Wall Street l'S&P 500 tocca nuovi massimi. Verso i 1900?
OSPITIAMO UN POST DI LINA CAGOSSI (corrispondente da Wall Street)
L’azionario americano si conferma ancora la migliore destinazione per gli investimenti. Il mercato non crede più che la Federal Reserve possa iniziare a ridurre in maniera incisiva gli stimoli per l’economia e oggi lo S&P 500 tocca nuovi massimi. E’ quello che pensa Kenneth Polcari, Direttore delle operazioni sul floor per O’Neil Securities, sorpreso dalla convinzione dei rialzi. Anche se la Federal Reserve continuerà con la sua fase di ritiro dagli stimoli, sta ancora acquistando bond dal mercato per $65 miliardi e probabilmente, aggiunge Kenny, non potrà permettersi di accelerare il ritmo delle riduzioni mensili soprattutto dopo che il G20 nel fine settimana ha confermato che le banche centrali dovranno rimanere accomodanti e dopo che i dati economici hanno mostrato ancora debolezza. L’effetto del maltempo sui dati economici, secondo Kenny, non e’ reale ed e’ solo una scusa adottata dal mercato. In settimana arriveranno ancora numeri sul mercato immobiliare, che seguiranno quelli deboli della settimana scorsa, leggeremo inoltre i dati della seconda rilevazione del Pil del quarto trimestre – e le aspettative sono per una revisione al ribasso. Quindi, secondo Kenny, se i dati saranno deboli anche nelle prossime settimane la Federal Reserve in marzo potrebbe decidere di rallentare il ritmo delle riduzioni di acquisti di bond.
Sentiremo giovedì anche le parole del Presidente della Federal Reserve Janet Yellen che si rechera’ al Senato per la seconda parte della testimonianza su economia e politica monetaria – rinviata due settimane fa per il maltempo. Secondo Kenny Janet Yellen confermera’ quando già detto davanti alla Commissione Servizi Finanziari della Camera dei Rappresentanti, ovvero che le decisioni della Fed dipenderanno dai dati economici.
Kenny cita il Presidente della Fed di Dallas Richard Fisher, un falco a favore del ritiro della Fed dagli stimoli, che venerdì nel corso di un intervento ha invitato gli americani a spingere, in quest’anno elettorale, i propri rappresentanti in Congresso a lavorare per la creazione di una nuova politica fiscale, di programmi per supportare occupazione e sviluppo,
per allentare la pressione sulla Federal Reserve e rendere meno determinante la politica monetaria. La Fed da sola non ce la puo’ fare.
Tecnicamente se lo S&P 500 riuscira’ a superare 1851 (il massimo intraday) – e se lo fara’ in maniera decisiva – potra’ continuare a salire senza intoppi verso i 1900 punti. Ma, dice Kenny, se invece l’indice avra’ difficolta’ a superare quel livello (oggi superato con successo) allora tornera’ a scendere, anche se non in maniera repentina, e arrivera’ a testare i 1810 (la media a 50 giorni) dove trovera’ supporto grazie anche al possibile ingresso sul mercato dei gestori, che si aspettano forti rialzi nella seconda meta’ dell’anno.