Settimana peggiore dal 2012 per il Nasdaq. Il secondo trimestre inizierà con una fase di rialzi
OSPITIAMO UN POST DI LINA CAGOSSI ( corrispondente da wall street)
Si e’ conclusa con un bilancio negativo la settimana per l’azionario americano, nonostante la seduta al rialzo di venerdì, con le vendite che hanno ancora riguardato i settori tecnologia e biotecnologia. Comparti che hanno portato il Nasdaq a registrare la peggiore settimana dal 2012. I gestori hanno riorganizzato i propri portafogli nell’ultima settimana del trimestre, sottolinea Peter Cardillo, Chief Market Economist per Rockwell Global Capital, ed hanno venduto i titoli dei settori che hanno guadagnato di più nei mesi scorsi.
Venerdi’ hanno sostenuto i listini, almeno in parte, i dati economici. I numeri pubblicati recentemente, ricorda Peter, confermano che la crescita economica nel primo trimestre e’ stata tra il 2% e il 3% e nel secondo trimestre potrebbe arrivare al 4%. Un ritmo di crescita pero’, sottolinea Peter, non sostenibile e che non verra’ confermato a fine anno quando invece avremo un Pil tra il 3% e il 3,25%.
L’attuale ritmo di crescita permetterà alla Federal Reserve di andare avanti con le proprie intenzioni di continuare a ridurre gli stimoli ed iniziare a meta’ del prossimo anno ad alzare i tassi di interesse. Secondo Peter il costo del denaro non verra’ rivisto prima del prossimo anno, non c’e’ la necessita’ – visto il basso livello di inflazione, la crescita stagnante in Europa e il rallentamento dell’espansione in Cina. Peter piuttosto pensa che il pericolo deflazione in Europa sia reale e che il Presidente della Bce la prossima settimana affronterà l’argomento e, ancora secondo Peter, dovra’ intervenire. Una deflazione che potrebbe essere esportata e che metterebbe in difficoltà quindi la Federal Reserve e le banche centrali delle altre economie avanzate.
Il secondo trimestre inizierà positivamente secondo Peter con lo S&P 500 che raggiungerà i 1900 punti. Un movimento che pero’ non durerà per tutto il periodo dato che la stagione di trimestrali potrebbe mostrare gli effetti del maltempo e quindi evidenziare una certa debolezza. Una debolezza in grado di spingere al ribasso il mercato e portare ad una correzione tra il 4% e il 6%.