Settimana decisiva per il nostro indice con trimestrali di spessore (BANCHE)

Novembre 10, 2014

 

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Settimana decisiva per il nostro indice con trimestrali di spessore (BANCHE)

Questa che sta per iniziare ,secondo noi ,sara’ la settimana decisiva per il nostro indice.Il mercato  azionario Italiano dovra’ confrontarsi con le trimestrali della principali istituzioni bancarie del Paese,per tale ragione l’attenzione e la guardia sono altissime.Il giorno fatidico sara’ domani con la presentazione dei bilanci di INTESA ed UNICREDIT,che in questi giorni hanno subito un andamento da montagne russe ,principalmente negativo, che non ha creato stabilita’ per il settore ma soltanto incertezze e confusione ,mettendo in dubbio i  loro eccellenti risultati presentati durante gli STRESS TEST.In molti hanno abbassato le stime sull’ITALIA e vedono ritracciamenti da qui alla fine di novembre,noi ci auguriamo che oltre alle trimestrali delle Banche ,escano fuori news dalla BCE confortanti da poter tenere l’impalcatura e spingerci a vivere un buon rally natalizio .Per il momento tutto rema a sfavore sul nostro indice,dalle dichiarazioni di Draghi ,con il solito “WAIT AND SEE”,anche se con aperture a QE( ma il tutto spostato a Dicembre) ,alle situazioni in UCRAINA (peggiorate) ai dubbi riemersi sugli Stress Test,alla politica che non ha attuato una riforma,insomma per conferire fiducia al nostro mercato ci vorranno notizie di spessore ,ad iniziare con i bilanci delle due Regine del settore Bancario.Molti broker si sono espressi sull’andamento dei mercati in questo contesto concitato,”Investire negli industriali”. E” questo il consiglio che danno gli analisti di William Blair & Company nel loro report dedicato alla strategia di portafoglio. Il settore industriale “ha mostrato una performance relativamente debole se confrontata con quella degli altri comparti e i nostri indicatori chiave ci indicano che ci sono i primi segnali di miglioramento”, concludono gli esperti.  Gli analisti di Jci Capital pensano che “nella componente azionaria ci sia ancora valore potenziale” anche se “considerando la difficolta” di lettura del contesto e” importante piu” che mai tenere in considerazione quali sono i propri obiettivi di investimento”. Comunque, “in termini relativi, riteniamo che l”azionario sia ancora la classe di investimento piu” appetibile”, proseguono gli esperti, che preferiscono l”equity rispetto alle obbligazioni sia in termini assoluti che prospettici. Altro tema che è riemerso che potrebbe creare turbative sono le elezioni in Catalogna,L’80,72% degli oltre 2 milioni di catalani che hanno partecipato al referendum simbolico sull’indipendenza della Catalogna hanno  votato sì. a quasi il 90% dei voti scrutinati. La consultazione, organizzata dai militanti indipendentisti, ha soltanto un valore simbolico e Madrid lo considera un esercizio inutile. L’alta percentuale di sì si spiegherebbe col fatto che a mobilitarsi sono stati quasi esclusivamente gli indipendentisti. I votanti sono stati circa un terzo degli aventi diritto.Comunque sia nell’attesa di mosse della BCE, dobbiamo confidare ,anche se con molta difficolta’,nelle parole del numero UNO della BCE,augurandoci che la sua politica semi attendista sia quella giusta.Mario Draghi ha dichiarato che la BCE è pronta ad allentare ulteriormente la sua politica monetaria. In conferenza stampa, dopo il consiglio direttivo dell’Eurotower, il banchiere centrale ha indicato che i tecnici hanno già ricevuto  il mandato di effettuare preparativi per nuove misure straordinarie da utilizzare solo “se necessario”.Draghi ha inoltre osservato che gli acquisti di Covered Bond e ABS (asset backed securities) insieme con le aste di liquidità (TLTRO) amplieranno il bilancio della BCE ai livelli di inizio 2012. Ciò significa che l’istituto di Francoforte si aspetta di iniettare nel sistema circa €1.000 miliardi.Ottime news dalla CINA,L'indice Hang Seng di Hong e l'indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen sono in un rialzo dell'1,68% anche a seguito dell'annuncio ufficiale della data del collegamento tra le due principali piazze azionarie della Cina: a partire dal 17 di novembre i titoli dei due listini saranno trattati in contemporanea, non ci sarà più la possibilità di arbitraggi sui titoli e dovrebbe esserci un aumento dei volumi delle azioni negoziate.

