Verso l'alto o verso il basso? L'investitore in queste settimane si sta domandando dove sia più utile guardare. Perchè a ben vedere quando si comincia a salire costantemente la memoria comincia a far difetto,e solitamente siamo portati a dimenticare tutti i problemi fin qui in essere. Tendiamo istintivamente a guardare verso l'alto e ad inseguire con la mente i possibili facili guadagni. Eppure proprio ora è più importante guardare verso il basso. Perchè se il ciclo di crescita desse segni di rallentamento (mi riferisco agli Usa ) o le elezioni sempre più vicine in Francia divenissero ad un tratto più aspre di quanto fin qui prospettato (da più parti si fanno teorie su una vittoria di Hollande che in seguito potrebbe voler staccare la sua politica da quella Tedesca ) una correzione anche marcata diverrebbe a quel punto una certezza. Sia ben chiaro che non ci attendiamo cambiamenti radicali , una discesa dei corsi azionari non sarebbe una tragedia ,ma è certo che nel breve sarebbe fastidiosa perchè aggiungerebbe qualche incertezza a quelle già esistenti. Chi invece ha la possibilità di avere un'orizzonte temporale ampio di due-quattro anni (pochi quelli che se lo possono permettere in borsa,che ultimamente ci ha abituati a fagocitare tutto nel brevissimo ) secondo noi può aprire posizioni al rialzo da questi prezzi o anche nel momento in cui le correzioni che arriveranno si faranno più serie,in particolar modo sui mercati europei che nei prossimi anni saranno in grado di colmare il gap tutt'ora esistente con i mercati Usa.