bilancia a favore dei contribuenti italiani è stato il bonus fiscale introdotto nella primavera scorsa dal Governo Renzi. “In linea di massima – ha spiegato possiamo affermare che i maggiori benefici economici, come era giusto che fosse, sono andati ai redditi medio bassi, mentre quelli superiori non hanno ancora fruito di nessun sollievo fiscale”. Bortolussi ha tuttavia sottolineato che il carico fiscale complessivo rimane ancora molto elevato e anche nei prossimi anni è destinato a rimanere su questi livelli. “Purtroppo, la contrazione del Pil continua ad essere superiore alla diminuzione del gettito: pertanto, la pressione fiscale non si abbassa”.