Sotto Piccini ci saranno sette direttori regionali in una struttura "più snella, più rapida e con molte più deleghe sul territorio", ha proseguito l'AD. L'attuale direttore generale Roberto Nicastro manterrà la supervisione per il supporto territoriale e, sia in Italia sia negli altri paesi, per l'evoluzione strategica del network e del multicanale.Per ciò che riguarda la Germania, dove l'80%dell'attività è rappresentata dal Corporate & Investment Banking, il country chairman riporterà a Ghizzoni che però delegherà l'attuale capo del CIB Jean-Pierre Mustier "con l'obiettivo di massimizzare le sinergie e la cooperazione tra la divisioneCIB e le attività di banca commerciale locale, entrambe in UniCredit Bank AG".I country chairman di Austria e Polonia riporteranno sempre a Ghizzoni che delegherà in questo caso Nicastro il quale manterrà anche la supervisione dei paesi Ceevisto che il ruolo di hub di Bank Austria resta invariato.Si rafforza infine il ruolo della holding sui controlli interni, la gestione della performance e la supervisione di temi e processi chiave.Ghizzoni non anticipa numeri di possibili sinergie ma afferma che "la possibilità di impattare su ricavi e costi è molto più ovvia" con questa nuova struttura.Non si è ancora parlato di quale possa essere l'impatto del riassetto organizzativo in termini di filiali. "Nel 2009-2011 - haricordato Ghizzoni - UniCredit ha tagliato 800 filiali in Italia senza traumi o problemi particolari."Il piano ne prevede altre 200 in meno ma per me è molto importante sviluppare canali integrati. Poi capiremo se saranno sufficienti le filialiattuali, se ce ne vorranno di più o di meno", ha aggiunto.