Wally sui massimi ,sul Ftsemib l’attenzione è su INTESA,UNICREDIT ED ENEL

Novembre 11, 2014

bancheWally sui massimi ,sul Ftsemib l’attenzione è su INTESA,UNICREDIT ED ENEL

Wally segna nuovi massimi.In assenza di nuovi importanti impulsi Wall Street si è mossa oggi lateralmente. A sostenere il mercato sono state alcune notizie positive arrivate dal fronte societario.I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso in moderato rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,2%, l'S&P 500 lo 0,3% e Nasdaq Composite lo 0,4%. Il Dow Jones e l'S&P 500 hanno chiuso per la quarta seduta di fila a dei nuovi record storici.Mentre il mercato Americano è alla ricerca ,continuamente ,DI RECORD STORICI ,la nostra Borsa è alle prese con grossi problemi di tenuta è downgrade che confermano la sua debolezza,ieri MOODY’S si è espressa sul nostro Paese,asserendo di vedere  nero per l'Italia. L'agenzia di rating si attende per il 2015 una crescita del Pil tra -0,5% e +0,5%. Ciò significa che per Moody's l'Italia rischia un quarto anno di recessione. E non è tutto. Secondo gli esperti l'economia italiana dovrebbe crescere nel 2016 in un intervallo compreso tra lo zero e l'1%. Alla recessione potrebbe quindi seguire la stagnazione.Moody's spiega che le riforme economiche del governo italiano sono positive, ma che il loro impatto sarà solo graduale. Nel breve termine la difficile situazione sul mercato del lavoro dovrebbe indebolire i consumi e frenare l'economia.Per cambiare questo trend ,occorrono riforme e anche un aiuto dalla  BCE con misure a sostegno delle Economie piu’ deboli ,in questo momento.Il nostro indice ,nel frattempo che il Governo e Bce  portino a frutto i loro compiti ,deve assolutamente dare una sferzata in positivo con buoni bilanci a partire da oggi ,per sfruttare questo stato di grazia della Borsa USA ,che non salirà in eterno.In giornata avremo ’ la prima risposta ,dalle nostre principali banche e da ENEL ,se ci sara’ la possibilita’ di riprendere un cammino ,lasciato qualche mese fa a 22600 punti ,e tornato ai livelli di inizio anno a 19000 punti.Le trimestrali in agenda sono in ordine ,Enel ,INTESA ed UNICREDIT ,Tutte attese nel pomeriggio ,dove saranno anche effettuate le Conference Call ,che ci indicheranno la via futura per i titoli ed i progetti che vorranno sviluppare per i prossimi anni.Intesa dovrebbe aprire alle 15,00 poi Enel alle 17,00 ed Unicredit ,la conference della Banca di Ghizzoni è prevista per le 18,3 ,quindi i veri effetti li avremo in  after hours.Ieri sul finale ci sono state le solite ricoperture su queste tre azioni ,che potrebbero continuare anche questa mattina,ma non hanno alcun significato .Come spesso accade tra ricoperture e scommesse ,i titoli,talvolta salgono anche corposamente ,ma poi devono fare i conti con la realta’ dei loro risultati aziendali ,per confermare o meno il trend intrapreso.Molti broker e case d’affari in questi giorni si sono espresse in merito soprattutto alle due BANCHE ,con autorevoli upgrade,che hanno contrastato ,decisamente ,con l’andamento dei titoli sul mercato azionario Italiano.INTESA ha giudizi che oscillano da un minimo di 2,6 eu ad un massimo di 3,3 eu,mentre UNICREDIT ha upgrade da 7 eu a 8,9 eu (conferito da Banco Santander).Le azioni sul mercato in base a questi valori ,che vengono segnalati si trovano a forte sconto,ma sarà davvero un momento del mercato azionario a penalizzarle ,oppure oggi usciranno dati ,soprattutto su crediti problematici e accantonamenti ,che dimostreranno lo stato di negatività?Lo sapremo nel pomeriggio e tutto cio’ che le azioni faranno nel frattempo sara’ solo pura speculazione in un senso o nell’altro.Conclusa questa forte sessione di trimestrali,poi lo sguardo sara’ solo ed esclusivamente per la seduta di venerdi ,quando sara’ pubblicato il dato ufficiale del PIL ITALIA ,che fa tremare i polsi a tutti gli investitori.

LO SPREAD NEL FRATTEMPO CI STA AIUTANDO E NON POCO SI TROVA A 150 PUNTI

I mercati cinesi vivono il loro momento euforico perchè è stato finalmente deciso a Pechino, dopo un lungo tira e molla, di unificare i due principali listini, quello di Hong Kong e quello di Shanghai. L'indice Hang Seng è in rialzo moderato dello 0,1% e l'indice CSI300 che ingloba due listini, quello di Shanghai e quello di Shenzen, sale dell'1,3%.La Borsa del Giappone è in forte rialzo nel finale di seduta: indice Nikkei +2%.Lo sbilancio commerciale del Paese si è ampliato in settembre a 963 miliardi di yen, a fronte di un'aspettativa di una contrazione.Il petrolio è in ribasso per il secondo giorno, sulle aspettative di un nuovo rialzo delle scorte, il future del WTI tratta stamattina a quota 77,0 dollari il barile: il movimento ha frenato tutto il comparto azionario dell'energia.La borsa Giapponese da quando KURODA ha ampliato il QE ,ha realizzato una performance di oltre il 10% con solo due sedute di negativita’ nell’ordine di mezzo punto percentuale,DRAGHI ne dovrebbe tenere conto .

