La settimana si apre CON L'ASPETTATIVA degli STRESS TEST per venerdi

Ottobre 20, 2014

 

BANCHELa settimana si apre  CON L'ASPETTATIVA  degli STRESS TEST per venerdi

 

Aspettando che entri nel vivo per il nostro indice la settimana degli stress test ,  dove i risultati  saranno resi noti il 26 ottobre,ci godiamo il buon andamento di venerdi della Borsa Usa .Wall Street scommette che la politica monetaria negli USA resterà espansiva più a lungo del previsto dopo che il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha aperto  ad un rinvio della fine dell'allentamento quantitativo.Questo è un 'intervento a calmierare ogni velleita' ribassista ,ma soprattutto un chiaro segnale alla BCE ,tutt'ora titubante sul QE.

A mettere di buon umore gli investitori sono stati inoltre i positivi dati macroeconomici e societari. In particolare l'indice Michigan relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi è salito questo mese ai massimi da più di sette anni. Insomma gli Stati Uniti ,ci danno ,come sempre un aiuto a non creare piu' panico del previsto.La settimana che si apre sara' ancora all'insegna della volatilita',dopo aver raggiunto il nostro indice i fatidici 17500 punti e da li effettuato uno scontato rimbalzo verso i 18700,ora si guarda al livello 19200 come primo obiettivo di rimbalzo ,che potrebbe avere anche un suo completamento sui 19800/20000 punti,poi saranno gli stress test a conferire o meno benzina per movimento successivo.La strada dovrebbe essere questa ,visto che sul fronte ,news in merito al QE ,sembra ci siano delle inaspettate aperture (WEIDMANN) che dovrebbero bloccare ogni desiderio di nuove vendite.Comunque la paura che ha segnato la scorse settimane ,non si è ancora spenta,scendere da 20950 a 17500 non fa piacere a nessuno ,inoltre ' a livello Internazionale ,le situazioni sono sempre sul bilico (Ucraina,IRAQ,EBOLA).Confidiamo in una prosecuzione ,tra piccoli pull back del movimento innescato venerdi a rialzo.Soltanto una nuova violazione ei 17500 punti potrebbe creare nuovo panico e discese anche a 16300 punti,ma crediamo poco credibile almeno per il momento un simile scenario .

Titoli interessanti ,segnalo senza alcun dubbio INTESA ED UNICREDIT forti del’appeal degli stress test ,a seguire ENI con prezzo molto appetibile e dividendo che rende il 7%,Beni stabili CONCLUSO l’aumento di capitale in modo piu’ che positivo, FCA che ha ripreso vigore in USA,per ultima non sottovaluterei il titolo SA ROMA totalmente asettico ad ogni problematica geopolitica e con chance di Champions e campiona

Nel frattempo questa mattina anche TOKIO ,FINALMENTE!!!,partecipa alla festa dei rimbalzi ,mettendo a segno un +3,98%,di ottimo auspicio per far ripartire la settimana borsistica con un sorriso,mentre l'HANG SENG seppur positivo ma nella normalita' con mezzo punto percentuale di rialzo,con molta probabilita' non si prendono posizioni in attesa dei risultati che saranno conferiti domattina sul PIL

 

BORSE ASIATICHE

 

 

TOKIO ALLA GRANDE +3,98%

HANG SENG +0,54% 

RENZI

 

"Sono arrabbiati un po' tutti: regioni, sindacati, magistrati... io non ho la verità in tasca. Noi siamo al governo da 8 mesi e o tutti facciamo uno sforzo insieme restituendo i soldi ai cittadini o non c'è futuro". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Domenica Live su Canale 5. Renzi si è poi chiesto: "Le Regioni sono arrabbiate? Gli passerà".

"Siccome per vent'anni hanno sempre pagato le famiglie, ora se iniziamo a fare un po' di tagli ai ministeri e alle Regioni, non è che si possono lamentare", ha aggiunto il premier Renzi. "Per la prima volta dopo anni la legge di stabilità del 2015 prevede 18 miliardi di tasse in meno, sono tanti soldi. Abbiamo capito che l'Italia non può continuare di chiedere sempre ai soliti di pagare", dice il presidente del Consiglio.

"Quando la sera vado a letto penso che ho davanti grandi sfide ma penso di non essere solo: io non sono la causa dei problemi, io spero di essere qui a rappresentare gli italiani che sperano al di là del colore politico che io ce la faccia": così il premier Matteo Renzi a Domenica Live.

