WALLY RECUPERO SUL FINALE,DRAGHI DRIVER ODIERNO

Gennaio 21, 2016

DRAGHIWALLY RECUPERO SUL FINALE,DRAGHI DRIVER ODIERNO

Mentre Wally dopo aver toccato un minimo a 1800 sull’SP 500 (SUPPORTO) ,reagisce sul finale con buon recupero fino a chiudere la seduta in flessione ,ma a 1860 punti.Ora l’attenzione ,dopo lo spavento di Wall Street è riposta su cio’ che dira’ ,ma soprattutto si spera ,fara’ il Presidente Draghi.L’attenzione è legata ad un ‘implementazione del “QE” ,che in questo momento storico potrebbe e di molto aiutare i nostri mercati Europei ,in balia del Petrolio ,della crisi Asiatica e per il Ftsemib in balia dell SELL-OFF BANCARIO.Staremo a  vedere ,poi la prossima settimana ,la palla passera’ alla Yellen con riunione Fed ,in agenda per il 26 Gennaio.Alta volatilita’ ci attende ancora sulle nostre Borse.Ma dovra’ passare questa bufera e titoli ,sul nostro listino di valenza ,ma ahime’ bistrattati,torneranno prepotentemente interessanti e proficui.Da segnalare il profit warning segnalato da DEUTSCHE BANK ,quindi non solo Italia nel dramma Bancario ma anche e pesantemente la Germania.

BORSA USA

I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso  in ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,6%, l'S&P 500 l’1,2% e il Nasdaq Composite lo 0,1%.A pesare è stato il crescente scetticismo sulla solidità dell’economia globale. L’S&P 500 ha chiuso ai minimi dall’aprile del 2014. Tuttavia Wall Street ha potuto ridurre significativamente le sue perdite nella seconda metà della seduta. Gli operatori hanno parlato di ricoperture su alcuni titoli fortemente ipervenduti.

BORSE ASIATICHE

NIKKEI -2.43%

La borsa giapponese oggi ha chiuso in forte calo, dopo un deciso rimbalzo nella prima parte della seduta grazie a uno yen più debole e a una tregua nella parabola negativa del greggio a livello globale.Il Nikkei ha perso il 2,43% a 16.017,26 punti, mentre il più ampio indice Topix ha chiuso in ribasso del 2,80% a 1.301,49 punti.Segno meno anche per le blue chip che si erano decisamente riprese a inizio seduta dopo il crollo di ieri: Sony perde lo 0,96%, Softbank Group il 3,15%.
In territorio negativo anche i titoli dei maggiori esportatori, che erano rimbalzati grazie allo yen debole: Panasonic perde lo 0,56%, Bridgestone lo 0,85% e ToyotaMotor il 2,77%.

HANG SENG-1,4%
Borsa di Shanghai chiude in ribasso del 3,2%

RENZI SU BANCHE

La recente ondata di ribassi che ha colpito i titoli bancari a Piazza Affari preoccupa il governo e segnala una manovra su alcune banche ma il sistema è solido, afferma Renzi in un'intervista al 'Sole24Ore'. Secondo il premier, l'attuale fase paradossalmente potrebbe rappresentare un'opportunità per il settore.In particolare, il valore particolarmente a sconto di Mps  potrebbe facilitare l'acquisizione della banca senese, le cui sorti saranno comunque decise dal mercato e che il premier auspica possa restare italiana."Il Monte dei Paschi oggi è a prezzi incredibili. Penso che la soluzione migliore sarà quella che il mercato deciderà. Mi piacerebbe tanto fosse italiana, ma chiunque verrà farà un ottimo affare", afferma Renzi.

BROKER SU DRAGHI

"A penalizzare il sentiment del mercato e' stato ancora una volta il calo del petrolio, che nel pomeriggio ha rivisto i minimi dal 2003", spiega Vincenzo Longo di IG, specificando che "se da un lato la produzione del greggio non accenna a diminuire, nonostante i prezzi cosi' bassi, dall'altro i continui timori sul rallentamento globale (confermati ieri dall'outlook del Fmi) non fanno che mantenere alta la preoccupazione che l'eccesso di offerta non sara' smaltito facilmente". L'attenzione si rivolge quindi alla conferenza stampa del presidente della Bce, Mario Draghi, attesa per le 14h30. Secondo l'esperto, "il numero uno della Bce dovrebbe mostrare una forte determinazione a rivedere gia' a marzo il QE, puntando sull'estensione degli acquisti mensili almeno fino a 80 miliardi. La prossima settimana sara' poi la volta della Yellen. Crediamo che il deterioramento delle aspettative inflative possa spingere la Federal Reserve a ritardare il rialzo dei tassi nei prossimi mesi. Se a inizio anno il mercato si aspettava almeno tre ritocchi, in questo momento gli investitori propendono per nessuna modifica. Non possiamo escludere neanche un passo indietro della Fed se il petrolio dovesse posizionarsi sotto i 25 dollari".

