ZEW TEDESCO E PRODUZIONE INDUSTRIALE ZONA EURO ALIMENTANO LE PREOCCUPAZIONI

Ottobre 14, 2014

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ZEW TEDESCO  E PRODUZIONE INDUSTRIALE ZONA EURO ALIMENTANO LE PREOCCUPAZIONI

 

L’Eurostat ha comunicato che nel mese di agosto la produzione industriale nella zona Euro ha registrato una contrazione dell’1,8% su base mensile e una flessione dell’1,9% su base annuale. Il dato su base mensile è stato leggermente peggiore delle stime degli analisti, che si attendevano una riduzione dell’1,7%Mail dato sullo ZEW  è stato allarmante.Nel mese di ottobre l’indice ZEW in Germania è peggiorato a -3,6 punti, rispetto ai 6,9 punti di settembre. Si tratta del decimo calo consecutivo per l’indice. Il dato è stato nettamente peggiore delle attese degli analisti che si aspettavano un calo a 0 punti. L’indice ZEW misura le aspettative degli analisti sullo sviluppo dell’economia in Germania nell’arco dei sei mesi futuri. Di conseguenza, secondo gli operatori, l’andamento dell’economia tedesca è destinato a peggiorare ulteriormente nel medio termine, in conseguenza alle tensioni geopolitiche e alla debole crescita di alcuni stati europei

Italia, indice fiducia Zew in calo a -2,9 a ottobre

Christian von Engelbrechten, Manager di Fidelity Germany Fund,sostiene che

“a mio parere c”e” il rischio che gli operatori si concentrino troppo sui dati di breve e dimentichino le potenzialita” di crescita di medio periodo”.. In sostanza, per l”esperto non bisogna perdere di vista il quadro generale, ne” i dati di bilancio delle aziende, e l”ottica di lungo periodo positiva sulla Germania “e” intatta”.  I segnali sui consumi in estate in Germania “sono andati nella giusta direzione”, mentre sull”export hanno pesato i timori geopolitici e la situazione ucraina. Per Von Engelbrechten le aziende tedesche hanno conquistato quote di mercato e la debolezza dell”euro non potra” che migliorare la capacita” di competere nel 2015. Nel complesso, l”esperto indica una stima di crescita degli utili delle imprese tedesche tra il 7 e il 10% per il prossimo anno, fattore a cui si abbina il fatto che “i bilanci delle imprese sono stati raramente privi di debiti come ora”. Ma comunque aldila’ del parere seppur autorevole del Manager di Fidelity,noi sosteniamo che tali dati possano indurre la Germania ad aprire alla flessibilita’,visto che l’austerita’ ha dato responso negativo.Quindi non tutti i mali vengono per nuocere e con Germania in tale situazione ,l’apertura di WEIDMANN E SCHEUBLE al QE potrebbe essere imminente.Draghi ,con la sua partita a scacchi verso la Germania ,potrebbe presto coglierne i frutti.Questa settimana inizieranno  gli acquisti di ABS (ABS asset backed securities),SONO OBBLIGAZIONI derivanti da operazioni di cartolarizzazione di prestiti alle imprese,E LA PROSSIMA SARA’ LA VOLTA DEGLI STRESS TEST E AQR ( ASSET QUALITY REVIEW).

Oggi per il FTSEMIB ,giornata da montagne russe ,iniziata nel migliore dei modi con le nostre BANCHE in pompa magna,ma dopo la presentazione del dato sullo stato di salute dell’economia Tedesca ,il nostro indice si è prontamente girato in negativo ,per poi recuperare qualcosa con apertura USA e trimestrale CITIGROUP.Le note liete la TELECOM che ha messo a segno un ‘ottima performance  ,ed il rimbalzo di STM ,dopo essere precipitata in queste ultime sedute,non male  INTESA che a differenza di UNICREDIT mostra una forza incredibile,nella norma l’Enel ed ENI.La FIAT nel secondo giorno di quotazione a WALLY chiude in parita’.