 

GRAFICAMENTE

Non abbiamo grosse possibilita’ di risalita ,tranne come accennato sopra dai bilanci e outlook egregi che potrebbero uscire dalle nostre Banche,ma per ora il trend è negativo e la tenuta dei 18500 sara’ fondamentale ,molti credono che gia 18800 sia un punto da non perforare,comunque buone news per il momento non ci sono.La rottura dei 18500 ,spingerebbe dapprima i corsi verso i 18000 ed a seguire sul doppio minimo a 17500,una caduta di quest’ultimo baluardo ,secondo noi improbabile a meno che l’AMERICA non precipiti ,sarebbe il disastro fino a 15000 punti.Per il momento comunque sia ,il trading range è 18500/19800,ancora valido e fino a rottura del livello piu’ basso potrebbe essere un movimento che ci indirizzerebbe al prossimo dato sull’inflazione (tanto caro alla BCE),DATO CHE SARA’ LA SVOLTA PER EFFETTUARE O MENO UN IMMEDIATO QE.

BORSE ASIATICHE

UN RIPIEGAMENTO DI MEZZO PUNTO ,CI PUO’ STARE ,SUL NIKKEI -0,56%

UN FORTE RIALZO DELL’HANG SENG A +1,68%
Le Borse della Cina s salgono mentre è in corso a Pechino un summit tra 21 capi di Stato dell'area Asia Pacifico, l'Asia Pacific Economic Cooperation (APEC).

L'indice Hang Seng di Hong e l'indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen sono SALITI   dell'1,68% anche a seguito dell'annuncio ufficiale della data del collegamento tra le due principali piazze azionarie della Cina: a partire dal 17 di novembre i titoli dei due listini saranno trattati in contemporanea, non ci sarà più la possibilità di arbitraggi sui titoli e dovrebbe esserci un aumento dei volumi delle azioni negoziate. 

I dati macroeconomici diffusi nel corso della notte mostrano che in Cina l'inflazione resta ai minimi termini, i prezzi alla produzione sono scesi anno su anno del 2,2%, trentaduesimo mese consecutivo di calo, i prezzi al consumo sono saliti su base annua dell'1,6%, in linea con le aspettative.

RENZI E LE RIFORME

Il via libera di Fi al nuovo Italicum viene dato per assodato da parte del governo. Ma Silvio Berlusconi, stretto tra la fronda di Raffaele Fitto e gli ultimatum di Matteo Renzi, si è preso un altro giorno di tempo. Se le trattative tra i mediatori vanno avanti, la telefonata tra il premier e l’ex Cavaliere, almeno fino a sera, non ci sarebbe stata. Temporeggiamenti che non cambiano la tabella di marcia del leader Pd.”Noi siamo pronti, basta rinvii: martedì incardiniamo la riforma e a dicembre voglio l’ok dell’aula”, incalza, confermando per oggi il vertice di maggioranza che sarà di fatto un altro strumento di pressione su Berlusconi. Tutti al governo, da Graziano Delrio a Maria Elena Boschi, negano che la partita del Colle sia oggetto del patto del Nazareno che, sostiene il sottosegretario, “riguarda solo le riforme”. Ma, anche se non detto, la trattativa che verrà sul successore di Giorgio Napolitano pesa eccome sulla scelta di Silvio Berlusconi, non disposto a restare fuori dai giochi.