BROKER SU MPS

Nel mercato after hours B.Mps rimane volatile dopo l'ennesima seduta in forte calo (-22,2% a 0,51 euro/azione). "Quello che sta accadendo sul titolo Mps non si discosta molto" da quello che sta succedendo sull'intero sistema bancario, spiegano i gestori di AcomeA sgr, evidenziando che "le vendite dei titoli finanziari non riguardano soltanto le banche al centro del ciclone come Mps o B.Carige, tra le piu' vulnerabili del sistema e che erano gia' state prese di mira prima, ma anche quelle piu' solide. Ragionando su Mps, e' difficile dare una giustificazione razionale". I gestori fanno quindi due ipotesi per cercare di dare una spiegazione ai cali dell'ultimo periodo. "La prima e' che ci sono radici esterne rispetto alle logiche del mercato finanziario e che quindi magari l'impasse politica che sta attraversando il Governo italiano con la Commissione Europea, determinata dalla mancata soluzione alla bad bank, contribuisce a rendere ancora piu' vulnerabili" le banche. "La seconda fa riferimento a un contesto macroeconomico italiano che fa fatica a uscire dal tunnel della crisi" e al fatto che quei segnali di timida ripresa che abbiamo visto negli ultimi trimestri potrebbero essere "un fuoco di paglia. In questo caso bisogna chiaramente ragionare sullo stock di sofferenze ereditato nel passato e guardando al futuro l'ipotesi estrema e' che queste sofferenze continueranno a prendere vigore e a quel punto le banche si ritroveranno costrette a ricapitalizzare. Ma per ora non ci sono segnali di questo genere: se si guardano i fondamentali, i dati sui crediti, gli impieghi e le dinamiche delle sofferenze negli ultimi tre mesi non si vedono segnali in questa direzione. L'indagine della Bce e' ordinaria amministrazione. Non dimentichiamoci che lo stress test e' stato fatto solo poco piu' di un anno fa, nell'ottobre 2014. La stessa Bce aveva detto che il sistema bancario, ricapitalizzato, era solido. Anche qualche mese fa, le banche italiane, a livello di patrimonializzazione, erano in linea con i requisiti europei. I fondamentali a oggi sono questi"

NON SOLO ITALIA NELLA BUFERA BANCARIA

Deutsche Bank annuncia perdita record per il 2015. ha avvertito di attendersi per il 2015 una perdita di €6,7 miliardi. Il risultato include le svalutazioni già annunciate per il terzo trimestre, accantonamenti per spese legali di €5,2 miliardi e costi di ristrutturazione per €1 miliardo.La perdita è la più importante nella storia di Deutsche Bank e la seconda dal 2008. Durante la crisi finanziaria la maggiore banca tedesca aveva registrato un rosso di circa €3,9 miliardi.Per il solo quarto trimestre Deutsche Bank prevede una perdita di €2,1 miliardi. A pesare sono stati accantonamenti per spese legali per €1,2 miliardi e costi di ristrutturazione per €800 milioni. “Le difficili condizioni di mercato” hanno inoltre avuto un impatto negativo sugli utili della divisione dell’investment banking. I ricavi sono scesi negli ultimi tre mesi dell’anno del 15% a €6,6 miliardi.A fine dicembre il Cet1 ratio si è attestato a circa l’11%, dall’11,5% di fine settembre.Deutsche Bank annuncerà i suoi risultati definitivi di bilancio il 28 gennaio.

 

FTSEMIB/GRAFICA

Grafica ,non perdona e ultimo baluardo a 17500 punti ,rotto questo livello tutto puo’ succedere ,ma confidiamo in un rimbalzo d’obbligo almeno fino a 20300 punti.

SAIPEM, L'aumento di capitale di Saipem fino a 3,5 miliardi di euro, deliberato dall'assemblea il 2 dicembre scorso, partirà il 25 gennaio e si concluderà l'11 febbraio, mentre i diritti di opzione saranno negoziabili fino al 5 febbraio.Lo dice una nota della società in cui si annuncia che domani pomeriggio si riunirà il Cda per deliberare le condizioni definitive dell'offerta, tra cui il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni.

ENEL,Si è conclusa meglio delle attese l'offerta di buy back lanciata da Enel sue due emissioni obbligazionarie, con scadenza 2017 e 2018, per 2,25 miliardi di euro. Le adesioni all'offerta, i cui termini scadevano oggi, sono state maggiori delle attese. Secondo le indiscrezioni circolate in serata e riprese da Il Sole 24Ore , Enel starebbe valutando anche l'opportunità di elevare il tetto massimo fissato per il riacquisto.Ieri la società ha annunciato un accordo quinquennale grazie al quale otterrà da Bank of China una linea di credito per un ammontare fino a 1 miliardo di dollari, garantita da Sinosure. L'intesa ha l'obiettivo di promuovere a livello mondiale lo sviluppo di progetti del gruppo Enel, con particolare riferimento ad Enel Green Power, che coinvolgano imprese cinesi. L'accordo quadro avrà validità di cinque anni, con la possibilità di estensione su comune accordo delle parti.

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