.Per quanto concerne le trimestrali USA

I dati pubblicati da JPMorgan nel 3* trimestre non hanno invece movimentato particolarmente i mercati, afferma un operatore, spiegando che “i conti non hanno brillato. La banca nel terzo trimestre e” tornata all”utile, ma comunque i risultati sono stati lievemente inferiori alle attese”. I forti risultati di Citigroup del terzo trimestre confermano che le banche di investimento statunitensi registreranno ricavi commerciali superiori al consenso. Il fatturato dell’istituto di credito ha visto un miglioramento del 6,7%, in rialzo rispetto alle previsioni annunciate i primi di settembre dal direttore finanziario John Gerspach. I tassi di interesse e la volatilita’ dei cambi hanno segnalato un forte incremento il mese scorso, sostenendo le divisioni commerciali delle banche dopo mesi di ricavi in flessione. La crescita di Cititgroup surclassa quella dell’1,2% registrata Jp Morgan

CHIUSURA 19155 PUNTI

GRAFICAMENTE

 

IL SUPPORTO POSTO A 18800 CHE COINCIDE CON DOPPIO MINIMO E TREND LINE DI BREVE E’STATO VIOLATO MA SOLTANTO DURANTE LA SEDUTA, LASCIANDO ANCORA LA POSSIBILITA’ AL RIMBALZO VERSO 20100,  il TREND E’SEMPRE BEARISH CON LA POSSIBILITA’ DI ALLUNGO A 18000 (CHIUSURA GAP) MA SULLE BANCHE SAREI COMUNQUE ACQUIRENTE.A RIALZO ,OCCORRE UN SUPERAMENTO DEI 20300 PUNTI PER RENDERE PIU’ SERENA L’OPERATIVITA’.

PADOAN

 

“Ho letto con grande stupore le dichiarazioni del Consigliere della Federazione elvetica per le questioni finanziarie Eveline Widmer-Schlumpf, che non riflettono il contenuto del brevissimo scambio di battute avuto a margine degli incontri del Fondo Monetario Internazionale a Washington”, ha dichiarato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in una nota diffusa dal Mef. “Se è vero che in Italia si sono succeduti diversi ministri in pochi anni, la linea del governo italiano è invece rimasta coerente nel tempo. Piuttosto, in questi mesi ho registrato da parte della delegazione svizzera atteggiamenti ondivaghi, e a ogni passo avanti si è accompagnato qualche passo indietro. Quelli che prendono in giro la controparte non siamo noi” ha concluso Padoan nel commentare le dichiarazioni della rappresentante del Governo elvetico diffuse ieri da alcuni media ticinesi.

 

FCA

 

Il giornale scrive che dopo aver debuttato a Wall Street il gruppo Fiat Chrysler Automobiles avrebbe riaperto il dossier delle alleanze. L’obiettivo della società è quello di centrare il target di 7 milioni di veicoli venduti nel 2018. Per farlo Fiat Chrysler Automobiles deve crescere in Asia, dove la sua presenza è ancora debole. Si tratta del vero handicap della società e eventuali joint venture con Suzuki, Mazda e Mitsubishi sono viste in termini molto favorevoli. Senza escludere un rapporto – addirittura – con Toyota o con Honda che non si sono mai alleate con nessuno.

 

ENEL

 

Il quotidiano economico evidenzia come la cedola da 14,6 miliardi che Endesa si è impegnata a distribuire ai propri azionisti il prossimo 29 ottobre avrà come primo effetto – all’indomani dello stacco del dividendo – di aumentare il debito della capogruppo di 1,2 miliardi di euro. La cifra è l’equivalente dell’esborso che sarà necessario per remunerare le minorities della società spagnola. I soci di minoranza, infatti, posseggono l’8% del capitale della società.Secondo il quotidiano la decisione di accorpare in una unica data il pagamento dei due dividendi straordinari (8,2 miliardi per lo scoorporo di Enersis e 6,3 miliardi per aumentare la leva) va letta come una conferma che la cessione di una tranche del 17-22% di Endesa avverrà in tempi brevi. Una manovra che, invece, andrà a tutto beneficio dell’esposizione: incassando 3,4 miliardi di euro per Enel ci sarà un saldo positivo pari a 2,3 MLD

TELECOM

Secondo Radiocor, l’Agcom, authority per le tlc, è orientata a prorogare le tariffe unbundling (pedaggio che gli operatori terzi  pagano per aver accesso all’ultimo miglio della rete in rame di Telecom Italia (TIT.MI)) per il 2013 a tutto il 2014.