 

“Noi non vogliamo rompere il patto – assicura Berlusconi – anche se tutta questa fretta di Renzi indica la volontà di andare a votare presto”. Dunque, l’ex premier non scioglie la riserva come chiesto dal premier. Per orgoglio personale e per non offrire un nuovo destro alle accuse di Fitto di essere una costola del governo

Lavoratori autonomi 1/4 in poverta’

Le famiglie con fonte principale da lavoro autonomo sono quelle più a rischio povertà. Lo afferma la CGIA di Mestre.L’associazione degli artigiani indica che nel 2013 il 24,9 per cento delle famiglie dei lavoratori autonomi ha vissuto con un reddito disponibile inferiore a 9.456 euro annui (soglia di povertà calcolata dall’Istat). Praticamente una su quattro si è trovata in seria difficoltà economica.Per quelle con reddito da pensioni, il 20,9 per cento ha percepito entro la fine dell’anno un reddito al di sotto della soglia di povertà, mentre per quelle dei lavoratori dipendenti il tasso si è attestato al 14,4 per cento (quasi la metà rispetto al dato riferito alle famiglie degli autonomi).

ESPORTAZIONI IN CINA

Le esportazioni della Cina sono cresciute ad ottobre dell’11,6%. Gli economisti avevano atteso una crescita del 10,6%. Le esportazioni verso i Paesi del Sud-est asiatico sono balzate del 18%, quelle verso il Giappone sono invece calate dell’8,1%.Le importazioni sono aumentate lo scorso mese del 4,6%. Gli esperti avevano previsto un aumento del 5,5%.Il surplus della bilancia commerciale cinese è salito ad ottobre, rispetto a settembre, da $31 miliardi a $45,4 miliardi. Gli economisti avevano previsto un surplus di $42 miliardi.

BORSA USA

I principali indici azionari statunitensi hanno  chiuso i poco mossi e contrastati. Il Dow Jones e l’S&P 500 hanno guadagnato lo 0,1%. Il Nasdaq Composite ha perso lo 0,1%. Il Dow Jones e l’S&P 500 hanno chiuso per la terza seduta di fila a dei nuovi record storici.Wall Street si è mossa oggi lateralmente. Dal rapporto sull’occupazione non sono arrivate delle chiare indicazioni. Mentre il numero dei nuovi occupati è stato inferiore alle attese, il tasso di disoccupazione è sceso a sorpresa al 5,8%. Gli operatori hanno osservato che i dati non sono stati buoni ma non abbastanza positivi per poter dare nuovi impulsi rialzisti al mercato.

 

UNICREDIT

Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 27 ottobre la Central Bank of Libya ha incrementato la partecipazione detenuta nell’istituto guidato da Federico Ghizzoni, portandola dal 2,912% al 2,922%.

 

FINECO

La compagnia ha terminato i primi nove mesi del 2014 con un utile netto di 109,26 milioni di euro, in aumento del 37,6% rispetto ai 79,42 milioni contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno. A fine settembre il Core Tier 1 ratio ammontava al 19,76%, sulla base di un patrimonio netto di 514 milioni di euro.

MPS

Il presidente della banca senese, Alessandro Profumo, ha ricordato che nei prossimi mesi sarà rimborsato l’ultimo miliardo relativo ai Monti Bond. Intanto, gli analisti di Banca IMI hanno sforbiciato da 1,15 euro a 0,74 euro il target price sul Monte dei Paschi di Siena, dopo l’annuncio del nuovo aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Gli esperti hanno ribadito il rating “Hold” (mantenere). Exane, invece, ha ritoccato al rialzo le stime sull’utile per azione dell’istituto per il biennio 2016/2017, sull’ipotesi di un tax rate più basso. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo dI 0,9 euro e il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

 

FINMECCANICA

Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Société Générale hanno alzato da 5,7 euro a 7,3 euro il target price sulla società aeronautica, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno anche cambiato il rating sul gruppo, portandolo da “Sell . (vendere) a “Hold” (mantenere). Société Générale prevede che Finmeccanica possa chiudere il 2014 con ricavi per 13,7 miliardi di euro e un utile netto di 297 milioni. Indicazione simile da Banca IMI e Banca Akros, che hanno aumentato a 9,5 euro e a 10,5 euro per azione la valutazione sulla società aeronautica. Gli esperti delle due banche d’affari hanno confermato il giudizio “Buy” (acquistare). Anche NatIxis ha incrementato il target price su Finmeccanica, portandolo da 6, euro a 7 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Deutsche Bank ha aumentato da 6,2 euro a 6,8 euro il prezzo obiettivo su Finmeccanica, ma ha ribadito l’indicazione di vendita delle azioni.

 

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