HANG SENG +0,27%

TOKIO +2%

 

 

FINCANTIERI

Nei primi nove mesi del 2014 la matricola Fincantieri ha realizzato un giro d’affari di 2,94 miliardi di euro, l’8,1% in più rispetto ai 2,72 miliardi realizzati nello stesso periodo dello scorso anno. In leggera flessione, invece, il margine operativo lordo che è sceso a 208 milioni a 207 milioni ddi euro. Di conseguenza, la marginalità si è ridotta dal 7,6% al 7,1%. Fincantieri ha chiuso il periodo gennaio-settembre con un utile netto di 43 milioni di euro, rispetto ai 53 milioni dei primi nove mesi del 2013. A fine settembre l’indebitamento netto era cresciuto a 238 milioni di euro, rispetto ai 155 milioni di inizio anno. La società ha precisato che la posizione finanziaria netta ha beneficiato dell’aumento del capitale a seguito dell’avvenuta quotazione della capogruppo e ha scontato l’assorbimento di risorse per il finanziamento del capitale d’esercizio a seguito dell’incremento dei volumi nelle navi da crociera, con tre unità – oltre ad un traghetto - in consegna entro il primo trimestre 201

 

Gtech

ha annunciato oggi di aver aumentato nel terzo trimestre l'utile netto del 25,4% a €40,3 milioni. L'Ebitda è stato pari a €252 milioni, in aumento del 15,2% rispetto al terzo trimestre del 2013. Gtech osserva che il risultato dello scorso anno scontava un accantonamento di €30 milioni per la composizione di un contenzioso in Italia relativo agli apparecchi da intrattenimento.I ricavi sono rimasti sostanzialmente invariati a €728 milioni. I ricavi da servizi sono cresciuti del 3%, attestandosi a €680 milioni, grazie al maggiore contributo del mercato italiano parzialmente controbilanciato dalla riduzione dei ricavi da servizi di gestione delle lotterie. Le vendite di prodotti, pari a €48 milioni, hanno risentito nel trimestre della riduzione dei ricavi in Canada, parzialmente controbilanciata dalle vendite a clienti del mercato USA.E’ stato un buon trimestre", ha affermato il CEO di Gtech, Marco Sala, "in cui grazie alla diversificazione del nostro portafoglio abbiamo conseguito ricavi stabili e migliorato la redditività, compensando il picco di vendite di prodotti del 2013 e i livelli più bassi registrati quest’anno dai jackpot delle lotterie. Nel frattempo, il processo di acquisizione di IGT sta procedendo secondo i programmi”.

 

 

Banca Imi

controllata di Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un risultato netto consolidato di 411 milioni di euro (+5,4% rispetto allo stesso periodo del 2013) e un margine di intermediazione di 1,066 miliardi (+5,6%).Una nota della società precisa che "alla formazione del margine hanno contribuito le aree capital markets per 791 milioni di euro, structured finance per 177 milioni ed investment banking per 98 milioni".In aumento i costi operativi consolidati, che ammontano a 285,6 milioni di euro - contro i 268,9 milioni al 30 settembre 2013 - a causa degli investimenti strategici da piano e le nuove iniziative di business, oltre che degli accantonamenti pro-quota del sistema incentivante per il piano di azionariato diffuso del gruppo Intesa Sanpaolo.Il risultato della gestione operativa - pari a 780,5 milioni di euro (+5,3%) - porta il cost/income ratio al 26,8%, in linea con il 26,6% dello stesso periodo dello scorso anno.

I requisiti patrimoniali della banca al 30 settembre 2014, calcolati con le nuove regole di Basilea 3, registrano un Common Equity Ratio e un Total Capital Ratio al 13,47%.

TELECOM

Il colosso delle infrastrutture di trasmissione American Tower accelera sull'acquisizione delle torri di Tim Participacoes, controllata carioca di Telecom Italia, lo scrive stamattina IlSole24Ore.Secondo indiscrezioni, la società statunitense sarebbe infatti in pole position per acquistare le attività che Tim Brasil ha deciso di cedere. Negli ultimi giorni sarebbero arrivate le offerte vincolanti sul tavolo dell'advisor Morgan Stanley, una decisione sarebbe ormai prossima da parte di Tim Participacoes, in accordo con il board di Telecom Italia. La cifra messa sul tavolo sarebbe non lontana dai 900 milioni di euro, target che si proponeva Telecom Italia per la vendita. Con l'incasso, Tim Participacoes punta infatti a finanziare l'acquisto delle frequenze di quarta generazione che si è recentemente aggiudicata tramite l'asta sul lotto 2 che coprirà tutte le regioni brasiliane.

 

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