 

Le tariffe unbundling costituiscono una sorta di pedaggio che

Il provvedimento all’esame dell’Autorità prevedeva la definizione del listino per il 2014-2016, da subito ma, sempre secondo quanto si apprende, l’orientamento potrebbe cambiare arrivando a determinare i prezzi fino al 2018.

 

La decisione, con tutta probabilità, sarà presa nella prossima riunione dell’Autorità in agenda a fine mese. Poi sulla proposta dell’Agcom si aprirà la consultazione pubblica. Per il 2013 l’Autorità, dopo un aspro confronto in cui si è inserita anche la Ue, aveva ribassato il canone ULL (Unbundling local loop) da 9,28 a 8,68 euro al mese. Una decisione bocciata da Telecom Italia e che aveva invece incontrato il plauso degli operatori alternativi.

GTECH

 

Il gruppo ha acquistato 10.600 azioni proprie per un  controvalore complessivo di 194.726,24 euro, nell’ambito dell’autorizzazione deliberata dall’assemblea dell’8 maggio 2014. A seguito degli acquisti comunicati oggi, e considerando le azioni proprie già in portafoglio, Gtech detiene 1.793.026 azioni proprie pari allo 1,02% del capitale sociale.

La società ha approvato un nuovo programma di acquisto di azioni proprie, per un quantitativo massimo pari a circa il 9,5% del capitale sociale, e il progetto di fusione relativo all’incorporazione di Gtech Spa nella controllata di diritto inglese Georgia Worldwide Plc (NewCo), operazione che si inserisce nel quadro dell’acquisizione di International Game Technology .

International Game Technology  è leader globale nel settore dei casinò e del social gaming con sede a Las Vegas, Nevada, USA.

IGT e GTECH confluiranno in una holding di nuova costituzione di diritto inglese (NewCo).

Il valore complessivo dell’operazione di fusione è di circa 6,4 miliardi di dollari, comprensivi della stima di circa 1,75 miliardi di dollari (1,29 miliardi di euro) di debito netto esistente in IGT.

L’operazione creerà un’azienda leader a livello mondiale nell’intera catena del valore nel settore dei giochi, con un posizionamento unico per capitalizzare le opportunità nei diversi settori del mercato globale.

Banco popolare

Per l’a.d. Saviotti, la cessione delle sofferenze arriverà dopo gli stress test

Pier Francesco Saviotti, amministratore delegato di Banco Popolare [BAPO.MI], ha dichiarato che il processo di cessione delle sofferenze potrebbe riprendere dopo l?esito degli stress test che ha definito essere eccessivamente severi. L?a.d. rimane fiducioso per un buon esito degli stress test per il suo gruppo.

 Negli scorsi mesi Banco Popolare ha dovuto rinunciare alla cessione di Release ( 3,2 miliardi di euro  di crediti dubbi coperti al 23%). Riteniamo che la società adesso stia cercando di vendere crediti dubbi provenienti dal network Banco Popolare (e non da Banca Italease ovvero Release) ma tutto dipenderà da quanti accantonamenti Banco Popolare farà post stress test per alzare le coperture sui crediti dubbi di Gruppo (oggi tra le più basse e pari al 26,7%).

 

INTESA

Dal consueto rapporto dell’Abi relativo a settembre emerge un miglioramento del trend degli impieghi che, pur rimanendo in territorio negativo, potrebbe tornare a crescere tra novembre e dicembre

 

I finanziamenti a famiglie e imprese a settembre si sono contratti dello 0,9% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.Il facile confronto con il novembre 2013, quando il trend degli impieghi colò a picco del 4,5%, dovrebbe rendere possibile il ritorno al segno positivo. Il dato del settembre 2014 per i prestiti bancari è il miglior risultato da maggio 2012. Il rapporto Abi chiarisce che il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni si è ridotto al 3% “segnando il valore più basso da marzo 2011″, mentre il tasso medio per i nuovi finanziamenti alle imprese è sceso al 2,87%, cioè “il valore più basso da febbraio 2011″.

Dopo le notizie timidamente positive arrivano però anche quelle negative. Le sofferenze nette del sistema ad agosto sono cresciute a 79,5 miliardi dai 78,2 di luglio, per un rapporto sugli impieghi pari al 4,41% rispetto al 4,30% di luglio. La ricerca precisa che era inferiore all’1% prima dell?inizio della crisi.

 

 

 

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