Tim : Bond collocato da 850 MLN

Gennaio 21, 2023

 Telecom Italia  ha lanciato un bond senior unsecured a cinque anni da 850 milioni di euro.: Gli ordini sono stati superiori ai 2,5 miliardi di euro, secondo fonti finanziarie.
Incaricate dell'operazione Goldman Sachs e Jp Morgan nel ruolo di joint global coordinator e physical bookrunner, insieme a Bnp, Credit Agricole, UniCredit, Smbc e Mufg.Il titolo senior pagherà una cedola annua del 6,875%, sotto la guidance che lo indicava al 7%.

L’agenzia di rating Moody’s ha assegnato un rating B1 alle nuove obbligazioni senior unsecured ma con outlook negativo. I proventi di questa emissione di debito, si legge nella nota di Moody’s, “saranno utilizzati per aumentare la liquidità dopo il rimborso delle obbligazioni Mtn senior unsecured da 1 miliardo di euro scadute il 16 gennaio 2023 e per far fronte parzialmente al rifinanziamento delle prossime scadenze nel 2023”.La liquidità di Tim secondo Moody’s è adeguata, con attese pari a circa 5 miliardi di euro e 4 miliardi di euro disponibili nell’ambito dei suoi accordi di linea di credito revolving senior unsecured con scadenza nel 2026.

 S&P e Fitch attribuiscono al bond un rating rispettivamente pari a  B+ e BB-.

Emittente: TIM S.p.A.

Importo: 850 milioni di euro

Data di regolamento: 27 gennaio 2023

Scadenza: 15 febbraio 2028

Cedola: 6,875%

Prezzo di emissione: 100,0%

Prezzo di rimborso: 100,0%

Intanto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, torna sul tema caldo del dossier rete nazionale.“Per la rete ci stiamo muovendo così bene in questo percorso che ci porterà a realizzare una rete nazionale – non l’unica rete, una rete nazionale – a controllo pubblico ma rispettando l’investitore straniero, che è cosi convinto del clima che si è creato che ha annunciato nuovi investimenti in Italia”, ha sottolineato Urso, citando esplicitamente Vivendi.

Stando a quanto risulta il consiglio di amministrazione di Tim avrebbe fatto un primo punto sul nuovo piano industriale, che sarà ufficialmente presentato il 14 febbraio. E sarebbe stato fatto il punto anche sul bilancio 2022 che da quanto emerge potrebbe essere al di sopra delle aspettative degli analisti con un debito netto intorno ai 20 miliardi.La seconda offerta targata Cdp-Macquarie (dopo quella andata in fumo a seguito del memorandum di maggio 2022) potrebbe essere presentata dopo il tavolo del Governo del 25 gennaio ma prima del cda di Tim del 14 febbraio sul nuovo piano industriale. E stando ai rumors, in occasione del prossimo cda l’Ad Pietro Labriola chiederebbe la delega per negoziare un’offerta vincolante, da portare in assemblea per l’approvazione dei soci. “Le tempistiche ci sembrano realistiche e coerenti con quanto circolato già recentemente e confermerebbero l’accelerazione sul dossier”, sottolineano gli analisti di Equita.

Tim, inoltre, in qualità di unica aggiudicataria del Piano di Backhauling per il rilegamento in fibra dei siti radiomobili 5G, sta portando nei 6 lotti vinti (che riguardano l’intero territorio nazionale) le infrastrutture necessarie a realizzare una rete mobile più performante. Il finanziamento pubblico corrisponde a 700 milioni di euro, a cui si sommano 100 milioni di euro di investimento diretto.

 

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