(MF-DJ) Per la prima volta negli ultimi 11 anni "Tim ha fatto meglio di quanto comunicato al mercato". uno dei passaggi che l''amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, ha voluto sottolineare commentando i risultati preconsuntivi del 2022. Da quando e'' arrivato alla guida della societa'' tlc, il ceo ha battuto spesso su questo tasto, ossia il mantenimento delle promesse. I conti 2022 e soprattutto l''aggiornamento dei numeri del piano sono nel complesso piaciuti al mercato. Certo, ci sono analisti che hanno messo in evidenza alcuni aspetti critici, tra cui per esempio la generazione di cassa, ma resta la sensazione di un momento positivo per la societa'', cosi'' come per il titolo che, nonostante una giornata di alti e bassi, ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 0,297 euro. evidente che al momento Tim stia vivendo quasi una doppia vita, da una parte l''andamento industriale e dall''altra tutte le voci riguardanti la cessione di Netco e altre operazioni straordinarie, come quelle sulla divisione Enterprise.
Restando al business ordinario, il ceo ha evidenziato la performance di Tim Brasil, che oggi rappresenta il 50% dell''ebitda meno capex e ha spiegato che in Italia dovrebbero aumentare i prezzi della telefonia fissa e di quella mobile di 2 euro, prevedendo per il 2023 un''indicizzazione delle tariffe correlata all''inflazione. Nessuna news, invece, per quanto riguarda i dividendi per gli azionisti risparmio. La decisione in merito "verra'' presa a marzo, in occasione dell''approvazione del bilancio 2022 da parte del cda", ha spiegato il cfo Adrian Calaza, mentre Labriola ha spiegato che vede difficile al momento un ritorno della cedola per le azioni ordinarie. Sullo sfondo restano comunque tutte le partite straordinarie. La prima e'' piu'' importante e'' quella per la cessione di Netco, la societa'' che raggruppa gli asset infrastrutturali di Tim. Sul tavolo del cda c''e'' gia'' un''offerta non vincolante di Kkr e un''altra dovrebbe arrivare la prossima settimana da parte di Cdp-Macquarie. Labriola ha voluto precisare che la societa'' senza rete (ServCo) sarebbe piu'' snella e agile e per questo, secondo il manager, l''opzione di cedere tutto l''asset resta quella auspicabile. L''eventuale vendita di Netco, una volta che andasse in porto, per Labriola generera'' un effetto domino sul mercato delle telecomunicazioni "perche'' e'' chiaro che sara'' piu'' difficile far parte di un consolidamento di mercato, in quel caso". Consolidamento nel quale in ogni caso Tim puntera'' ad avere un ruolo. Altro fronte caldo e'' quello di Tim Enterprise, che prima di pensare ad alleanze a livello internazionale puntera'' prima a consolidarsi in Italia con societa'' che si occupano di system integration. La divisione (i cui risultati del 2022 sono stati spinti da Cloud e IoT) potrebbe giocare un ruolo come polo aggregante nei prossimi anni. Per Tim Consumer, invece, potrebbe esserci qualche consolidamento a livello cross-border. "Dobbiamo pero'' valutare se puntare a fareeconomie di scala o intermarket aggregando piu'' servizi per estrarre piu'' valore. Non c''e'' una strada maestra", ha concluso Labriola.