A Wall Street gli indici testano i massimi all’inizio di una settimana più breve del solito
ospitiamo un post di Lina Cagossi
Nuovi massimi per gli indici di Borsa americani all’inizio di una settimana che sara’ piu’ breve del solito. In occasione della Festa del Ringraziamento non si contratta giovedi’ e gli scambi termineranno a meta’ seduta venerdi’. Il focus per l’intera settimana saranno i dati economici e la decisione dell’Opec, sottolinea Kenny Polcari, direttore delle operazioni sul floor per O’Neil Securities, che arriverà giovedì, quindi a mercati chiusi, e potrebbe innsecare una reazione sui mercati venerdì, nonostante i bassi volumi e l’atmosfera semi festiva. Il mercato spera in un ridimensionamento della produzione di petrolio anche se l’Arabia Saudita ha più volte indicato di essere soddisfatta con l’attuale livello della produzione.
Tantii dati economici in arrivo nei prossimi giorni, attesa la prima revisione del Pil, Kenny si aspetta una revisione al ribasso al 3%. Un dato ancora positivo ma, sottlinea Kenny, vedremo se sara’ confermato dopo la seconda e ultima revisione. Altri dati economici in settimana forniranno indicazioni su inflazione, mercato immobiliare e sui consumi.
Dai consumi arriveranno anche le prime indicazioni in questi giorni con le catene della grande distribuzione che cercano di attirare i consumatori prima del famoso Black Friday. Il venerdi’ dopo Thanksgiving e’ soprannominato Black Friday perche’ in passato grazie alle vendite in quella giornata i bilanci dei negozi riuscivano a passare in nero, ovvero in utile. Oggi ha meno importanza ma inaugura ufficialmente la stagione degli acquisti natalizi, ancora fondamentale per le catene della grande distribuzione.
Non e’ chiaro come i consumatori americani reagiranno ai ribassi dei prezzi della benzina – di fatto uno stimolo – dato che esiste ancora un rapporto inverso tra l’andamento del mercato (e quindi la sua percezione sulla situazione economica) e la realtà congiunturale statunitense vissuta in prima persona dagli americani.
Oggi intanto ancora una volta la spinta per i listini arriva dall’euforia innescata dal taglio dei tassi di interesse in Cina e dalle rassicurazioni della Bce. Gli investitori quindi sono ancora fiduciosi sulla continuazione del supporto delle banche centrali.
Sara’ difficile per il mercato prendersi una pausa, come osserva Kenny, perché le banche centrali sono ancora presenti con il loro supporto. Anche se la Fed ha interrotto il piano di stimoli, mantiene i tassi di interesse ancora bassi e quindi continua ad agire di fatto come uno stimolo. Quindi secondo Kenny, a meno che non avremo dati economici particolarmente negativi non vedremo gli indici tornare indietro ma spingere ancora al rialzo.
Oggi vediamo i listini tentennare, soprattutto nelle ultime fasi di contrattazione, vedremo lo S&P 500 testare i 2071, livello massimo di venerdì, mentre ci avviciniamo ai 2100, un numero tondo quindi una soglia psicologica. Kenny pensa che lo S&P 500 potrebbe testare 2100 diverse volte nelle prossime settimane e non si aspetta un deciso ritracciamento degli indici. Che rimarranno tra 2050 e 2100 per un periodo prolungato.