ARRIVA IL FISCO ,PIOGGIA DI TASSE

 

Nei prossimi mesi di novembre e di dicembre le imprese e le famiglie italiane saranno chiamate a versare oltre 91 miliardi di euro di imposte. Lo denuncia la CGIA di Mestre.

L'associazione degli artigiani indica che tra il versamento delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori familiari, le ritenute in capo ai lavoratori autonomi, l’Iva, gli acconti Irpef, Ires e Irap, il versamento dell’ultima rata dell’Imu e della Tasi, le aziende dovranno onorare 25 scadenze fiscali: in linea teorica una ogni 2 giorni.

"Una pioggia di scadenze – fa notare il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – che potrebbe mettere in seria difficoltà moltissime piccole imprese a causa della cronica mancanza di liquidità. Un periodo, quello di fine d’anno, molto delicato per le aziende: oltre all’impegno con il fisco devono corrispondere anche le tredicesime ai propri dipendenti. E con il perdurare della crisi, questo impegno economico costituirà un vero e proprio stress test".Ma quante sono le tasse che gravano sugli italiani? Tra addizionali, bolli, canoni, cedolare, concessioni, contributi, diritti, imposte, maggiorazioni, ritenute, sovraimposte, tasse e tributi, l’Ufficio studi della CGIA ne ha contate un centinaio.Tuttavia il gettito si concentra su pochissime voci. Le prime 10 imposte - Irpef, Iva, Ires, Irap, imposta sugli oli minerali, Imu, imposta sui tabacchi, addizionale Irpef regionale, ritenute sugli interessi e altri redditi da capitale e l’imposta sul lotto - hanno garantito nel 2013 oltre l’83 per cento del gettito tributario.

Per l’anno in corso, fa sapere la CGIA, tra imposte e tributi lo Stato e le Autonomie locali incasseranno 487,5 miliardi di euro. Se si aggiungono anche i contributi sociali, pari a poco più di 216 miliardi, nel 2014 il gettito fiscale complessivo sfiorerà i 704 miliardi di euro. Una cifra da capogiro.

 

DISOCCUPAZIONE SEMPRE PIU' ALLARMANTE
La crisi ha ridotto drammaticamente l'occupazione tra i giovani. È quanto emerge dai dati dell'Istat.

Tra gli under 35 sono stati persi negli ultimi sei anni più di 2 milioni di posti di lavoro. Gli occupati tra i 25 e i 34 anni erano infatti nel secondo trimestre di quest'anno 5 milioni 129 milioni contro 7 milioni 236 mila nello stesso periodo del 2008.

Il tasso di occupazione tra i giovani è sceso nello stesso arco di tempo dal 51,2% al 39,2%.

 

JUVENTUS

Secondo quanto riportato dalle comunicazioni a Consob, i fondi Lindsell Train hanno più che raddoppiato la quota nella società sportiva passando al 5,02% dal 2,2% precedente.

L'incremento risale al 13 ottobre scorso.

Lindsell Train diventa così il secondo azionista dietro l'accomandita della famiglia Agnelli che controlla il 60%.

 

TELECOM

Dalle comunicazioni a Consob sulle posizioni "allo scoperto" emerge che Arrowgrass Capital Partners ha aperto una posizione short sul titolo pari allo 0,61% del capitale.

Arrowgrass Capital Partners è una società di asset management con sede a Londra, che ha in gestione masse per circa 5 miliardi di dollari.

Più da vicino, La Repubblica della scorsa settimana ha riportato l'ipotesi che CDP (Cassa Depositi e Prestiti) entri in Telecom Italia, anche alcuni esponenti del governo sono tornati sul tema.

FINECO

Il Sole24Ore di domenica ha scritto che FinecoBank punta a chiudere il 2014 con una raccolta netta di oltre 3 miliardi di euro, rispetto ai 2,77 miliardi di fine settembre. Il quotidiano finanziario ha ricordato che l’attività è svolta completamente in Italia. La compagnia prevede che il margine d'interesse complessivo nell’intero esercizio dovrebbe registrare un incremento in linea con quello realizzato nel primo semestre dell'anno.

 

BENI STABILI

Beni Stabili ha comunicato che al termine dell'aumento di capitale sono stati esercitati 2.807.013.864 diritti di opzione validi per la sottoscrizione di 350.876.733 nuove azioni, pari al 99,36% del totale dei titoli offerti, per un controvalore complessivo di oltre 148,77 milioni di euro. La società ha precisato che 974.568.560 diritti sono stati esercitati dall’azionista di maggioranza della Società, Foncière des Régions. Al termine del periodo di opzione risultano non esercitati 17.969.992 diritti, che danno diritto alla sottoscrizione di complessive 2.246.249 nuove azioni.

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